sabato 19 giugno 2021

Un grammo di rabbia di Angeline Boulley


Ciao Lettori,
Qui in Brianza il caldo e l'umidità ci stanno dando filo da torcere, le poche sinapsi che ci sono rimaste dopo la laurea fanno fatica ad incontrarsi... Ma noi non demordiamo e continuano a piccoli passi a portarvi le nostre recensioni. 

L'articolo di oggi ha come protagonista un Thriller YA gentilmente inviatoci dalla casa editrice Rizzoli, che ringraziamo.

Un grammo di rabbia non è la solita lettura Young Adult dai toni mistery, quello che la rende speciale e diversa dalle altre proposte è l'ambientazione. Un grammo di rabbia sviluppa i suoi misteri in una riserva di nativi americani.

Vi abbiamo incuriosito? Allora dovete assolutamente leggere la sinossi dalla quarta di copertina:

"Daunis Fontaine, diciotto anni, non si è mai sentita davvero a suo agio nella cittadina del Michigan al confine con il Canada dove da sempre vive, e neppure nella vicina riserva indiana Ojibwe, dove affondano metà delle sue radici. In partenza per l'università, spera in un nuovo inizio, ma dopo la morte improvvisa dello zio e l'ictus che ha colpito la nonna, sceglie di restare vicino alla madre rinunciando per il momento a spiccare il volo. Un raggio di sole in quella situazione di stallo sembra essere Jamie, nuovo arrivo in città e nella squadra di hockey locale capitanata dal suo fratellastro Levi. Ben presto Daunis comincia a sospettare che l'affascinante Jamie nasconda qualcosa dietro l'inquietante cicatrice che segna il suo volto altrimenti perfetto, ma tutto precipita quando assiste a un omicidio che la mette faccia a faccia con un'indagine dell'FBI su una nuova droga letale che si sta diffondendo tra i giovani. Suo malgrado, Daunis accetta di collaborare sotto copertura, ma la ricerca della verità è più complicata di quanto avesse mai immaginato e la costringe a fronteggiare devastanti segreti e vecchi dolori. A mano a mano si ritrova sempre più coinvolta in un'indagine il cui obiettivo non sembra essere quello di proteggere le vittime ma esclusivamente di punire i criminali. Sotterfugi e morti sembrano susseguirsi inarrestabili e Daunis per restare salda dovrà comprendere che cosa significa essere una donna Ojibwe e quanto è disposta a sacrificare per la propria comunità, anche a costo di mandare in frantumi il mondo che conosce e che ama"

Con una copertina del genere era difficile che questo libro non ci chiamasse. Nonostante la bellezza non sia oggettiva, ci prendiamo comunque la libertà di dire che questa copertina è OGGETTIVAMENTE BELLA. La scelta delle immagini e l'armonia dei colori è davvero azzeccata, è totalmente impossibile che questo romanzo passi inosservato in libreria... E menomale osiamo dire!

Ora però passiamo alla storia! Come mai ne siamo rimaste così entusiaste?
Come accennavamo prima, una delle principali motivazioni è sicuramente l'ambientazione. Non ci era mai capitato prima di leggere un romanzo ambientato in una riserva di nativi americani. Questo è senza dubbio il primo punto a favore di questo libro. 
Addetrandisi piano piano nella lettura, ci siamo immerse (per quanto è stato possibile) nella cultura nativa, perché in ogni capitolo e in quasi ogni pagina, venivano snocciolate e spiegate pratiche, parole e abitudini della cultura nativa. Noi siamo sempre fan dell'apprendimento trasversale e quindi anche solo per questo dovremmo promuovere a pieni voti questa storia! 

Pur essendo una base importante, un romanzo non può però basarsi sulla sola ambientazione. Fortunatamente non è il caso di "Un grammo di rabbia". Il filo rosso che lega tutta la vicenda è estremamente intricato, annodato e usurato, che a tratti vi sembrerà quasi di perderlo. Vi possiamo assicurare che ogni avvenimento di questa storia vi lascerà a bocca aperta, perché non ve lo aspetterete. Ci sarà un momento in cui penserete di avere le redini in mano, ma sarà proprio in quel momento che il cavallo impazzirá e dovrete ricominciare da capo! Solo una mente geniale può pensare una storia così! 

Per i più romantici, non disperate, troverete del tenero in queste pagine, ma non abbassate la guardia! 

"Un grammo di rabbia" è il libro per tutti. Leggetelo! 

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