mercoledì 23 giugno 2021

Come le cicale di Fiore Manni


Ciao Lettori, torniamo oggi con un articolo che ha tutto il profumo dell'estate.
I costumi stesi ci hanno riportato ai tempi delle elementari, quando in vacanza le nostre mamme stendevano file e file di asciugamani e costumi. Che bei ricordi!
Con una copertina che ci riporta alla mente certi momenti, era impossibile che questo libro non ci attirasse, ma è leggendo la sinossi che abbiamo capito che questa sarebbe stata la nostra lettura.
Ecco a voi "Come le cicale" una dolcissima storia di scoperta di sé:

"Il primo anno delle medie è terminato, eppure Teresa si sente ancora una bambina, con i capelli sempre arruffati e le ginocchia perennemente sbucciate. È come se fosse rimasta indietro.
E quando arriva alla casa al mare dove ogni anno trascorre le vacanze, scopre con stupore e tristezza che anche lì è destinata a sentirsi quella fuori posto, inadeguata: le compagne di gioco di una vita ora sono interessate solo allo smalto e ai ragazzi, il rapporto con il suo migliore amico è improvvisamente complicato, e tutti sembrano essere cresciuti tranne lei. Dov'è la sfavillante Terry, la versione di sé sicura e matura, che aspetta da tempo?, si chiede ogni giorno guardandosi allo specchio.
Ma proprio quando Teresa si è ormai rassegnata a trascorrere un'estate terribile, ecco comparire Agata. Dolce e forte al tempo stesso, sincera, gentile e bellissima, conquista subito l'affetto e la simpatia di Teresa. E molto più: le fa battere forte il cuore, sudare le mani, sognare il primo bacio"

Non sappiamo spiegare bene cosa abbia di speciale questa storia. Sulla carta può sembrare un comunissimo libro per ragazzi con tematiche LGBT+, ma con uno sguardo più attento si può percepire qualcosa di diverso. È stato difficile dare un nome a questa sensazione, ma poi finalmente abbiamo avuto l'illuminazione! Teresa è solo una ragazzina, la sua storia ha una grandissima forza empatica. Le emozioni di Terry sono chiare e leggibili a tutti, immedesimarsi in lei è molto semplice. È una storia che permette di riconoscersi e di sentirsi compresi, di sentire che non si è soli.
La scoperta di sé non è semplice per nessuno, per questo un libro del genere è prezioso.

Gli anni delle scuole medie sono anni particolari, le nostre mamme ci dicevano "non siete né carne né pesce", non eravamo più bambine ma neanche ragazze, e se ci guardavamo attorno ci confrontavamo con dei bisogni nuovi, con dei comportamenti di molte nostre compagne che inizialmente ci sembravano insoliti, ma che lentamente, senza neanche accorgercene, abbiamo fatto nostri (almeno in parte). Quello che ricordiamo bene è stato lo shock di comprendere che certi comportamenti non erano più "socialmente accettati" nel piccolo mondo delle preadolescenti. Terry ha sperimentato lo stesso nostro shock ed è sempre bello ritrovare le proprie emozioni tra le pagine di un libro.

Una lettura consigliata ai bambini di oggi e di ieri, non fatevela sfuggire.
Ringraziamo la casa editrice Rizzoli per averci donato la copia. 

sabato 19 giugno 2021

Un grammo di rabbia di Angeline Boulley


Ciao Lettori,
Qui in Brianza il caldo e l'umidità ci stanno dando filo da torcere, le poche sinapsi che ci sono rimaste dopo la laurea fanno fatica ad incontrarsi... Ma noi non demordiamo e continuano a piccoli passi a portarvi le nostre recensioni. 

L'articolo di oggi ha come protagonista un Thriller YA gentilmente inviatoci dalla casa editrice Rizzoli, che ringraziamo.

Un grammo di rabbia non è la solita lettura Young Adult dai toni mistery, quello che la rende speciale e diversa dalle altre proposte è l'ambientazione. Un grammo di rabbia sviluppa i suoi misteri in una riserva di nativi americani.

Vi abbiamo incuriosito? Allora dovete assolutamente leggere la sinossi dalla quarta di copertina:

"Daunis Fontaine, diciotto anni, non si è mai sentita davvero a suo agio nella cittadina del Michigan al confine con il Canada dove da sempre vive, e neppure nella vicina riserva indiana Ojibwe, dove affondano metà delle sue radici. In partenza per l'università, spera in un nuovo inizio, ma dopo la morte improvvisa dello zio e l'ictus che ha colpito la nonna, sceglie di restare vicino alla madre rinunciando per il momento a spiccare il volo. Un raggio di sole in quella situazione di stallo sembra essere Jamie, nuovo arrivo in città e nella squadra di hockey locale capitanata dal suo fratellastro Levi. Ben presto Daunis comincia a sospettare che l'affascinante Jamie nasconda qualcosa dietro l'inquietante cicatrice che segna il suo volto altrimenti perfetto, ma tutto precipita quando assiste a un omicidio che la mette faccia a faccia con un'indagine dell'FBI su una nuova droga letale che si sta diffondendo tra i giovani. Suo malgrado, Daunis accetta di collaborare sotto copertura, ma la ricerca della verità è più complicata di quanto avesse mai immaginato e la costringe a fronteggiare devastanti segreti e vecchi dolori. A mano a mano si ritrova sempre più coinvolta in un'indagine il cui obiettivo non sembra essere quello di proteggere le vittime ma esclusivamente di punire i criminali. Sotterfugi e morti sembrano susseguirsi inarrestabili e Daunis per restare salda dovrà comprendere che cosa significa essere una donna Ojibwe e quanto è disposta a sacrificare per la propria comunità, anche a costo di mandare in frantumi il mondo che conosce e che ama"

Con una copertina del genere era difficile che questo libro non ci chiamasse. Nonostante la bellezza non sia oggettiva, ci prendiamo comunque la libertà di dire che questa copertina è OGGETTIVAMENTE BELLA. La scelta delle immagini e l'armonia dei colori è davvero azzeccata, è totalmente impossibile che questo romanzo passi inosservato in libreria... E menomale osiamo dire!

Ora però passiamo alla storia! Come mai ne siamo rimaste così entusiaste?
Come accennavamo prima, una delle principali motivazioni è sicuramente l'ambientazione. Non ci era mai capitato prima di leggere un romanzo ambientato in una riserva di nativi americani. Questo è senza dubbio il primo punto a favore di questo libro. 
Addetrandisi piano piano nella lettura, ci siamo immerse (per quanto è stato possibile) nella cultura nativa, perché in ogni capitolo e in quasi ogni pagina, venivano snocciolate e spiegate pratiche, parole e abitudini della cultura nativa. Noi siamo sempre fan dell'apprendimento trasversale e quindi anche solo per questo dovremmo promuovere a pieni voti questa storia! 

Pur essendo una base importante, un romanzo non può però basarsi sulla sola ambientazione. Fortunatamente non è il caso di "Un grammo di rabbia". Il filo rosso che lega tutta la vicenda è estremamente intricato, annodato e usurato, che a tratti vi sembrerà quasi di perderlo. Vi possiamo assicurare che ogni avvenimento di questa storia vi lascerà a bocca aperta, perché non ve lo aspetterete. Ci sarà un momento in cui penserete di avere le redini in mano, ma sarà proprio in quel momento che il cavallo impazzirá e dovrete ricominciare da capo! Solo una mente geniale può pensare una storia così! 

Per i più romantici, non disperate, troverete del tenero in queste pagine, ma non abbassate la guardia! 

"Un grammo di rabbia" è il libro per tutti. Leggetelo! 

venerdì 11 giugno 2021

Così per sempre di Marco La Greca


Ciao Lettori, torniamo oggi con una nuova recensione e finalmente possiamo parlarvi di una nuova proposta Bookabook, che sapete ormai essere una tra le nostre case editrici preferite (come si può ben intendere dal sorriso di Chiara).
Senza ulteriori indugi, ecco a voi la sinossi di "Così per sempre":


"Il Pennello, il Grifo, Lele e Puddu sono quattro diciottenni come tanti, alla ricerca della sopravvivenza scolastica con il minimo sforzo, del divertimento senza pensieri e, nonostante i modesti risultati, del successo con le ragazze. Ma l'ultimo anno di liceo non è come tutti gli altri e tra occupazioni, feste, gite, sbronze, amicizie e litigi, amori e delusioni, i ragazzi iniziano a costruire i percorsi sentimentali ed esistenziali che, un giorno, li porteranno a capire chi sono e cosa vogliono. La musica, la moda e lo slang di una Roma di fine anni '80 fanno da sfondo al racconto di una comunità còlta in quella particolare fase della vita in cui tutto è ancora come prima, ma tutto sta per cambiare."

Leggere questo romanzo è stato come fare un tuffo nell'atmosfera di "Notte prima degli esami" (il primo ovviamente). Per due brianzolo come noi immergersi nell'aria romana di questa storia è stato molto particolare, abbiamo sperimentato, grazie soprattutto alla scrittura efficace dell'autore, atteggiamenti, abitudini, modi di esprimersi che sono molto lontani da noi. Era la prima volta che leggevano un libro di narrativa di questo tipo e possiamo dire ti essere rimaste piacevolmente sorprese. 

A dare un tocco in più alla storia c'è sicuramente la narrazione che prende in considerazione le vicende di diversi personaggi, che intrecciano le loro vite sullo sfondo dell'ultimo anno di liceo. Lele, Grifo, il Pennello, Poddu Menega e tutti gli altri, vivono quello che di per certo è uno degli anni più emozionanti e caotici che una persona possa vivere.

Abbiamo sempre pensato che quello che succede l'ultimo anno di liceo sia in qualche maniera determinante per la vita futura delle persone. È un anno strano quello della maturità, si è maggiorenni, ma non adulti, si affrontano cose da grandi con lo spirito degli adolescenti, si sente l'ansia del futuro con il desiderio di vivere il presente. L'ultimo anno di liceo è una palestra, dopo la quale ci si affaccia alla vita, senza alcun tipo di istruzione.

Così per sempre è tutto questo, ed è perfetto per ogni nostalgico.
Ringraziamo la casa editrice Bookabook per averci inviato la copia del romanzo. 

martedì 8 giugno 2021

Il diario segreto di Alice di Giada Menin


Ciao Lettori, sembrava impossibile ma ce l'abbiamo fatta. Si, avete capito bene, siamo finalmente tornate con una nuova recensione. Ci eravamo perse in un tornado di pigrizia e non avevamo alcuna voglia di metterci a scrivere. Il colmo per delle blogger! Ma questi periodi esistono per tutti, ne prendiamo atto e passiamo avanti.
Oggi vi parliamo di un romanzo gentilmente inviatoci da Giada Menin, che ringraziamo per la copia digitale. 
Signore e Signori ecco a voi "Il Diario segreto di Alice":

"Cosa c'è di più prezioso dei ricordi? Avete mai pensato a come sarebbe scrivere il Diario della vostra adolescenza? Ricordando gli amori passati, le situazioni difficili, i sogni realizzati e quelli infranti, ripercorrendo i momenti più bui, quelli in cui avevate perso la speranza, e donando nuovo ossigeno al cuore ripensando, invece, alle volte in cui avete letteralmente toccato il cielo con un dito. Vi sentite in grado di guardare negli occhi l'adolescente che vi siete lasciati alle spalle, rivivendo le sue stesse paure e lasciandovi trasportare dalle intense emozioni che questo percorso risveglierà in voi? Alice è una donna qualunque, una donna come tante, e a quarant'anni ha deciso di ripercorrere il cammino della sua adolescenza per confrontarsi e fare pace con la ragazza che è stata, accompagnandola nelle esperienze che l'hanno fatta diventare la donna che è oggi. Una storia ispirata a fatti realmente accaduti, dove le gioie di un'adolescente in cerca del suo posto nel mondo si mischiano ai piccoli e grandi dolori quotidiani. Una storia costellata di grandi traguardi e vertiginose cadute. Ciao, io sono Alice e la mia storia potrebbe essere la tua storia."

Tutti noi, in età adolescenziale o preadolescenziale, abbiamo avuto quel periodo in cui abbiamo scritto nero su bianco quello che ci succedeva, i nostri sentimenti, le nostre gioie o i nostri dolori. C'è chi è stato più costante, chi invece non è durato molto... Noi non siamo mai andate avanti più di una settimana🤣

Diversamente da noi, Alice ha aperto le sue emozioni ad un foglio di carta. È stato elettrizzante avere i suoi pensieri tra le mani, ma non possiamo certo dire che leggere la sua storia sia stato semplice. Non è stato semplice per diversi motivi, niente di imputabile alla scrittura dell'autrice, il suo stile è molto fluido e lo abbiamo apprezzato davvero molto, ma la storia di Alice e il suo personaggio ci ha mosso qualcosa, fino a darci quasi fastidio. Alice è quanto di più lontano da noi, eppure le sue esperienze sono molto simili alle nostre, e per quanto ci infastidisse il modo che aveva di rapportarsi agli eventi, e se pensiamo alle sue relazioni anche alle persone. Non abbiamo potuto far ameno di empatizzare con lei soprattutto per quanto riguarda il bullismo, che si, abbiamo vissuto entrambe sulla nostra pelle. Le esperienze vissute da Alice sono state molto spiacevoli e leggerle ci ricorda quanto questi episodi siano universali in ogni periodo storico.

L'idea di scrivere un romanzo sotto forma di diario l'abbiamo molto apprezzata, non ci aspettavamo che fosse così scorrevole. È stata proprio una bella sorpresa.