lunedì 21 dicembre 2020

Regina di Sangue di Joanna Courtney


Ciao Lettori, oggi vi portiamo la recensione di uno splendido romanzo che abbiamo letto questa estate. Abbiamo condiviso la lettura con la nostra amica Diletta de "La Cantastorie dei boschi", che potete trovare qui su blogspot, ma anche su instagram (e noi vi consigliamo di seguirla). Diletta ha pubblicato la sua recensione di questa storia ormai mesi fa, ma noi non volevamo certamente smentire i nostri tempi biblici🤣. 
Lo sproloquio delle Ragazze della Giungla è finalmente terminato gente... Ora per entrare meglio nel vivo del romanzo, vi lasciamo la sinossi dalla quarta di copertina:
"La vera storia della donna da cui Shakespeare trasse ispirazione per la sanguinaria fra le sue regine: Lady Macbeth. Inverness, Highlands scozzesi, 1025. Nel Regno di Alba – il nome gaelico per la Scozia nell’XI secolo – due casati reali, che discendono rispettivamente da Aed e da Costantino, si contendono il trono. In base alle norme dell’eredità alterna, i discendenti di entrambi i casati dovrebbero sedere sul trono a turno, ma Re Malcom, del ramo di Costantino, vuole fare del nipote Duncan il suo successore. Per eliminare ogni possibile minaccia e impedimento, il sovrano di Alba non esita a ordinare ai suoi uomini di sterminare l’intero ramo cugino dei MacDuff. La giovane Cora MacDuff riesce, tuttavia, a scampare alla morte e, dopo una fuga disperata, trova rifugio nella provincia settentrionale del Moray. Lì trascorre i giorni, finché il riscatto non tarda a venire nelle belle sembianze del giovane Macbeth, l’ultimo discendente della linea di Aed. Capelli color del grano e penetranti occhi scuri, Macbeth la chiede in sposa per riunire i due casati reali e rivendicare il trono per sé. La giovane donna accetta con entusiasmo: in questo modo diventerà Lady Macbeth, sarà regina e avrà la sua vendetta. Ma alla vigilia delle nozze un terribile urlo spezza il silenzio della notte, e in pochi istanti tutti i sogni di Cora sono miseramente infranti. Per riavere indietro la vita che le è stata promessa, la giovane MacDuff dovrà diventare una donna più dura del metallo, capace di usare, con spietata freddezza, ogni arma a sua disposizione."

Dal primo momento in cui abbiamo visto questo libro su qualche pagina di ig, abbiamo subito capito che questa lettura sarebbe stata perfetta per noi. Regina di sangue è un romanzo storico magistrale, sin dalle prime pagine si percepisce la portata della storia, entrarci e non restarne totalmente rapiti è pressoché impossibile. Il lettore viene accompagnato nelle vicende di Sybill e Cora, Lady Macbeth, restando incapace di prendere una posizione tra le due. Le due regine sono donne forti, leali, e pur non dimenticandosi di appartenere a due fazioni opposte, dimostrano sempre rispetto l'una all'altra, portando alla luce un'alleanza femminile tipica solo dei tempi di guerra. Leggere Regina di sangue è destreggiarsi tra continui colpi di scena e calma apparente, tra sconfitte e vittorie, tra sospiri di sollievo e drammi. 
Questo romanzo ha tutte le carte in regola per essere uno dei migliori letti quest'anno. 

Ringraziamo Claudia divora libri per averci dato l'ispirazione per la foto. 



venerdì 18 dicembre 2020

Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo di Charlie Mackesy


Buongiorno Cari Lettori! Oggi vi portiamo la recensione di un libro gentilmente inviatoci da Salani Editore che ringraziamo! Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo è un racconto che comincia quando un bambino curioso vede sbucare una talpa dal terreno, una talpa golosa di torta e piena di vita. Cominciano a chiaccherare e a esplorare un paesaggio ancora non ben definito. Nel loro vagare incontrano una volpe che si aggiunge al duo con entusiasmo anche se sta quasi sempre silenziosa e guardinga perchè la vità l'ha ferita. Infine incontrano un cavallo saggio, tanto grande quanto gentile. Non sappiamo bene come definire questo libro. Non ha le caratteristiche di una graphic novel, di un fumetto, di un albo illustrato o di una semplice storia. Questo libro è un insieme di piccole e grandi verità, di disegni, di consigli e lezioni di vita uniti da una giornata di primavera e da un'avventura cominciata con un bambino curioso. Esplorando quello che per noi è il classico paesaggio di campagna, i quattro personaggi scoprono la vita e l'amicizia, la gentilezza e il coraggio racchiuso nei gesti inaspettati come chiedere aiuto. Non pensiamo ci sia molto altro da aggiungere, o meglio, ci sarebbero molte altre cose da dire ma sarebbero delle nostre interpretazioni personali, significati che abbiamo attribuito alla storia e alle immagini nel corso della lettura. Questo, però, è il genere di libro che ti fa scoprire nuovi significati nella storia ad ogni rilettura. Dovremmo continuare a riscrivere la recensione all'inifinito perchè siamo già alla terza lettura. E' un libro da leggere assolutamente, un regalo perfetto per questo Natale!

giovedì 10 dicembre 2020

Il discorso delle stelle di Antonio Rubino

Buongiorno Cari Lettori! Eccoci di ritorno con la recensione di un libro che ha atteso in un angolino anche fin troppo di essere letto. Ora è giunto finalmente il suo momento, ringraziamo l'autore per la pazienza e la copia! Vi lasciamo subito la trama. Durante gli anni della guerra civile siriana e del terrorismo internazionale, prende forma l'amore tra un ragazzo italiano e una ragazza siriana, tra due esistenze con problemi molto diversi. Tra chi è alle prese con il mondo produttivo del benessere, comodo e spietato, che ti spiazza continuamente perchè corre troppo veloce, e chi si confronta quotidianamente con la violenza e la morte. È lo scontro tra due culture e due visioni del mondo differenti, una storia di amicizia tra popoli e di guerra che prende una piega del tutto inattesa in uno spettacolare finale. Le vite dei personaggi, movimentate e avventurose, traversate da continui pericoli, sono assimilate ai movimenti degli astri. È un romanzo in cui ogni capitolo è introdotto da un breve concetto astronomico che trova un parallelismo nelle storie dei personaggi. Personaggi che nell'arco della narrazione mutano le loro relazioni, le loro emozioni e i loro sentimenti alla ricerca di una crescita interiore. Siamo sempre state attratte dall'astronomia e dai suoi concetti. O forse siamo attratte dall'idea dell'astronomia e in realtà quello che ci piace fare è semplicemente stare con il naso per aria a guardare le stelle da brave sognatrici. Che sia una o l'altra opzione, l'introduzione ad ogni capitolo con un concetto astronomico diverso ha risvegliato in noi sensazioni legate alle vacanze estive e sopite a causa delle città e delle sue luci. Mettiamoci anche gli impegni se vogliamo. Questo non vi faccia pensare che questo libro sia di facile lettura, anzi. Sia dal punto di vista della scrittura che degli argomenti trattati l'abbiamo trovato difficile da leggere. Per quanto riguarda la scrittura, non siamo sempre riuscite a seguire il filo del discorso. A volte ci perdavamo quando l'autore dal raccontare i fatti del protagonista passava a raccontare fatti collegati ma inerenti ad un'altra persona. Non sempre abbiamo trovato il parallelismo tra i concetti astronomici introdotti e fatti narrati nel capitolo associato. Ci sembra manchi un po' di fluidità nel discorso ma questa è un'impressione nostra non possiamo certo spacciarla per fatto oggettivo. Parlando invece dei fatti raccontati, crediamo che questi non sarebbero stati di facile lettura per nessuno. Un racconto che necessariamente deve farti aprire gli occhi e farti cambiare la prospettiva su fatti accaduti non può che scontrarsi, in principio, con quella che è, o è stata, la nostra visione del mondo. E diciamocelo, cambiare prospettiva non è mai una cosa facile (soprattutto quando si è testardi come Chiara). Ad ogni modo, questo è sicuramente un libro da leggere. Da leggere con calma e prendendosi il tempo per riflettere. Non portatevelo dietro durante le vacanze ma paragonatelo ad un testo scolastico da approfondire.

venerdì 4 dicembre 2020

Anomalya di Guido Sgardoli

Buonasera Cari Lettori!
Oggi vi portiamo la recensione di un libro gentilmente inviatoci dall'autore a cui non abbiamo saputo dir di no. Abbiamo letto e adorato qualsiasi cosa abbia scritto e questo non potevamo lasciarlo indietro soprattutto perché si parla di viaggi nel tempo.
Il romanzo comincia con il raccontare la vita e le disillusioni di Jacques, tassista 60enne alle prese con una vita che non è andata come avrebbe dovuto. Sogni infranti e cuore solitario. Mentre è in servizio durante una notte di tempesta incontra Claire, conoscenza dell'infanzia e ora affermata scienziata. I nostri due protagonisti si riconoscono e cominciano a parlare, ricordano i tempi in cui erano giovani e vivevano a Brehat (isola nel nord della Francia) e la tragedia che è avvenuta in quell'ultima estate perfetta.
Uno strano sentimento spinge Claire a mostrare a Jacques un progetto segreto al quale sta lavorando e a porgli una domanda: se avessi l'opportunità di cambiare il passato, la coglieresti?

Chi di noi non ci ha pensato almeno una volta? Se avessi agito diversamente forse ora sarebbe diverso, se avessi detto sì invece che no, se avessi mantenuto i contatti. Ci sono milioni di cose che si possono rimpiangere e migliaia di teorie che sostengono come questo sia un bene, un male o irrilevante. In un modo o nell'altro il nostro passato è sempre pronto a bussare alla porta e dobbiamo farci i conti. Immergersi in questa lettura porta a riflettere sul fatto che si possa lavorare anche su un errore che si pensa irrimediabile. C'è sempre una possibilità. 
Non vi sveleremo oltre ma vi invitiamo caldamente a leggerlo! 

martedì 1 dicembre 2020

Ti sento di Valentina Torchia


Ciao Lettori, oggi vi facciamo compagnia con un libro diverso dalle nostre solite letture dell'ultimo periodo.
Ti sento è un romanzo per giovani lettori, edito Dea Planeta Libri, che ci racconta la storia di Edoardo. 
Edoardo, bello, alto, sportivo e un ego smisurato... Eccone la descrizione perfetta, ma per averne un quadro più preciso dobbiamo aggiungere un tassello, Edo soffre di una mattia rara, l'insensibilità congenita al dolore, non sente il caldo, non avverte il freddo, non si accorge se ha in atto un'indigestione, e se venisse trafitto con un coltello nemmeno lo percepirebbe.
Questa malattia esiste realmente ed è raro che i bambini che ne sono affetti superino l'età scolare, ad ogni modo, il quasi maggiorenne Edoardo ha un asso nella manica, il suo ansiosissimo padre, sempre attento che lui non si faccia male.
La vita di Edoardo sembra ormai rassegnarsi a una continua insensibilità, sia fisica che affettiva, ma ad certo punto arriva Aurora... Che gli tira un cartone!
Questo pugno Edo lo sente, forte e doloroso. Da qui inizia la svolta!
Aurora e Edo strigeranno un rapporto fortissimo che avrà un forte impatto su entrambi. 

Abbiamo letto questo romanzo in un pomeriggio, erano mesi che non ci succedeva. Da subito la lettura ci è risultata molto facile è stato come se stessimo guardando un film. Il flusso degli avvenimenti è stato così piacevole per noi che non potevano di certo interrompere la nostra maratona di lettura.
Il punto forte della storia, a nostro parere, è stato quello di voler portare alla conoscenza dei più una malattia così rara, spesso si pensa che di queste cose è meglio parlarne attraverso vie ufficiali e serie, ma secondo il nostro modesto parere, romanzare queste vicende può avere un impatto molto positivo sulle persone. È probabile infatti che molte persone non si informino di loro spontanea volontà su questi argomenti, un romanzo del genere potrebbe incuriosirli e sensibilizzarli.
Solo per questo 10 punti a Valentina. 
Venendo poi al rapporto tra Edo e Aurora, possiamo definirlo sicuramente dolce e un po' incosciente, come ogni rapporto tra adolescenti dovrebbe essere. Edo e  Aurora non sono adolescenti normali e le loro vite hanno delle complicazioni che i giovani non dovrebbero mai avere, ma che romanzo sarebbe senza qualche batosta ben assestata?!
Leggete Ti sento e informatevi sulle malattie rare. 
Grazie mille a Valentina Torchia e alla casa editrice Dea Planeta Libri per questa copia. 

venerdì 27 novembre 2020

Storia di due anime di Alex Landragin

Buonasera Cari Lettori! Oggi vi portiamo la recensione di un libro diverso dal solito, particolare, fuori dalla nostra comfort-zone e che abbiamo amato. Come avrete già immaginato dal titolo del post stiamo parlando di "Storia di due anime" di Alex Landragin. L'autore, nei panni di un famoso rilegatore di libri di Parigi, ci spiega come è riuscito ad entrare in possesso di un antico manoscritto contenente tre storie di tre scrittori famosi tra cui Baudelaire. La prima storia, Educazione di un mostro, racconta un episodio della vita di Baudelarie e le scelte a cui questo ha portato. Il secondo racconto, La città fantasma, è un noir ambientato nella Parigi occupata dai nazisti e vede come protagonista un tedesco ebreo che indaga con la polizia per ottenere un visto per l'America. Infine, I racconti dell'Albatro, è la storia di Alula e Koahu cominciata nel XVIII secolo in una sperduta isola dell'oceano Pacifico e dipanatasi poi fino a Parigi nel 1940. Queste sono le tre storie che si presenterebbero al lettore se questo dovesse decidere di leggere il libro dall'inizio alla fine. Tre storie principali dettagliate che si intrecciano tra loro con continui rimandi mantendendo allo stesso tempo una struttura indipendente l'una dall'altra. Noi abbiamo deciso di non leggere secondo la sequenza tradizionale, quindi dall'inizio alla fine, ma di buttarci a capofitto nella lettura dei capitoli secondo un'altra sequenza scoperta in modo ingenioso dalla moglie del rilegatore. Cominciamo la lettura ed ecco nascere daventi ai nostri occhi una quarta storia, diversa e comunque collegate alle tre storie in apparenza principali. (Non vi preoccupate, il nostro amabile rilegatore vi chiede di scegliere in quale sequenza leggerlo e troverete la legenda dei capitoli da seguire se opterete per la sequenza alternativa). Saltando quindi da una parte all'altra del libro si leggerà della storia travagliata di Alula e Koahu, del rito sacro della loro isola per cui due persone possono scambiare la propria anima e tornare poi nel proprio corpo. Il lettore sarà immerso nei dubbi di Koahu e sentirà la sua voglia di esplorare il resto del mondo fino a quando non gli capiterà l'occasione. Seguirà la storia di due anime che nel corso degli anni non hanno mai smesso di rincorrersi, più o meno inconsapevolmente, attraversando i principali eventi del diciannovesimo e ventesimo secolo. Ci sarebbero molte altre cose che vorremmo inserire e la nostra anima da fangirl ha pronte almeno altre tre pagine ma sarebbero piene di spoiler quindi dobbiamo trattenerci. Che dire di questo libro? Scrivendo non riusciamo comunque ad esprimere appieno quanto questa storia sia riuscita a coinvolgerci. Probabilmente se fossimo state dal vivo per spiegarlo avremmo gesticolato al nostro meglio per far capire gli intrecci della trama, come se poi questo portasse ad una migliore comprensione. Oltre al nostro entusiasmo smodato, la scrittura è scorrevole e piacevole. Nonostante la difficoltà di intrecciare una storia in altre storie, non ci sono refusi e tutti gli elementi della narrazione si incastrano alla perfezione. I luoghi in cui sono ambientate le storie sono diversi, sempre scritti minuziosamente e con dettagli accurati. Giusto l'ultima cosa, LEGGETELO!.

martedì 24 novembre 2020

Nuove avventure di un perdente di successo di Dario Mondini


Ciao Lettori, si è sorprendente anche per noi, ma siamo già tornate un una recensione nuova di zecca.
Vi ricordate Dario Mondini? abbiamo recensito la sua prima autobiografia "Diario di un perdente di successo" e qualche tempo dopo la pubblicazione del nostro articolo ci vediamo recapitata anche la sua seconda opera. Non potete immaginare quanto sia emozionante e bello per noi vedere che gli autori vogliono continuare a collaborare con noi, è una spinta a fare sempre meglio. Quindi grazie di cuore Dario.
Veniamo ora a "Nuove avventure di un perdente di successo", questo volume ha un intento veramente nobile, Dario vuole rendere omaggio ad un suo caro amico, venuto a mancare in giovane età. Dario racconta delle emozioni che ha dovuto affrontare per questa perdita e il lettore non può far altro che accogliere i suoi sentimenti, come se fossero quelli di un amico.
La lettura continua e Dario procede nel raccontarci le sue nuove avventure, non risparmiando come sempre anche quelle amorose, ma quello che fa da padrone in questo secondo volume è l'amicizia, leggere le esperienze, o per meglio dire le sventure di Dario con i suoi amici è stato davvero divertente. 
Il nostro giudizio su questo autore si riconferma super positivo, e speriamo di poter leggere presto un suo romanzo.

domenica 22 novembre 2020

L' estinzione della ruota di Jacopo Zerbo


Ciao Lettori, eccoci tornate per una nuova recensione, il libro di cui vogliamo parlarvi è un distopico, uno dei generi preferiti di Chiara.
Ringraziamo l'autore e la casa editrice Bookabook per averci inviato una copia.
Questo romanzo è molto diversi da quelli del suo genere, si sappiamo che una affermazione del genere risulta quasi una frase fatta, ma vi assicuriamo che è la verità. L'estinzione della ruota tratta temi estremamente importanti e attuali, come la sostenibilità ambientale, la sovrappopolazione mondiale e ovviamente, la follia umana, ma per capire meglio di cosa parla nello specifico il romanzo vi lasciamo la sinossi dalla quarta di copertina:

"2032. La crisi climatica ha superato il punto di non ritorno: non importa quanti sforzi facciano gli uomini per frenare la deriva, nel giro di qualche decina d'anni la Terra risulterà invivibile per l'umanità. Nell'indifferenza quasi generale che accoglie questa notizia, due attivisti vengono colpiti da una nuova consapevolezza, anzi due e profondamente in contrasto tra loro. Per Edward l'unica soluzione possibile per scampare alla terribile agonia cui è condannata l'umanità è estinguersi, attuando un piano di sterilizzazione controllata. Lise, invece, arriva alla conclusione opposta: le scoperte del futuro potrebbero smentire la condanna della scienza, quindi è bene fare molti figli ed educarli alle tematiche ambientaliste, poiché uno di loro potrà essere colui che cambierà il corso della storia. Come potrebbero visioni così opposte convivere in un mondo ormai condannato? La ruota non può girare in due sensi. E un uomo che vive nel 2111 lo sa."

Avete presente quando iniziate un libro, passano tre o quattro pagine e sentite di entrare subito in perfetta sintonia con la storia? O quando una lettura vi appassiona così tanto che non solo non vedete l'ora di continuarla, ma continuate a pensarci in diversi momenti della giornata? Ecco questo è esattamente quello che è successo a Chiara leggendo questo romanzo.  Non esistono molte parole per poter esprimere correttamente i sentimenti che questa lettura suscita, ci viene in mente solo un ossimoro: splendidamente terrificante. Si, questo romanzo è geniale e terribile allo stesso tempo, mostra senza mezzi termini di cosa è capace la natura umana per raggiungere i propri scopi, alcuni passerebbero sopra a qualsiasi diritto. Se state pensando che no, voi non riuscireste a essere inumani, sappiate che la psicologia sociale vi smentisce, fatevene una ragione, rendetevene conto e lavorate su voi stessi per contenere i danni in caso di necessità. 
La scrittura di Jacopo è ipotizzante, guida il lettore attraverso le vicende sempre più assurde e inimmaginabili della storia.
Vogliamo dedicare un ultimo spazio ad un momento della lettura che ci ha proprio colpito. Verso la fine del romanzo leggiamo (non preoccupatevi, nessuno spoiler) : "Parigi diventerà un paradiso per topi". I nostri occhi non potevano crederci, Jacopo aveva citato l' esperimento "Universo Topi" una chicca per pochi eletti... morale della favola Lettori, no niente citazioni di nicchia, solo un caso, ma la coincidenza è stata davvero molto bella, tanto che abbiamo chiacchierato di questo argomento per un po' anche con Jacopo e abbiamo convenuto entrambi che la citazione sembra proprio fatta apposta! Ah la vita.
L'estinzione della ruota è uno dei romanzi più validi letti quest'anno, nonché ormai uno dei nostri distopici preferiti, dovete leggerlo! 

martedì 17 novembre 2020

Review Party Alice Dorothy Wendy


Ciao Lettori, finalmente possiamo parlare con voi di questo evento che abbiano organizzato per Oscarvault, insieme ad altre nostre bravissime colleghe blogger.
In questo articolo vi parleremo di un libro della collana Oscar Draghi in uscita oggi, che racchiude tre classici della letteratura per l'infanzia. Come avrete capito le opere racchiuse in questo volume sono:
Alice nel paese delle meraviglie. 
Il mago di Oz. 
Le avventure di Peter Pan. 
In accordo con le nostre colleghe abbiamo pensato che ognuna di noi potesse occuparsi di una recensione in particolare, secondo le proprie preferenze. 
Prima di parlarvi della nostra scelta, vorremo però spendere due parole per questa edizione in generale. Con questi volumi la Oscarvault non sbaglia mai un colpo, amiamo l'accostamento di colori scelto per questa copertina, richiama fortemente l'infanzia e i mondi fantastici, sembra proprio voler urlare: "COMPRAMI" Gli interni risultano sempre molto curati e la traduzione è tra le nostre preferite, ad ogni modo, vista la bellezza delle illustrazioni, ne avremmo gradita qualcuna in più. 
Ritornando all'argomento principale di questo articolo, noi abbiamo scelto di recensire Peter Pan, i motivi della nostra scelta sono molto semplici, Peter Pan è da sempre nella top 3 film Disney di Chiara. 
Da bambina non c'era settimana che non lo guardasse almeno due o tre volte, le ha sempre messo moltissima allegria, tanto che per un periodo chiedeva a sua madre di lasciare la finestra aperta di notte, perché Peter potesse venire a trovarla (ah beata innocenza). 
Forte dei suoi sentimenti d'infanzia, qualche anno fa decide di leggere il classico, ne rimane delusa, la traduzione era davvero troppo contorta e ha faticato a concludere la lettura. Grazie a questo evento decide di dare una seconda possibilità al romanzo, e menomale oseremmo dire. Questa lettura ha avuto per lei un sapore tutto diverso, è come se le emozioni fossero tutte più vivide. 
La prima parte del romanzo, Peter ai Giardini di Kensington, è assurda, sembra proprio che sia stato un bambino a scriverla e forse è proprio questo a renderla così magica, verso la fine però l'incanto svanisce e il lettore si trova a fronteggiare una delle più grandi paure infantili, Peter perde la mamma, non riesce più a tornare da lei. 
L'elaborazione di questo dolore è assurdamente veloce, tanto che il lettore difficilmente riesce a comprenderla, ma il tempo stringe, le avventure di Peter e Wendy devono iniziare. 
Tutte le vicende che hanno luogo sull'isola che non c'è sono meravigliose, l'aura incantata che le circonda riesce sfumare anche la brutalità di alcuni avvenimenti, che di innocente non hanno proprio nulla. Ci siamo sempre chieste perché le avventure di Peter Pan sull'Isola che non c'è appassionassero così tanto i bambini, ora la risposta è chiara, nella maggioranza delle storie, escluse quelle racchiuse in questo libro e poche altre, i protagonisti non sono mai i bambini, anche se questi racconti sono stati pensati appositamente per loro. Trovare un proprio pari come protagonista di una storia così avvincente scatena nei bambini un moto di empatia irrefrenabile, i bambini a cui Peter Pan non piace, o che addirittura fanno il tifo per Capitan Uncino sono pochissimi. 
Se nei primi momenti la lettura di Peter sull'isola che non c'è muove sentimenti allegri tipici dell'infanzia, la consapevolezza dell'età adulta purtroppo non tarda ad arrivare. Rendersi conto della solitudine di Peter e dei bambini sperduti è doloroso, la loro infinita infanzia non è completa, sono dei bambini adultizzati che cercano di far fronte a dei problemi che non dovrebbero riguardarli mai. 
La lettura di questo romanzo ha avuto un sapore dolce amaro, Chiara non guarderà più Peter Pan con gli stessi occhi, ma lascerà sempre aperta la finestra per lui. 
Leggete Peter Pan ai vostri bambini, guardatelo attraverso i loro occhi e circondatevi di incanto, se lo meritano, soprattutto adesso. 
Grazie ancora ad Oscarvault per questa opportunità e per questa bella edizione. 

Potete continuare il vostro tour di recensioni sbirciando i profili delle nostre meravigliose colleghe che ringraziamo per essersi unite a noi in questo evento:

Sognare tra le pagine di un libro si occupa come noi di "Peter Pan" 


Il profumo delle parole, Universo libri e Raggywords ci parlano de " Il mago di Oz" 

Infine Sabrina nel Paese delle Meraviglie e 1001 notti d'inchiostro ci accompagnano nel favoloso mondo di "Alice nel paese delle meraviglie" 




sabato 14 novembre 2020

Le diecimila porte di January di Alix Harrow

Buongiorno Cari Lettori! Oggi, con un po' di ritardo, vi presentiamo un libro gentilmente inviatoci da Oscar Vault che ringraziamo. Il libro comincia con l'introdurre la protagonista, January, che scopre una misteriosa porta nel bel mezzo di un campo che porta in un altro mondo. A questo punto, se vi state chiedendo da dove arriva quella strana sensazione di deja-vù, possiamo darvi noi la risposta: introduzione simile a quella de "Il mare senza stelle". Questo secondo romanzo si apre con il protagonista che trova una porta rossa dipinta sul muro ma che non apre perchè gli manca il coraggio e quindi scoprirà che anche questa porta in un altro mondo. Dopo aver trovato questa prima somiglianza abbiamo cominciato a cercare dei parallelismi tra i due libri, già con il nostro cipiglio dubbioso e pronte alla battaglia. Invece, fortunatamente per noi e per la storia, i due libri cominciano a divergere e l'unico elemento che rimane in comune in quetsa prima parte sono le porte che si aprono su altri mondi. Nei primi capitoli di "Le diecimila porte di January" seguiamo la crescita di January che, da ragazzina un po' selvaggia e con la testa sulle nuvole, è costretta a trasformarsi nella perfetta ragazzina altolocata e agli ordini del signor Locke, il capo di suo padre. L'animo avventuriero di January viene sopito fino a quando trova un diario in un carillon e comincia a leggerlo. Ed ecco qui un altro elemento in comune, January trova un diario in cui viene raccontata la storia di due persone mentre Zac (protagonista del mare senza stelle) trova un libro in cui sono narrate delle storie tra cui l'episodio della sua infanzia in cui non ha aperto la porta rossa sul muro. Entrambi i protagonisti sono affascinati dalla lettura dei rispettivi diari/libri fino a diventarne ossessionati e, lei in un modo e lui nell'altro, scappano alla ricerca di avventure e risposte alle loro domande. Spoooooilerr!! Già verso la metà del libro si capisce (e l'abbiamo capito noi che non siamo mai state questi gran geni intuitivi) che il diario trovato da January è quello della storia d'amore tra suo padre e sua madre. January che finalmente conosce la sua storia è ancora più spronata a cercare il padre e la madre fino a quando, nel più perfetto stile Disney Classico, si ritrovano e vissero felici e contenti. Un punto a favore dell'autrice è sicuramente lo stile di scrittura. Fluido, coinvolgente e ben articolato, riesce a non farti accorgere del passare del tempo e delle pagine e ti ritrovi a metà libro chiedendoti come ci sei arrivata. In conclusione, è sicuramente un libro carino per passare un pomeriggio immersi in una storia emozionante, ne conserveremo un ricordo dolce ma non entrerà nella nostra top list.

lunedì 9 novembre 2020

Rivoluzione Z di Giulia Blasi


Ciao Lettori, eccoci tornate con uno dei nostri sproloqui non richiesti ( in realtà sappiamo benissimo che non state più nella pelle).
Il libro di oggi ci è stato gentilmente inviato dalla casa editrice Rizzoli, che ringraziamo ancora per la disponibilità a collaborare con noi. 
Rivoluzione Z, diventare grandi con il femminismo, è un saggio per giovani menti che si pone l'obiettivo di rompere gli schemi che la nostra società maschilista ci ha tristemente imposto. Attraverso questo saggio Giulia Blasi, cerca di piantare il seme di una rivoluzione mentale, parla ai ragazzi, i più giovani, la generazione Z.
Di primo acchito le sue parole sembrerebbero rivolte soprattutto ad un pubblico di ragazze, l'autrice esplicita, spiega e sottolinea tutte le problematiche, anche quelle che faticano a balzare all'occhio, che le ragazze si trovano spesso a fronteggiare anche senza che queste se ne rendano conto, perché sono abituate a farlo. 
Giulia Blasi parla e mette l'accento sulle criticità che i ruoli di genere creano sul benessere delle persone, questo aspetto è stato fortemente trattato nel capitolo che l'autrice ha dedicato ai ragazzi, sottolineando come il dover vestire costantemente del ruolo del più forte non sia sempre così vantaggioso, la mascolinità se non permette l'espressione delle proprie fragilità diventa tossica.
È stato molto interessante per noi leggere questi concetti attraverso un linguaggio accessibile ai più giovani. Fortunatamente non siamo nuove a queste tematiche, siamo infatti da poco diventate consulenti sessuali e abbiamo ormai ben digerito cosa si intende per identità di genere o ruolo di genere, con tutte le dinamiche a loro legate. Ad ogni modo, parlando di questi argomenti ci rendiamo conto che non saremmo ancora  perfettamente in grado di rendere il nostro discorso comprensibile a tutti, cosa che riesce invece benissimo a Giulia Blasi.
Rivoluzione Z è un saggio che tutte le generazioni dovrebbero leggere, alcune rimarranno indifferenti, altre lo prenderanno sottogamba, altre ancora si arrabbiranno, ma forse una comincerà a cambiare! Questo è quello che ci auspichiamo.
Concludiamo con la frase che più ci ha colpito e che risulta ancora così tristemente vera. 

"Si comincia da piccolissimi, quando ti viene spiegato che certe cose sono “da maschi” e altre “da femmine”, e che quelle “da maschi” sono le uniche adatte a te. Quelle “da femmine” non le devi nemmeno guardare, non le puoi desiderare e non puoi esprimere il desiderio di averle: se 
lo fai, vieni umiliato. Non puoi giocare con le bambole o le pentoline, sperimentare con i trucchi, metterti lo smalto, indossare abiti femminili anche solo per gioco. 
Devi rispettare le norme del genere a cui sei stato assegnato alla nascita."



giovedì 5 novembre 2020

La mia ciclotimia ha la coda rossa di Lou Lubie

C'è chi ha un cane, un gatto o un pesce rosso. Lou ha la sua ciclotimia: un disturbo dell'umore della famiglia delle malattie bipolari. 
Che fare quindi quando scopriamo nel nostro cervello una piccole e selvatica volpe? Possiamo addomesticarla, educarla? E come potremmo essere felici con un coinquilino così imprevedibile? 

Buongiorno cari Lettori! Oggi vi proponiamo una graphic novel che ci ha rubato particolarmente il cuore: racconta la vita dell'autrice perennemmente in lotta con e contro questo disturbo. Offre anche un ottimo spunto di divulgazione scientifica per un disturbo ancora così poco conosciuto e malinterpretato, anche dalla classe medica. La ciclotimia è appunto un disturbo dell'umore: in poche parole prevede dei continui sbalzi d'umore senza delle pause in cui quest'ultimo si stabilizza a un livello che può essere definito nella norma. Non pensate agli sbalzi d'umore che possono capitare a tutti, vedi avere una giornata storta a lavoro. Gli sbalzi d'umore che caratterizzano il disturbo ciclotimico sono delle vere e proprie forme di ipomania e depressione e condizionano qualsiasi aspetto della vita: dal lavoro alla vita sentimentale. Spesso quando parli alle persone di un disturbo ciclotimico capiscono: pericolosa, folle, instabile e bizzara. Queste però sono solo le etichette principali che la società ha attaccato addosso alle persone che soffrono di questo disturbo. Se poi provi a dire a qualcuno che soffri di distrubo ciclotimico, ciaone. Spaesati. Ecco, questa graphic novel è la risposta perchè attraverso dei bellissimi disegni e una dose massiccia di sarcasmo e autoironia racconta la realtà di persone che devono convivere con la loro volte, di come la scoprono, imparano ad addomesticarla e la riconoscono come propria. Si racconta anche del disagio che i continui sbalzi causano alla persona e la relativa confusione nel non comprenere i cambiamenti del proprio umore. 

Assolutamente consigliato a tutti!

martedì 3 novembre 2020

Ogni cosa torna di Patrizia Gariffo


Buongiorno Cari Lettori! Oggi vi portiamo sul blog la recensione di un poliziesco gentilmente inviatoci dalla casa editrice Bookabook. 

La storia si apre con il ritrovamento di due cadaveri nella villa di una delle più stimate vedove della provincia. Indaga sul caso il capitano Bianca Giusti, originaria del paesino ma formatasi a Roma e da poco tornata alle origini. Molto stimata da tutti, anche grazie al ricordo dell'amato padre, Bianca evita una sola persona in tutto il paese: Don Luigi. I due erano fidanzati al liceo ma poi lui ha sentito il richiamo della Chiesa e l'ha lasciata molto frettolosamente; lei non si è ancora del tutto ripresa e non ha intenzione nemmeno di passeggiare nella sua stessa via. Indovinate un po' chi potrebbe avere qualche informazione sull'omicidio? Don Luigi. 

Bianca si vede quindi costretta a interrogarlo e cominciano ad emergere informazioni contrastanti, vecchi segreti e legami familiari che sarebbero dovuti rimanere nascosti. 

Dobbiamo ammettere che il lato poliziesco del libro è creato proprio bene, gli indizi sono tessuti con arguzia e la storia si dipana lentamente al lettore che ha il tempo di fare delle congetture. Qualche indizio all'inizio ha piantato un seme nella nostra testa che ha cominciato a crescere con le sue idee su chi potrebbe essere il colpevole ma siamo giunte al finale scoraggiate di aver mancato la soluzione per l'ennesima volta. Fino al colpo di scena finale in cui siamo saltate dal divano esclamando "Lo sapevamo!".

Non abbiamo molto gradito i sentimentalismi tra Bianca e Don Luigi. Appena lei lo rivede comincia a comportarsi come un'adolescente in piena crisi ormonale, non porta a termine gli interrogatori e insomma, diventa un burattino nelle mani del caro Don. Arriva addirittura a non considerare congetture da parte del suo collega che vedono coinvolto il Don come uno dei protagonisti principali della vicenda solo perché secondo lei "lui non sarebbe il tipo". Dopo vent'anni che non lo vede. Insomma, tutta questa parte dedicata all'amore centra poco o nulla con la storia e anzi, a volte la intralcia. Lo stesso finale sorprendente si sarebbe potuto ottenere anche senza far fare a Bianca la figura del pesce lesso incompetente. 

Ad ogni modo, è una lettura veloce e sicuramente piacevole per gli amanti del poliziesco!

sabato 24 ottobre 2020

Diario di un perdente di successo di Dario Mondini


Buonasera Lettori, torniamo oggi per parlarvi di una simpatica biografia che  abbiamo avuto il piacere di leggere qualche settimana fa. 
Diario di un perdente di successo racconta la storia, intesa proprio come storia di vita, di Dario, che decide di aprire le porte delle proprie esperienze al lettore.
Dario è una persona comune, le sue sono vicende che potrebbero essere quelle di molti di noi, Dario accantona ogni tipo di imbarazzo e ci racconta le sue avventure, ma anche molte sventure, amorose, parla della sua infanzia e adolescenza, del suo lavoro, dei suoi interessi e della sua famiglia, di tutto quello che gli ha portato gioia fino ad ora. Non dimentica però i momenti dolorosi e li condivide coraggiosamente con il lettore, non tralasciando i propri sentimenti, non sarà stata una scelta semplice, non è sicuramente da tutti.
La scrittura di Dario è molto frizzante e sincera, leggendo sembra di stare al bar con un amico. 
Ci è capitato di chiederci durante la lettura per quale motivo Dario avesse deciso di scrivere proprio una biografia, ma alla fine ci siamo dette: Perché no?
Chi ha stabilito che le biografie debbano essere una prerogativa delle persone conosciute, forse le persone comuni hanno qualcosa di altrettanto interessante da dire. Pensiamo che Dario si sia divertito molto scrivendo delle sue avventure, ma anche che questa sua opera sia stata un aiuto valido a riflettere su tutto quello che ha vissuto, forse ha trovato delle risposte che prima gli erano impensabili.
Ad ogni modo quello che è sicuro, che dopo questo primo libro ci ha preso gusto, è infatti da poco disponibile su Amazon il suo secondo libro, nel quale ci racconta ancora un po' di lui.

Grazie ancora a Dario per aver voluto condividere con noi la sua storia. 

domenica 18 ottobre 2020

Il Purgatorio non è eterno di Claudio Ugoccioni

Buonasera Lettori, dopo una serie di Fortunatissimi eventi (ci siamo laureate) che ci hanno tenute lontane dalla scrittura di nuovi articoli, torniamo cariche e pimpanti (per quanto questo tempaccio milanese lo permetta) con le nostre recensioni.
Oggi vi parliamo di un thriller che abbiamo ricevuto dalla casa editrice Ronzani Editore, ormai più di due mesi fa. Chi è un nostro lettore lo sa, i nostri tempi per le collaborazioni sono molto più brevi, ma in questo periodo ci siamo un po' rilassate e la ripresa, lo ammettiamo, è ancora faticosa. 
Prima di partire con le nostre considerazioni volevamo spendere due parole sulla cura della rilegatura del romanzo che ci è stato inviato, può sembrare un pensiero banale, ma una tale qualità è veramente invidiabile. La comodità di apertura del libro è quindi di lettura la paragoneremmo solo a quella degli Oscar classici Mondadori, livello molto alto quindi. Il libro ci è stato poi inviato insieme ad una piccola velina, sulla quale era stata stampata una poesia, che genialata! Pillole di bellezza letteraria.
Ma torniamo all'argomento principale, il romanzo, "Il Purgatorio non è eterno" è un thriller che unisce fatti storici ad avvenimenti attuali. Non ci ha subito catturato, ma come le migliori auto a diesel, una volta scaldato il motore si va sul sicuro. Per capire meglio gli argomenti del romanzo vi lasciamo la sinossi dalla quarta di copertina:
“Roma, 1995. Émile Martin, professore di storia medioevale nell’Università di 
Avignone, viene trovato morto nella sua stanza al Residence La Mimosa. Quella 
sera stessa un pirata della strada investe e uccide Remo Gentili, un addetto agli 
Archivi Vaticani sommerso dai debiti di gioco. Il vicecommissario Luigi Ranieri 
e il sostituto procuratore Elena Mariani si troveranno coinvolti in un’indagine 
serrata che li condurrà oltre le mura della Città del Vaticano, e li spingerà fino 
al di là dell’Adriatico, in quella terra, la Jugoslavia, ancora una volta dilaniata 
da una guerra sanguinaria. Gli indizi porteranno Ranieri e Mariani a inseguire le sorti di un documento della Segreteria di Stato Vaticana misteriosamente trafugato. Contro ogni aspettativa, gli inquirenti si troveranno a dover sondare i meandri oscuri del rapporto tra la Chiesa Cattolica e il regime fascista degli Ustascia croati durante la Seconda Guerra Mondiale, sbattendo contro un muro di omertà.
Roma, vent’anni dopo. Le vicende che avevano scosso la Capitale negli anni ’90 
sono state pressoché dimenticate; soltanto il commissario Ranieri ne conserva intatta la memoria. E non si farà sfuggire l’occasione che il destino gli offre per riaprire il caso: indagherà fino a portare alla luce un’inquietante verità.“
Iniziando la lettura si viene subito immersi nel cuore della vicenda, questo può piacere, ma la prima sensazione che abbiamo avuto è di essere un po' smarrite, come se non avessimo le basi per digerire bene tutte le informazioni che stavamo assimilando. Andando avanti nella lettura, fortunatamente, questa sensazione è andata a perdersi, lasciando spazio alla crescente curiosità di risolvere l'inquietante puzzle che si stava componendo davanti ai nostri occhi. 
La scrittura è abbastanza fluida e piacevole, sono presenti alcuni refusi (dei quali siamo state avvisate dalla CE), ma niente di eccessivamente disturbante, e più la storia si infittisce, più il lettore necessita di sapere... Non saranno certo dei piccoli refusi a fermarlo.
È veramente un buon libro nel suo genere, ci sentiamo proprio di consigliarvelo.
Ringraziamo ancora la casa editrice per questo omaggio. 

martedì 15 settembre 2020

Tre giorni con Luca. di Lino Liscio e Gianfilippo Mignogna


Buonasera Lettori, eccoci tornate con una nuova recensione.
Oggi vogliamo parlarvi di un piccolo libricino che racconta di una delle tante belle realtà italiane che è giusto scoprire. 
Tre giorni con Luca è la storia di un B&B nato 10 anni fa a Biccari, un piccolo borgo dei monti Dauni in provincia di Foggia.
Chiara conosce bene Biccari, suo padre ci è nato e lei ha passato lì diverse estati della sua adolescenza e preadolescenza, ma non aveva mai sentito parlare de "Il Girasole" il promettente B&B di Luca... Un vero peccato.
Questa storia nasce con l'intento di aprire le porte di Biccari al lettore, un concentrato di poco più di 100 pagine di tradizioni, cucina, iniziative cultura e storia, che fanno da sottofondo alla storia di Luca e del suo sogno. Ma ci pensate? Un bed and breakfast in un paesino di poco più di 3000 persone, due sole camera e una fantastica colazione fatta in casa, essere accolti come in una famiglia... Ma neanche al Principe di Milano vi tratterebbero così bene.
Leggere questo libro ha fatto ritornare Chiara alle sue estati in quel piccolo borgo, non ci torna da qualche anno ormai e anche se continua a ripetere che per lei Milano è la città più bella del mondo, sotto sotto Biccari le manca e la nostalgia che ha provato leggendo questa storia ne è la prova certa.
Le piccole realtà locali sono la forza di questo nostro paese e Biccari, con il Girasole e tutte le sue iniziative, incarna proprio il tipo d'Italia che ci piace. 

mercoledì 9 settembre 2020

Tempi duri di Mauro Roger


Se domandassimo ad un bambino a chi dovremmo rivolgerci in una situazione di emergenza come questa, che cosa mi risponderebbe? Se lo chiedessi a un lettore qualsiasi, o magari a te, chiedendoti di rispondere con il cuore del bambino o della bambina che eri, la risposta quale sarebbe?

Questa è la domanda con la quale Mauro Roger comincia a farci riflettere sulla situazione che l'Italia ha vissuto e sta tutt'ora vivendo. La risposta che avrebbe dato lui da bambino? Superman, Spiderman e Batman. Rigorosamente in questo ordine. Non avendo però a disposizione questi supereroi ma solamente la sua persona, ha cominciato a pensare cosa avrebbe potuto fare lui in una situazione del genere e magari, potendo scegliere tra un qualche superpotere, quale sarebbe stato. 

Vi lasciamo la trama: l'Italia è in pericolo e la minaccia riguarda tutti i suoi abitanti, nessuno escluso. Mauro Roger questo lo ha capito sin dal primo giorno di lockdown. Del resto...non ci vuole un genio per comprendere le possibili conseguenze di questa situazione. Molti pensano ingenuamente di essere immuni alla catastrofe e lui se ne è reso conto grazie alle scenette che andavano in onda a tutte le ore sui balconi d'Italia. A volte consolanti, altre imbarazzanti. 

Con veramente molta ironia e sarcasmo (Chiara ha particolarmente apprezzato, Ele come al solito il sarcasmo l'ha colto dopo un po'), Roger mette nero su bianco la situazione economica, politica, sanitaria e mentale dell'Italia durante e post lockdown arrivando a trovare quella che per lui è la soluzione più congeniale e guidando il lettore nei ragionamenti che l'hanno portato ad essa. 

Un libro che fa riflettere e che noi abbiamo apprezzato particolarmente. Assolutamente consigliato.

Ringraziamo la casa editrice Zerocentimetri per questa chicca e vi segnaliamo il nostro codice sconto "GIUNGLA10" con il quale avrete il diritto ad uno sconto del 10% su tutto il catalogo sul sito della casa editrice. 

venerdì 28 agosto 2020

A tempo di Tango di Mario Abbati


Buonasera Lettori, si lo sappiamo la nostra latitanza sembra ormai interminabile, perché effettivamente lo è! Sappiamo di essere davvero poco costanti in questo periodo, ma pensiamo che le cose debbano venire naturali e ultimamente la scrittura ci risulta un po' pesante (sarà mica la tesi a sfinirci? NO, MA VA LA). Siamo fiduciose che questo periodo possa finire in fretta e di ripartire più cariche di prima.
Come ben sapete, collaboriamo ormai da diverso tempo e con piacere con la casa editrice Bookabook, che ringraziamo per la copia in omaggio e per la disponibilità che dimostra sempre con noi. Le proposte di questa casa editrice hanno sempre avuto un potere magnetico su di noi, ogni volta che ci veniva presentata la trama di un libro abbiamo sempre pensato che potesse fare sicuramente al caso nostro. Con "A tempo di Tango" non è andata proprio così, ci sembrava un po' troppo lontano dai nostri gusti letterari... Beh ci sbagliavamo, l'ufficio stampa ci ha visto davvero lungo.
"A tempo di Tango" è la storia di Toni, un maestro di Tango romano, passateci il termine, un po' sfigato, la sua scuola conta solo 5 allievi, è stato appena lasciato dalla sua compagna e in aggiunta, non è mai stato a Buenos Aires. Insomma le premesse sono un po' fantozziane, ma nel momento in cui acquisterà una insolita scatola di scacchi la sua vita si metterà in moto, tanto da portarlo fino in Argentina. Comincia così una danza dove il ritmo del Tango, del mistero e dei sotterfugi si intrecciano in un vortice che risucchierá il lettore in un mare di curiosità.
Nel romanzo si assiste alla costante crescita di Toni, che dimostra di avere un coraggio e una determinazione poco immaginabili nei primi capitoli della storia, a dimostrazione del fatto che essere tranquilli non significa essere meno svegli, semplicemente la troppa esuberanza non sempre paga e quindi bisogna saperla dosare a dovere. 
Le scettiche Ragazze della Giungla si sono assolutamente ricredute e promuovono questa lettura a pieni voti. 

martedì 11 agosto 2020

Gli scomparsi di Alessia Tripaldi


Buongiorno cari Lettori! Oggi vi portaimo la recensione di un libro gentilmente inviatoci dalla casa editrice Rizzoli che ringraziamo! Siamo di nuovo nel periodo thriller quindi questo romanzo entrava in pieno nelle nostre corde e i molti riferimenti a Cesare Lombroso sono stati per noi irresistibili. 

Vi lasciamo la trama prima di cominciare a sproloquiare su quello che ne pensiamo:

"Un cadavere mutilato emerge da un tumulo di sterpaglie. Un ragazzo scalzo e magro dice di chiamarsi Leone e che quello è il corpo di suo padre, con cui ha sempre vissuto nei boschi. Quale segreto si nasconde tra le montagne impenetrabili del centro Italia? La risposta spessa al commissario Lucia Pacinotti. -Un'altra sigaretta e poi vado- è la frase che ripete tra sè mentre è appostata in macchina cercando il coraggio di bussare alla porta del suo vecchio compagno di università, Marco Lombroso. Nonostante la frattura improvvisa che li ha separati anni prima, lui è l'unico che può aiutarla a dipanare il mistero del ragazzo dei baschi. Ciò che Lucia non sa è che bussando a quella porta costringerà Marco a riaprire il vecchio baule ereditato dal suo avo, Cesare Lombroso. Tra le pagine dell'atlante dei criminali, nei pattern che collegano i crimini più efferati della Storia, si cela la verità ma per trovarla è necessario addentrarsi nei fitti boschi delle montagne e in quelli ancora più intricati dell'ossessione per il male."

Come potevamo non essere attratte da una trama del genere? Sorpresa ancora più gradita: all'interno del romanzo non si parla solo di Cesare Lombroso e delle sue teorie sul criminale nato (in base a quali caratteristiche fisiche possiedi sei destinato ad essere un criminale oppure no) ma anche di Jung e dei suoi otto archetipi (secondo Jung, celebre nemesi di Freud, ogni personalità umana può essere inserita in uno degli otto archetipi fondamentali). Scopo del protagonista è quello di classificare i criminali secondo la loro personalità e non secondo le loro caratteristiche fisiche. 

Questi due sono gli elementi principali introdotti che hanno reso il thriller ancora più interessante. Non mancano sicuramente i colpi di scena, la tensione e la soluzione che lascia sempre a bocca aperta ma possiamo affermare che questi sono stati gli aspetti che ci hanno fatto innamorare del libro. Inoltre, a quanto pare, è il primo di una serie di indagini di Marco Lombroso. Non serve dire che leggeremo anche tutti gli altri se l'aspetto psicologico permane. 

giovedì 6 agosto 2020

L'ultima gru di carta Kerry Drewery


Buonasera Lettori, torniamo oggi con una nuova recensione, il libro di cui vi vogliamo parlare si chiama "L'ultima gru di carta" di Kerry Drewery, edito Rizzoli, che ringraziamo infinitamente per averci inviato la copia cartacea. 
Siamo in Giappone ed è il 2018, Mizuki è a casa con la madre e Ichiro, suo nonno, il quale sembra conservare da sempre dentro di sé un dolore mai raccontato, che alla morte della nonna, sembra essersi intensificato. I ricordi tristi e dolorosi di Ichiro non hanno mai visto la luce, sono sempre stati taciuti, ma quella mattina qualcosa è diverso, Mizuki scoprirà una parte della vita del nonno che mai si sarebbe immaginata.
Siamo ad Hiroshima ed è il 6 Agosto 1945, Ichiro sta per compiere 18 anni ed è a casa del suo migliore amico Hiro, stringe tra le mani il libro che suo padre gli ha regalato prima di partire dalla guerra, ancora non ha iniziato a leggerlo ma ha promesso di farlo prima del ritorno del padre. È una giornata come tutte le altre.
Bastano pochi secondi e la vita di questi due amici viene completamente stravolta, una luce bianca e un gigantesco boato hanno cancellato tutto quello che li circonda, niente più case, niente più strade, niente più vestiti, niente più scuola... La scuola, quella che frequenta Keiko, la sorellina di Hiro appena 5 anni, devono trovarla e portarla assolutamente in salvo, ma non è così semplice, Ichiro se lo ricorderà per tutta la vita.

Come può un libro così scorrevole essere tanto difficile da metabolizzare? Ogni singola parola scivolava dai miei occhi al mio stomaco come un mattone. Quante Keiko, quanti Hiro e quanti Ichiro ci saranno stati quel maledetto 6 agosto a Hiroshima?Quante bambine non hanno più cantato da quel giorno? Quante vite sono state rovinate? E quante si sono fermate? Tante, troppe, troppe per ogni possibile umana sopportazione.
Non ho mai voluto intraprendere letture di questo tipo, non è menefreghismo il mio o mancanza di empatia, piuttosto un eccesso di essa, leggere queste storie mi fa male, fisicamente male, mi vengono i crampi allo stomaco e gli occhi mi bruciano per le continue lacrime versate. 
Ma leggere queste storie è  doveroso, è doveroso ricordare l'orrore umano, bisogna inciderselo nella memoria, quello che è stato deve essere un monito, affinché mai più possa esserci tragedia tanto grande.
La Storia per nostra rovina non è mai stata una brava insegnante, ma non per questo noi dobbiamo smettere di ricordare, lo dobbiamo alle vittime e a noi stessi, ci servirà. 
L'ultima gru di carta, non parla solo di questo, non è solo dolore, l'ultima gru di carta è coraggio, è forza d'animo, è altruismo, è una promessa fatta a cuore aperto, è speranza che anche se debole non si è mai spenta, è amore. 
L'ultima gru di carta racconta di quanto bene si possa trovare dentro alla disperazione, di come la forza di una piccola Gru di carta possa vincere una bomba atomica. 

Ricordate e leggetelo, lo dovete a voi stessi. 

La variante di Luneburg di Paolo Maurensig

Buonasera cari Lettori! Oggi vi portiamo la recensione di uno degli ultimi acquisti fatti d'impulso grazie agli sconti Adelphi! Si tratta di un libro che abbiamo visto per lungo tempo su altre pagine Instagram ma su cui non ci eravamo mai soffermate, grave errore. 
Vi lasciamo la trama: 
"Un colpo di pistola chiude al vita di un ricco imprenditore tedesco, E' un incidente? Un suicidio? Un omicidio? L'esecuzione di una sentenza? E per quale colpa? La risposta vera è un altra: è una mossa di scacchi. Dietro quel gesto si spalanca un inferno che ha la forma di una scacchiera."

Come si intuisce dalla trama, il romanzo parte dalla narrazione dell'uccisione di Dieter Frisch, imprenditore abitudinario e per questo facile soggetto, descritta da un narratore che sembra già conoscere l'intera storia. Il suo corpo viene ritrovato alla fine del labirinto nel giardino della sua tenuta, più precisamente sopra un mosaico a forma di scacchiera con le piante potate a formare le pedine. A tutti sembra un omicidio ma il nostro caro Narratore ci fa notare che se gli agenti di polizia si fossero fermati a considerare la posizione dei pezzi della partita in atto sulla scacchiera sarebbero arrivati al nome dell'uccisore perché solo una persona al mondo potrebbe azzardare a giocare la variante di Luneburg. 
Comincia da qui una serie di racconti a ritroso: dall'ultima sera di Frisch in cui incontra un ragazzo sul treno che comincia a raccontargli la sua storia e quella del suo maestro di scacchi prima di lui. Una matrioska di storie insomma! Tutte inevitabilmente collegate agli scacchi. 
Siamo rimaste di stucco dopo aver letto le ultime pagine anche se qualcosa sospettavamo. E' stato comunque un crescendo di emozioni, di tensione e lettura spasmodica per scoprire attore e motivo dell'uccisione dei Dieter Frisch. 
Assolutamente consigliato! Approfittate degli sconti 😀

giovedì 30 luglio 2020

Strane Creature Vol. I

Buonasera Cari Lettori! Oggi vi portiamo la recensione di un libro gentilmente inviatoci da Watson Edizioni (per stare tranquille #giftedby #fornitoda #collaborazionetrasparente 😂). 
Vi lasciamo la trama:
E' vero che esiste una particolare salamandra in grado di rigenerare intere parti del corpo perdute? E' vero. Ed è vero che dopo la seconda guerra mondiale una sgangherata coppia di agenti segreti è stata incaricata di sottrarre l'ultimo esemplare vivente a un folle scienziato nazista, per evitare che nuovi abomini si versassero sul mondo? Può darsi. 
E' un dato di fatto che i corvi amano banchettare con le parti molli delle carogne, ma è vero che alla fine del tempo degli uomini, quando le città saranno ridotte a grandi cimiteri, un corvo stringerà una strana amicizia con un grosso insetto robotico incaricato delle sepolture? Beh. Chi sono io per dire no?
Esattamente come "Folklore" è una raccolta di storie ma questa volta non si tratta di storie derivate dalla tradizione popolare italiana. Sono storie che partono da una base reale, alcune storie potrebbero capitare ad ognuno di noi se non fosse per elementi fantastici e del tutti incredibili. Alcune possono essere definite delle reinterpretazioni della realtà portata al limite. Giusto per fornirvi qualche esempio: nella prima storia di Giovanna Repetto viene presentato il marito della protagonista che però è un...tritone! Mentre Joe Hill ci presenta un protagonista con un dono particolare. 
Dobbiamo essere sincere e ammettere che abbiamo preferito "Folklore" a questo volume ma solo perché siamo sempre state incuriosite dalle leggende popolari e ne siamo sempre alla ricerca. 

Vi ricordiamo che potete usufruire del nostro codice  JUNGLE26, con in quale avrete il diritto al 10% di sconto e spese di spedizione gratuite sul sito di Watson Edizioni 😊

venerdì 24 luglio 2020

L' Isola del dei fiori blu di Carlotta de Melas


Buonasera Lettori,
Oggi stranamente non ho inutili preamboli da farvi (si e questo cos'è Chiara?). Andiamo subito al nocciolo della questione e parliamo de: "L'isola dei fiori blu" un libro per adolescenti che abbiamo scelto per iniziare la nostra avventura come bookambassador della casa editrice Watson Edizioni.
La protagonista di questa storia è Ottavia, una ragazza di diciassette anni che vive a Siena insieme a sua madre. 
Il padre di Ottavia è nativo di un'isola dell'indonesia, l'isola dei Draghi, ma purtroppo è mancato ancora prima che lei venisse alla luce. 
La vita di Ottavia a Siena non è semplice, a causa della sua origine etnica infatti è spesso vittima di atti di bullismo e violenza molto, molto gravi, ed è per questo che un giorno sua madre decide di riportarla all'Isola dei Draghi. Comincia così per Ottavia un importante percorso alla scoperta della sua storia.

Il titolo di questo libro è stato per noi una calamita, una volta vista la copertina e letta la trama, non avevamo più dubbi, quello era il nostro libro! O almeno così pensavamo, perché dobbiamo essere sincere, non tutte le nostre aspettative sono state appagate.
Partiamo con gli aspetti positivi, l'ambientazione di questo libro è incantantevole, tutte le descrizioni dell'infanzia della madre di Ottavia sull'Isola del Draghi ci hanno fatto sognare ad occhi aperti, ci hanno ricordato il film di animazione Disney "Oceania" che noi adoriamo. Poter visitare un posto come L'isola dei Draghi sarebbe splendido per noi, e questo romanzo ha permesso alla nostra fantasia di viaggiare.
Il secondo aspetto positivo è sicuramente la narrazione, molto fluida, non si perde in perifrasi inutili e i passaggi tra passato e presente sono ben bilanciati. 

Veniamo ora a quella che per noi è la vera nota dolente di questa storia: la trattazione del fenomeno del bullismo. 
Dati i nostri studi, siamo pienamente consapevoli dell'importanza di parlare spesso di questo fenomeno, bisogna però farlo con la giusta attenzione e tale attenzione sembra un po' perdersi in questa storia. 
Le violenze subite da Ottavia sono gravi, gravissime, e la loro risoluzione non può e non deve essere sempice, esse necessitano di una accortezza migliore e di una profondità di cura che purtoppo non abbiamo ritrovato nella narrazione. 
Ad ogni modo, se siete appassionati di luoghi esotici potreste pensare di dare una possibilità alla storia di Ottavia, difficilmente non vi affezionerete. 
Potete acquistare questo romanzo e tutti i romanzi della casa editrice Watson Edizioni usufruendo del nostro sconto del 10% con in aggiunta spese di spedizione gratuite. 
Basta andare sul sito della casa editrice e digitare JUNGLE26 al momento dell'acquisto 😉. 

martedì 21 luglio 2020

FOLKLORE: Antologia del fantastico sul folklore italiano


Buonasera Cari Lettori!
Oggi vi portiamo la recensione di un libro gentilmente inviatoci da Watson Edizioni che ringraziamo per questa opportunità. Ad un primo approccio l'avremmo definito una raccolta di venti racconti derivanti da diverse regioni italiane ma la postfazione ci ha fatto cambiare idea in merito alla definizione di questo romanzo. Non si tratta di semplici racconti ma di memoria culturale. Sono storie che hanno il potere di creare un senso di appartenenza a una comunità. Una frase su un concetto, quello di tradizione, su cui non ci siamo mai fermate a riflettere ci ha colpito: "La presenza di una qualsiasi tradizione non deriva dal fatto che essa viene dal passato ma dal fatto che continua a diffondere i suoi contenuti nel presente".
Grazie a questo volume sono giunte fino a noi delle storie che le persone erano solite raccontarsi davanti al fuoco proprio per sentirsi maggiormente parte di una comunità. Tutte storie che prendono spunto da fatti reali a cui si mescolano elementi fantastici. Si scopre così che la figura del vampiro era presente in Puglia ben prima del famoso Dracula di Stoker, con connotati molto diversi, e che la Galorcia toscana è stata una delle prime rappresentazioni di quello che è poi passato alla storia come Babau o Boogeyman. 
In questi racconti non possono mancare folletti come il Lenghelo dal Lazio e l'Anguana veneta.
Siamo state molto contente, se così si può dire 😂, di incontrare nuovamente la figura della Janara: strega appartenente alla tradizione popolare del Molise di cui avevamo già letto in un altro libro (Le Janare). 
E' un viaggio attraverso la tradizione di diverse regioni che abbiamo decisamente apprezzato anche se a tratti ci ha leggermente spaventate! Lettura decisamente consigliata.
Se siete appassionati delle leggende regionali come noi potete usufruire del nostro codice  JUNGLE26, con in quale avrete il diritto al 10% di sconto e spese di spedizione gratuite sul sito di Watson edizioni ☺️

mercoledì 15 luglio 2020

Le Anime di Leggendra di Melania Fusconi


Ciao Lettori, oggi vi presentiamo una nuova amica che ha trovato casa sulla libreria di Chiara: PINA LA PIANTINA.
Non c'è bisogno che vi congratuliate con Chiara per la sua estrema originalità, grazie, passiamo oltre.
Finalmente riusciamo a portarvi la recensione di questo validissimo fantasy italiano, dobbiamo dire che lo abbiamo concluso molto velocemente, ma la sessione di esami ci è stata di impaccio. 
Ecco a voi "Le Anime di Leggendra":
"Protetto da una barriera magica all'interno della foresta di Evergreen, il Villaggio Celato di fatto separa i suoi abitanti dal resto del regno, tenendoli all'oscuro tanto delle brutture, che l'impero non risparmia, che delle bellezze di Leggendra e delle sue caleidoscopiche città. Il desiderio di attraversare quelle terre e di conoscere chi ci vive diventa la massima aspirazione dei giovani villici, in particolare di qualcuno, animato da sentimenti di amor patrio e di vendetta e da una smisurata sete di giustizia. Alhena, la diciassettenne pupilla di mastro Haber Krono, una delle massime autorità del villaggio, insegue e persegue l'ideale di lotta che fu di sua madre, in aperto contrasto con un futuro che sembrerebbe già deciso, se non fosse per quella smania che sente dentro e che a volte si manifesta con delle strane crisi nelle quali rivive situazioni che non le appartengono. Muovendosi fra Nog e Gifter e sempre difendendo a spada tratta i più deboli dalle grinfie dell'impero, ben presto scoprirà che la magia è un dono che cresce, un potere che riempie o svuota, a seconda dell'uso che ne farà chi ne è dotato"
Sapete, c'è stato un periodo della nostra esistenza come blogger in cui avevamo un po' perso la speranza con le collaborazioni con gli esordienti, spesso andavamo incontro a grosse delusioni, tanto che avevamo quasi deciso di interrompere del tutto. Probabilmente incappavamo sempre nelle storie sbagliate, perché con questo romanzo Melania ci offre un'altra conferma di quanto il panorama fantasy italiano sia pieno di potenziale, basta saper cercare con gli occhi giusti e sicuramente salterà fuori qualche meraviglia. 
Le Anime di Leggendra ha tutto quello che un buon fantasy per ragazzi e giovani adulti dovrebbe avere, azione, coraggio, avventura e incanto sono le parole d'ordine. È una lettura che gli amanti del genere non devono farsi assolutamente scappare, Alhena vi aspetta cari, e noi se fossimo in voi non la faremmo aspettare molto




sabato 11 luglio 2020

Echi in tempesta di Christelle Dabos

Buonasera Cari Lettori! 
Quanto abbiamo aspettato questo libro e le risposte alle domande contenute nel terzo capitolo della saga dell'Attraversaspecchi?! Più di un anno. Possiamo dirci soddisfatte? Risposta complessa.
In questo ultimo capitolo ritroviamo i nostri amati protagonisti che finalmente decidono di concedersi qualche momento per loro nella vita caotica di Babel. Il problema è che Babel sta cadendo letteralmente a pezzi e loro devo cercare di risolvere finalmente il mistero di chi siano Dio, l'Altro e la Lacerazione. Decidono quindi di infiltrarsi nell'Osservatorio delle Deviazioni, luogo dal quale sembra sia partito tutto: Thorn diventa una specie di sovrintendete alle attività e Ofelia, solito fortunata, una paziente del progetto alternativo a causa della sua condizione di invertita (a causa del primo viaggio nello specchio quando ha liberato l'Altro). Qui Ofelia comincia ad avere delle visioni della vita di Eulalia Diyoh e a mettere insieme i pezzi del puzzle fino ad arrivare alla soluzione finale dell'enorme enigma. 
Non scriveremo molto altro altrimenti qualsiasi riga potrebbe contenere almeno 3 spoiler talmente il libro è denso di soluzioni XD.
Inizialmente il finale del libro ci ha lasciato molto amaro in bocca; probabilmente è stato il colpo di scena meglio orchestrato di tutto il libro (o siamo noi a essere cadute dal pero senza averlo intuito prima, cosa molto probabile) però non era quello che volevamo 😂 Ripensandoci giorni dopo la fine della lettura, finalmente in una condizione di calma, ci siamo rese conto che FORSE è il finale adatto a loro. Sono entrambi degli attraversaspecchi, e necessitano di una condizione di stabilità per attraversare uno specchio, la Dabos voleva forse dirci che potrebbero farlo anche in condizioni di totale instabilità se è per unirsi all'altro? Rimarrà un mistero e queste rimarranno delle speculazioni deliranti di due ragazze che non vorrebbero staccarsi da questa saga. Inoltre, questo "finale aperto", passateci il termine non proprio corretto, è in contrapposizione con quello che ci è parso essere il ruolo degli altri personaggi che ruotano attorno a Thorn e Ofelia. Hanno avuto tutti un ruolo più o meno fondamentale in questi libri mentre in questo capitolo finale sembrano delle pedine, spostate giusto in tempo per il momento di maggior suspance per poter mettere il punto fine almeno alle loro storie.

martedì 7 luglio 2020

Il segreto dei Dioscuri di Marco Mogetta


Buonasera cari Lettori! Oggi torniamo con un libro gentilmente inviatoci da Bookabook. Questa volta ci siamo approcciate al genere storico e non siamo rimaste deluse! 
Il libro comincia nel 496 a.C. quando l'esercito della neonata Repubblica romana sta per essere sconfitto dai soldati dal deposto Tarquinio il Superbo aiutati dal comandante etrusco Porsenna. Una sconfitta che riporterebbe alla re-instaurazione dell'Impero. Nel momento culminante della battaglia, giungono in soccorso due soldati, dalla probabile origine divina, che ribaltano le sorti della situazione. Chi sono queste due figure che si sono intromesse cambiando il corso della storia?
La risposta a questa domanda potrebbe averla capita Tito Livio, celebre storico della Repubblica, qualche secolo dopo. Intenzionato a scrivere la più grande opera su Roma mai esistita, indaga a fondo fino a carpire i più oscuri segreti ed è pronto a svelarli al mondo intero quando viene dissuaso da un misterioso personaggio. Nonostante le minacce, Livio conosce l'importanza di quella scoperta e decide di passarla in qualche modo alle generazioni future. 
Arriviamo dunque a Firenze nel 2016 quando un dottorando poco noto, Simone Santoro, riesce a mettere le mani su uno scritto che sembra essere redatto proprio da Bocaccio. Entusiasta della scoperta ma incapace di decifrare l'intero testo decide di contattare un'esperta del settore, Margherita Misci, e insieme cominciano a indagare insieme a Carlo Valdifiori, tombarolo di professione. 
Dopo molte indagini, arriveranno a comprendere segreti gelosamente custoditi da anni per nascondere una minaccia rimasta sopita per millenni con il potere di distruggere l'intera umanità. 
Abbiamo apprezzato molto il continuo salto temporale da un capitolo all'altro per intrecciare diversi personaggi, lontani nel tempo e nello spazio, fino ad arrivare ai capitoli finali in cui tutti si incastra alla perfezione. Molto scorrevole lo stile di scrittura e adattato ai diversi protagonisti dei vari capitoli. L'unico aspetto che non abbiamo particolarmente apprezzato è stata la caratterizzazione dei personaggi, non siamo riuscite ad entrare in sintonia con loro, a capirli o semplicemente a farci un'idea delle loro caratteristiche comportamentali. Probabilmente è anche dovuto al fatto che si fa riferimento ai protagonisti con i nomi di Santoro e Miss Misci e noi non siamo molto avvezze all'uso dei cognomi, ci sembrano molto impersonali. Il primo protagonista presentato, Simone Santoro, è lo stereotipo del maschio quasi trentenne: spinelli come se non ci fosse un domani, cerca per tutto il libro di portarsi a letto Margherita, ogni tanto ha un lampo di genio e vuole costantemente mettersi in mostra. Oltre a questi elementi presentati all'inizio del libro, non abbiamo avuto modo di notare una crescita del personaggio o una presentazione di diversi aspetti del suo carattere. Lo stesso vale per Margherita e Carlo, l'unica caratterizzazione psicologica riguarda i sentimenti ambivalenti che nascono da un'attrazione fisica in un contesto di professionalità. Per il resto calma piatta. 
Questo aspetto non intacca comunque la storia in sè che rimane avvincente e ben delineata. Un buon libro per gli amanti dei thriller storici 😊

venerdì 3 luglio 2020

Le belve di Manlio Castagna e Guido Sgardoli

Buongiorno cari Lettori! Oggi vi portiamo la recensione di un libro che entra a gamba tesa nella lista dei preferiti grazie allo stile di scrittura dei due autori e alle atmosfere dark che avevamo già molto apprezzato in Petrademone e The Stone. Prima di cominciare volevamo ringraziare gli ideatori di questa storia, innanzitutto per aver scritto un romanzo così curato, ma anche per averci inviato una copia. 
La storia comincia con la presentazione di un gruppo di liceali in gita ad uno dei più famosi manicomi abbandonati della regione, il Boeri. Questo manicomio è famoso per diverse storie di manifestazioni di spiriti che girano sul suo conto e qui, per noi, ci sono già tutte le premesse per leggere il libro durante le ore del giorno eheh. Il focus della storia verte subito su Giulia, uno dei personaggi principali della storia e sul suo ragazzo, Marcello, che abbiamo gentilmente ribattezzato Cuor di Leone. Una volta entrati nel manicomio i ragazzi seguono diligentemente la guida più narcisista nella storia dei manicomi fino a che Giulia, in gran parte per scappare da Cuor di Leone, e la sua amica Rachele decidono di imboscarsi in un stanza isolata per fumare uno spinello di nascosto. Probabilmente io e Chiara ci saremmo date all'esplorazione del manicomio in solitaria alla ricerca di vecchie cartelle cliniche con il loro stesso entusiasmo, ad ognuno i suoi vizi. 😂 Ad ogni modo, la decisione di allontanarsi non è stata proprio delle più sagge e, pizzico di sfortuna, scelgono la stanza in cui sono nascosti tre rapinatori che le prendono subito in ostaggio. Quando il resto della classe si accorge che mancano le due ragazze si mette a cercarle, le trova e taaac presi in ostaggio anche loro. I tre rapinatori/sequestratori non ci vengono presentati subito in modo approfondito ma il lettore ha modo di conoscerli nel corso della storia grazie alla loro evoluzione psicologica che li porterà a pentirsi e a cercare di salvare i ragazzi o, viceversa, alla pazzia. Su questo punto particolare scatta il nostro applauso poiché la descrizione psicologica di dinamiche in evoluzione così complesse come il senso di colpa e traumi passati che riemergono non è facile e più volte ci sono capitati libri in cui scadeva nel banale. Dopo che l'intera classe viene presa in ostaggio, Giulia e Lince (capobanda dei rapinatori) cominciano ad avvertire delle presenze. Inizialmente sono solo delle sensazioni ma, piano piano, diventano delle vere e proprie visioni che condurranno Lince a portare tutta la classe nel labirinto sotterraneo segreto del Boeri, fulcro di tutte le leggende attorno al manicomio. Prima di arrivarci però alcuni ragazzi riescono a scappare, tra cui il nostro Cuor di Leone che lascia indietro la sua ragazza. Ed è subito ex. E' in questo labirinto che cominciano a capitare i fatti più strani: sparizioni, visioni del passato, stanza che appaiono e scompaiono e un continuo, inesorabile presentimento che qualcosa/qualcuno sia sulle loro tracce. Con un continuo senso di suspance che ha fatto perdere a Ele qualche battito si arriva al finale che ovviamente non vi racconteremo, abbiamo adottato la politica spoiler-free! 😂 Ele ha particolarmente apprezzato l'ultimo capitolo, sperando sia un indizio di un possibile seguito!
Le Ragazze della Giungla lo promuovono a pieni voti, questo romanzo è pronto per ravvivare le vostre serate estive, fossimo in voi non ce lo lasceremmo scappare. 

mercoledì 1 luglio 2020

La ragazza con la macchina da scrivere di Desy Icardi


Ciao Lettori, come si dice, chi non muore di rivede no? Ecco.
Si è soliti dire "Di troppo studio non è mai morto nessuno" e Chiara aggiunge: "TRANNE LEOPARDI" ecco, stiamo cercando di non emularlo🤣, ma se ci guardiamo allo specchio intravediamo già una piccola gobba🙈😂. 
Tutto questo per dire? Niente Lettori, ma la serie "Chiara e i preamboli non richiesti" deve continuare, o almeno così dice lei, e io se fossi in voi non starei molto a sindacare con lei, in questo periodo è particolarmente irritabile (in realtà lo è sempre ma non ditele niente che si irrita).
Bene se Ele ha finito di rubarmi la scena possiamo iniziare (e finalmente direi). 
Oggi vi parliamo de "La ragazza con la macchina da scrivere" il nuovo romanzo  di Desy Icardi, che ci aveva già stregato con "L'annusatrice di libri" (SPOILER RIMANE IL NOSTRO PREFERITO). 
Questa storia è ambientata al ridosso dell'entrata in guerra dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale, la protagonista è Dalia, nome che tra l'altro adoro (non ci interessa Chiara), una ragazza di 17 anni che lavora come dattilografa per una tipografia del suo paese. I tempi non sono floridi, i clienti scarseggiano, ma il suo datore di lavoro riesce a prendere un incarico abbastanza redditizio, Dalia batterà a macchina il nuovo romanzo di un importante scrittore dell'epoca. Qui iniziano le avventure e le sventure della nostra protagonista, che nonostante la sua giovane età saprà tirare fuori un carattere per nulla arrendevole.
Niente da dire amici, la penna di Desy Icardi ci cattura sempre, per noi potrebbe scrivere anche solo una lista della spessa e saremmo contente. Abbiamo seguito questa vicenda con enorme interesse e abbiamo adorato quei piccoli riferimenti al precedente romanzo. Se dobbiamo essere sincere però, questa storia non ci ha lasciato di stucco come l'annusatrice di libri, li abbiamo davvero volato alto. Questo però non vuol dire che questo romanzo non sia valido, anzi ve lo consigliamo caldamente. Siamo rimaste colpite da un punto in particolare, che è legato ad una lettera che Dalia si trova a leggere, in quel particolare passaggio l'autrice sottolinea quanto una ideologia può diventare pervasiva nella mente umana.
Leggete i libri di Desy Icardi, non tralasciatene nemmeno uno. Noi siamo già in trepidante attesa di una nuova storia😍.