giovedì 14 giugno 2018

Il rinomato catalogo Walker&Dawn di Davide Morosinotto

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Recensione

Questa storia comincia con quattro ragazzi cresciuti nel Bayou: Julie, Te Trois, Tit e Ed. non potrebbero essere più diversi caratterialmente eppure riescono a fuggire dall'oppressione della loro vita solo quando sono insieme nel Rifugio, piccola capanna infestata dalle zanzere, costruita in mezzo alle paludi del Bayou. Ed è in un giorno normale, proprio al rifugio, che la loro vita cambierà per sempre. Pescano un barattolo dal fiume che si scopre contenere tre dollari e i nostri protagonisti non riescono a crederci! Ora, voi direte “cosa saranno mai tre dollari?” e avrete ragione. Oggi giorno tre dollari sono praticamente nulla ma, nell'America di fine '800, dove una stufa a legna costa 5 dollari, quei soldi sono davvero molti, soprattutto nelle mani di quattro ragazzi. Cosa farne? Beh, la soluzione è ovvia: scegliere qualcosa dal rinomato catalogo Walkers&Dawn! Alla fine i quattro ragazzi optano per una pistola della polizia ma invece, per posta, insieme alle munizioni, arriva un vecchio orologio rotto. In seguito all'arrivo dell'orologio giunge in città anche Jack, un dipendente della Walkers&Dawn, che ha tutte le intenzioni di riprenderselo, anche a costo di uccidere i ragazzi. Una volta che sono riusciti a liberarsi di Jack, Te Trois, Julie, Ed e Tit scoprono che la ricompensa per chi riconsegna l'orologio sarà di 4.000 dollari. Non hanno dubbi sul fatto che saranno loro a riconsegnarlo. L'unico problema è che si trovano in Louisiana mentre la sede del catalogo è a Chicago. Inizia così un viaggio che li porterà ad attraversare l'America da Sud a Nord, navigando sul Mississippi, per scoprire la verità su quell'orologio e sulla misteriosa morte di Miss Dawn. Un'avventura per molti versi simile a molte altre ma, allo stesso tempo, unica. Un'amicizia che va oltre ogni differenza e un obiettivo: riscattarsi da quella vita che va a tutti un po' troppo stretta.

sabato 9 giugno 2018

Gli occhi della libertà di Laurence Anholt

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Trama

In una notte d'estate del 1963, Pip viene prelevato dall'orfanotrofio in cui vive e viene mandato a stare presso la sua nuova famiglia affidataria. Un lungo viaggio fra i campi di cotone e la campagna riarsa del Sud degli Stati Uniti lo porta verso la sua nuova vita, in una fattoria dove vivono un vecchio agricoltore, sua moglie e una ragazzina muta e sfuggente. Pip però ha la pelle nera e nell'America degli anni '60 il colore della pelle può rendere la vita difficile. Oltre agli sguardi della gente, Pip deve affrontare il Ku Klux Klan, una società segreta che genera violenza e paura, rischiando di perdere tutto ciò che ha di più caro. Sarà solo con l'aiuto di Jack, un medico misterioso con il potere dell'ipnosi, che Pip troverà la forza di lottare per trovare a tutti i costi la strada per la libertà.

Recensione

Una storia davvero meravigliosa e raccontata magistralmente. Il protagonista, Pip, che deve il suo nome al personaggio di Grandi Speranze, si ritrova in una fattoria nel mezzo del profondo Sud. Spaesato e anche terrorizzato fa subito conoscenza con Lilybelle, moglie del proprietario della fattoria, costretta a letto dall'eccessivo peso. Il compito di Pip è semplice: lui sa leggere e Lilybelle adora le storie. Tra loro nasce subito un forte legame anche perchè, a differenza di tutte le idee che si era fatto Pip, Lilybelle è una persona amorevole che per la prima volta lo tratta indipendentemente dal colore della pelle. Anche il vecchio Zachery, sotto la maschera da burbero, si affeziona a quel ragazzo intraprendente. L'unico problema della vita alla fattoria è Erwin, incubo ambulante e membro attivo del Ku Klux Klan.

Tra racconti, faccende domestiche e lezioni insieme a Jack, la vita di Pip e Hannah alla fattoria è scandita dai momenti in cui Erwin è a casa e i momenti in cui è in giro per il Paese, momenti in cui tutta la fattoria tira un sospiro di sollievo. Questa situazione viene stravolta nel momento in cui Erwin e il suo clan decidono che è arrivato il momento di liberarsi dei due ragazzini ed è solo grazie a Jack e all'ipnosi che riescono a scampare a una morte certa. Cominciano così un viaggio, insieme a questo insegnante dagli occhi buffi, nelle città del Sud America alla ricerca del paese in cui viveva Pip con i suoi genitori. Un viaggio in cui bisogna stare molto attenti ai poliziotti, agli albergatori e alla gente comune perchè basta un minimo gesto, interpretato come impertinente, per far si che i due ragazzi violino le severe leggi che vigono al Sud.

Proprio come il Pip di Grandi Speranze, il nostro protagonista cresce e matura sulle note del più famoso discorso di Martin Luther King Jr., delle gesta di Rosa Parks e delle manifestazioni organizzate in nome dell'uguaglianza. Come loro, anche Pip comincia ad affermare “I have a dream” e farà di tutto per farlo avverare, insieme ad Hannah.

Melody di Sharon Draper

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Recensione

Melody ha undici anni e per tutti gli anni delle elementari è stata costretta a sentirsi ripetere come imparare l'alfabeto. L'alfabeto. A lei che conosce tutte le capitali degli stati del mondo, i principali fiumi, laghi, monti e pianure, le date dei più importanti avvenimenti storici e delle persone che hanno cambiato la storia. Melody ha un tipo di memoria molto rara, la memoria fotografica, che permette, a chi la possiede, di apprendere informazioni dopo un solo sguardo e di non dimenticarle più. A chi non farebbe comodo? Nonostante questo, Melody non può dimostrare quanto sia intelligente perchè ha una paralisi cerebrale, non può comunicare se non tramite un piccolo movimento del pollice con cui indica delle parole segnate su una lavagnetta. Il problema è che quelle parole non sono abbastanza per esprimere tutto quello che ha in testa. La situazione a scuola non è delle migliori dato che le insegnanti fanno il minimo indispensabile, giusto per far passare la giornata. Tutto questo cambia il giorno in cui a Melody viene assegnata un'insegnante di sostegno, Catherine, una di quelle persone che amano il proprio lavoro e che grazie al cielo esistono ancora. Durante un compito in classe dal tema “il tuo personaggio preferito”, Melody cerca di fare capire perchè ha scelto proprio Stephen Hawking e Catherine capisce. Per la prima volta qualcuno la capisce. Inizia così la ricerca per avere uno di quei computer e, quando arriva, Melody riesce finalmente a far vedere chi è. Il problema è che in pochi la accettano; fino al giorno prima era nella classe di sostegno, e ora è la più intelligente della scuola. L'invidia è una brutta cosa, Melody lo capisce subito, ma riesce comunque a farsi accettare.

Un romanzo che racconta la forza d'animo e la determinazione necessarie per affrontare la disabilità e i pregiudizi che la accompagnano.

lunedì 4 giugno 2018

Il circo della notte di Erin Morgenstern

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Recensione

La storia comincia con una scommessa tra due amici di vecchia data, Alexander e Prospero, che da anni discutono su un'unica questione: la magia può essere appresa da chiunque o con la magia si nasce? Insomma, per chi di voi si è mai interessato un po' di psicologia, è la classica questione “natura o cultura?”. Siamo così perchè ci nasciamo o siamo influenzati dall'ambiente in cui viviamo?

L'occasione perfetta per Prospero si presenta nel momento in cui gli viene, letteralmente, recapitata una figlia di 5 anni che non sapeva di avere. La sfida ha così inizio e il terreno di gioco è il circo. Nessuno ha mai visto un circo del genere, sembra apparire all'improvviso e tutto, al suo interno, sembra sprigionare magia. Dalle acrobazie impossibili al tendone con il giardino di ghiaccio fino all'albero dei desideri. Il tutto invaso dal profumo di cibi esotici e speziati.

E' una continua dimostrazione di abilità quella tra Celia e Marco, i due protagonisti della storia, nell'attesa della tanto nominata sfida. Ed è proprio questa dimostrazione che li porta a creare quelle meraviglie che attraggono centinaia di persone nel circo e che, con il tempo, diventano delle dimostrazioni dell'affetto che provano uno nei confronti dell'altro.

Durante la lettura ci si imbatte in più storie, inizialmente all'ombra di quella principale, che assumono via via un'importanza sempre maggiore. Come la storia di Bailey, inspiegabilmente attratto dal circo e dalla misteriosa ragazza dai capelli rossi, che giocherà un ruolo principale nel salvare il circo stesso. Le due storie sono intervallate dalla descrizione di tendoni del circo e situazioni talmente ben descritte che sembra davvero di essere seduti, con il naso all'insù, a guardare gli acrobati volare da una parte all'altra del tendone.

Non c'è un momento preciso in cui Celia e Marco si innamorano. Dal momento in cui riconoscono nell'altro il proprio sfidante si sono sempre sentiti attratti ma attenti a mantenere le distanze fino a quando la tensione diventa troppa. Sicuramente una relazione burrascosa, a cui poteva essere data una maggiore attenzione.

Nonostante questo, “Il circo della notte” è davvero un libro meraviglioso che mi ha riportata ai tempi in cui era appena uscito Harry Potter e tutto era circondato di magia.

venerdì 25 maggio 2018

La giovane scrittrice, la star e l'assassino di Caroline Solè

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Cosa possono avere in comune una giovane ed aspirante scrittrice, una star del cinema e un assassino? Apparentemente nulla. Eppure.

I tre protagonisti raccontano le loro storie sullo sfondo di un'indagine per la sparizione di un bambino in cui loro potrebbero essere coinvolti.

Il romanzo si apre con il racconto di Chély una ragazza che vive con i genitori e i fratelli in un appartamento in un quartiere borghese di Parigi. Si direbbe una normale ragazza se non fosse per il fatto che Chély, autosoprannominata Cheyenne, è sovrappeso e ha appena finito di organizzare il suo suicidio. Ha appeso un cappio al centro della sua camera dalle pareti dipinte di nero e dalla cui unica finestra osserva il mondo esterno. Osservare la vita degli altri, così diversa dalla sua apatica esistenza, è l'unica cosa che dia un senso alle sue giornate. Ora, però, è estate e tutti sono in vacanza. Cheyenne pensa di essere rimasta sola e, ultimato il suo piano, sta per metterlo in atto quando, nel palazzo di fronte, si accende una luce. E' la casa della star, quella sempre in tour, che può permettersi una casa con giardino nel centro di Parigi senza abitarci. Si immagina la sua vita, in giro per il mondo, a girare film e piena di ammiratori. Però non è la star quella nel giardino ma un ragazzo che trasporta un sacco dall'aria pensante e lo seppellisce in un punto isolato del giardino. Chély, appresa la notizia del bambino scomparso, sospetta subito del ragazzo ma dovrà ricredersi.
Eravamo fatti della stessa stoffa. Costruiti con lo stesso legno, un legno selvaggio che ha preso umidità, che si è crepato, che si rifiuta di essere buttato nel fuoco. 

Il ragazzo, bloccato dentro la sua esistenza, non riesce ad andare avanti. Torna spesso nel giardino e guarda più volte quel cumolo di terra smossa, riflettendo. Non si stacca mai dalla sua telecamera e filma tutto quello che attira la sua attenzione, come Cheyenne che lo spia dalla finestra. E' l'assistente della star, o meglio, dovrebbe essere l'assistente della star. La realtà è che non l'ha mai vista, si è sempre occupato della casa. Però se la immagina, altezzosa, ovviamente bionda, magrissima e con tutti al suo comando. La star, Eleonora, è una ragazza di 18 anni, effettivamente bionda, costretta dalla madre a recitare dall'età di 13 anni. Non è la vita che vuole, gira apatica per i set, con un sorriso finto sul volto e con la vita sempre sotto i riflettori. Invidia la ragazza che sta alla finestra del palazzo di fronte mangiando caramelle e si sente bloccata in quella che dovrebbe essere la sua vita. La truccano, la vestono, le dicono dove andare e cosa mangiare. Quello che vuole davvero è disegnare nel suo taccuino senza nessuno che le dica cosa fare.

Questa è la storia di tre personalità che si incontrano e si riconoscono.

mercoledì 11 aprile 2018

One of us is lying di McManus

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Trama

Cinque studenti sono costretti a passare insieme un'ora in un'aula di punizione. Bronwyn, la promessa di Yale, media alta e mai un comportamento fuori norma. Nate è in libertà vigilata per spaccio di erba e deve occuparsi di un padre alcolizzato. Cooper, il ragazzo che tutti vorrebbero essere, bello e super star del baseball. Addy sembra una specie di cucciolo indifeso che cerca di sopravvivere ad una madre stravagante e alle pressioni delle scuola. Infine c'è Simon, odiato dalla maggior parte degli studenti della scuola e di conseguenza emarginato.

Solo quattro di loro usciranno vivi dall'aula di punizione e crederanno di vivere un incubo. Il mondo di Cooper, Bronwyn, Nate e Addy non sarà più lo stesso, in bilico sul filo di un rasoio. Crollera definitivamente quando la polizia scopre che Simon stava per svelare dei segreti riguardo ognuno di loro. Diventeranno così i principali indiziati dell'indagine, con i loro segreti che verranno inevitabilmente a galla.

Recensione

One of us is lying, ora anche edito in italiano con il titolo “uno di noi sta mentendo”, è un continuo emergere di bugie, segreti, ipotesi e speculazioni su chi potrebbe essere l'assassino. Partendo dalla descrizione di 4 personaggi che potrebbero rappresentare i ragazzi-tipo di qualsiasi scuola, l'autrice va poi a indagare le loro storie nel profondo. Si scoprono così delle vite che non sono poi tanto perfette (Nate escluso) come si pensava dato che ognuno dei quattro ragazzi deve fare i conti con qualche problema, e non piccolo. Mentre si seguono le vicende dei malcapitati, si ha anche modo di andare a indagare chi era davvero Simon. Era un ragazzo emarginato è vero, ma chiunche abbia letto il libro avrà pensato che in fondo l'ha voluto lui. Creare un'app in cui sveli i segreti di ogni alunno della scuola non è che ti renda poi così popolare. Anzi. Nel tempo Simon si è creato una rete di nemici talmente ampia che è difficile dire se ci fosse davvero qualcuno che non lo voleva morto. Ovviamente tutti all'inizio incolperanno Nate solo per i suoi precedenti, ma tra i quattro ragazzi comincia a nascere un'amicizia che va oltre l'essere coinvolti in questa storia. E loro sono convinti dell'innocenza di Nate e faranno di tutti per dimostrarla. Tutte le vostre congetture saranno superate da nuovi indizi e nuove svolte fino al colpo di scena finale.

sabato 31 marzo 2018

The sun is also a star di Nicola Yoon

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TRAMA

Natasha non crede né al caso né al destino. E neppure ai sogni: non si avverano mai. Sua madre dice che le cose succedono per una ragione. Ma Natasha è diversa. Crede piuttosto nella scienza e nella relazione causa-effetto. Ogni azione conduce necessariamente a un'altra e così via. Sono le azioni di ognuno a determinare il destino. Per intenderci, non è il tipo di ragazza che incontra un ragazzo carino in un polveroso negozio di dischi a New York e s'innamora di lui. Eppure è quel che accade, proprio a dodici ore dall'essere rimpatriata in Giamaica insieme alla sua famiglia.
Lui si chiama Daniel. È il figlio perfetto, studente modello e sempre all'altezza delle molte aspettative dei genitori. Quando è con Natasha, però, tutto è diverso. Qualcosa in lei gli suggerisce che il destino abbia in serbo un che di speciale - per entrambi. Ed è come se ogni momento della loro vita li avesse preparati solo per vivere questo meraviglioso, singolo istante


RECENSIONE


Quante persone si innamorano ogni giorno? 1000? 10.000? 100.000? Insomma, penso sia impossibile quantificare un numero esatto; l'amore non è un calcolo matematico. È impensabile cercare di quantificare le probabilità che due persone qualsiasi possano innamorarsi l'una dell'altra, ci sarebbero troppe variabili da tenere in considerazione!


Non è abbastanza che due persone siano particolarmente affini, è necessario che i due innamorati vivano e siano circondati da una serie di circostanze che li aiutino a diventare tali.


Per amare una persona servono impegno, costanza, fiducia e sopportazione (e anche un'altra lunga serie di super-poteri che non starò qui a elencarvi), sentimenti che certo non si possono provare dopo solo un giorno di conoscenza.


Non riesco neanche a capire come una persona possa definirsi innamorata di un'altra dopo così poco tempo! Sarò cinica e sospettosa ma, se un ragazzo mi giurasse amore eterno dopo solo due ore dal nostro primo incontro, beh penso che sarei molto più spaventata che lusingata!! Come fai a dire che ami una persona se in realtà nemmeno la conosci?!!


Non posso dire che questo libro non sia un buon libro, la trama è complessa e ben articolata, leggerlo è stato come avere davanti agli occhi un puzzle che si è composto pezzo dopo pezzo. Nonostante questo ho avuto difficoltà a digerire il rapporto tra i due protagonisti, secondo me alcune affermazioni andrebbero molto alleggerite o rese quantomeno plausibili.


Detto ciò, facendo riferimento alla mia infinita coerenza non vedo l'ora di vedere la versione cinematografica di questo film ( non sia mai che io abbia un colpo di fulmine per l'attore protagonista).


Consiglio questo libro a tutte quelle persone “romantico-scettiche” come me, magari a voi riuscirà scioglierà un po' il cuore.... al momento l'unica cosa che io ho di sciolto è il ripieno del mio Lindor.

venerdì 16 marzo 2018

Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer Niven

La vita di chi soffre di un disturbo bipolare é molto curiosa vista da un occhio esterno. Immaginate di andare in un bar una mattina e di incontrare Theodore Finch, protagonista del libro, seduto (se così si può dire perché non riesce a stare fermo) al tavolo di fronte al vostro e sta contemporaneamente sorseggiando un caffè (pessima idea), leggendo un libro, colorando un album di mandala, telefonando a una serie infinita di persone con solo 2 ore di sonno alle spalle. Impensabile per chiunque. Ad un certo punto si alza e grida che ha avuto una magnifica idea! Domani partirà per una passeggiata sull'Everest, giusto per tenersi un po' in forma.
Oppure, perché no, andare a immergersi con gli squali. Insomma, tutte attività poco pericolose.
Non conoscendolo si farebbe fatica a interpretare il suo comportamento. Ma Theodore sta attraversando la fase del disturbo chiamata maniacale; in questo momento sente di avere il mondo ai suoi piedi, di essere pieno di energie e che il mondo che lo circonda sia pieno di colori super vividi. Queste tonalità accese fanno presto spazio a mille tonalità di grigio che caratterizzano la fase depressiva di chi soffre di questo disturbo.
Le energie lasciano spazio alla spossatezza, l'angoscia e la paura di morire prendono il sopravvento su tutto. Si dorme anche 20 ore al giorno e niente della propria vita sembra poter essere recuperato, quindi meglio farla finita.
Ed è proprio quando decide di farla finita che Theodore incontra Violet, sul campanile della scuola, pronta anche lei a porre fine alla sua vita.
In questo commovente romanzo i due ragazzi sono alla ricerca del giorno perfetto e il lettore li segue lungo questo percorso. Grazie alla doppia narrazione si può capire come una persona con disturbo bipolare vive la sua condizione e come la vivono gli altri. Grazie anche a Jennifer Niven che, fantastica come sempre, riesce a far immergere chiunque nelle sue storie.

Mi chiamo Chuck di Aaron Karo

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Le ossessioni, per definizione, sono pensieri, immagini o impulsi che si presentano alla mente contro la propria volontà, ripetutamente e generando profondo disagio soggettivo.
L'ossessione è un fenomeno del tutto involontario, intrusivo e percepito come qualcosa fuori dal proprio controllo.
Quando soffri di un disturbo ossessivo-compulsivo non riesci ad avere momenti tranquilli. Quando sei a letto, a scuola o stai mangiando, pensi costantemente "ho chiuso a chiave la porta?" "ho lavato le mani?" ho chiuso il gas?" e fino a quando non hai controllato non riesci a fare molto altro.
Pensate sia finita? Eh invece no, dopo aver controllato, i dubbi tornato e altro giro, altra corsa.
Anche una evento di per sé piacevole, come uscire con un ragazzo/a può trasformarsi in qualcosa di complicato se si passa la maggior parte del tempo a evitare le crepe del marciapiede.
É difficile spiegare cosa prova una persona con un'ossessione. Prendiamo, ad esempio, Chuck il protagonista del libro di questo martedì. È ossessionato in particolare dalla pulizia e avere, detto in parole povere, questo chiodo fisso, lo porta a doversi lavare le mani più e più volte al giorno. Immaginiamo che un giorno debba fare un colloquio di lavoro, come pensate reagirebbe il datore di lavoro vedendolo correre in bagno a lavarsi le mani dopo una cordiale stretta di mano?! Pensate che questo influirà poi sulle valutazioni del datore di lavoro? Se credete di no avete saltato la prima lezione di psicologia della vita cari. Pensate quanto possa essere debilitante dover ricorrere a questi comportamenti ripetuti, per gli amici detti compulsioni, per riuscire a sfuggire anche per soli due minuti al malessere portato dalle ossessioni.
Non si può scegliere di smettere di essere ossessionati da qualcosa e non é lontanamente immaginabile di riuscire a farlo da soli.

sabato 3 marzo 2018

The Diabolic di S.J. Kincaid

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TRAMA

Un diabolic non conosce la pietà, un diabolic è potente, un diabolic ha un solo compito: proteggere la persona per la quale è stato creato! Ma un diabolic è capace di amare? Nemesis lo è.

RECENSIONE

Non amo leggere libri in formato cartaceo, si ok datemi pure della pazza, ma quando due anni fa il mio ragazzo mi regalò il mio primo e-reader mi sono completamente innamorata della lettura in formato digitale. Quest'anno, alla fiera degli Obej Obej a Milano, ho visto questo libro e non ho potuto fare a meno di comprarlo. ammetto di averlo acquistato a scatola chiusa, non che io l'abbia preso esclusivamente per la bellezza della copertina ( o forse si), ma avevo associato questo titolo ad una trama completamente diversa, probabilmente guardare troppi wrap up su youtube, deve avermi confuso un po' il cervello.

Superato questo piccolo misunderstanding iniziale, The Diabolic è stata una piacevole sorpresa, innanzitutto si tratta di un distopico fantascientifico e io amo questo genere di libri; inoltre lo stile di scrittura è molto semplice e scorrevole e la storia è piena di azione, a tratti anche violenta proprio come piace a me ( si poi fatemi vedere una goccia di sangue nei film e ho i brividi.... quando si parla di coerenza io sono sempre in prima linea).

Quello che però mi ha totalmente catturato in questo romanzo è stata la protagonista, Nemesis, la brutale Diabolic acquistata dal senatore von Impyrean per proteggere la figlia Sidonia. In questo universo creato da Kincaid avere un Diabolic è segno di prestigio familiare, ma Nemesis non è come tutti gli altri, a differenza degli umanoidi “ standard” lei è in grado di amare, questo non perchè nel suo corredo genetico siano state inserite funzioni emotive, ma perchè a Nemesis non è stato riservato lo stesso trattamento utilizzato sui suoi simili. Sidonia non ha mai visto Nemesis come una mera arma da protezione, l'ha sempre considerata come un membro effettivo della sua famiglia. Questo affetto non può aver lasciato Nemesis indifferente, come se Sidonia con il suo comportamento avesse insegnato a Nemesis una nuova funzione che non era scritta nel suo programma genetico ma che aveva comunque la capacità di mettere in atto. Questo mi fa riflettere molto su una frase che sento spesso dire in giro “ sono fatto cosi” tre parole pronunciate a modo di scudo, a giustificare qualsiasi comportamento, come se fossimo degli esseri immutabili. Seppur fantasticamente parlando Nemesis sia riuscita ad imparare ad amare tramite un piccolo input esterno, non riesco a capire come una qualsiasi persona non sia in grado di acquisire anche solo una minima capacita di rispettare il prossimo basandosi sui pochi esempi positivi che la nostra società ci offre. Riflessioni da “ non ci sono più gli adolescenti di una volta” a parte, questo libro è meraviglioso, leggetelo!

martedì 27 febbraio 2018

Il viaggio di Caden di Neal Shusterman

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“- Venkman: Alice, ora le farò un paio di domande di rito. Lei o qualche membro della sua famiglia ha mai avuto diagnosi di schizofrenia o di infermità mentale?

- Alice: Mio zio credeva d'essere San Giuseppe.

- Venkman: Io ci metterei un bel sì.”


Una persona affetta da schizofrenia può sentire e comportarsi proprio come se la sua mente fosse divisa in due, in quanto le componenti del pensiero, dell'emozione, della percezione e del senso di sé risultano sconvolte e non coerenti. In questo modo, dunque, la persona percepisce le cose in modo distorto, e spesso parla e agisce in modi comunemente ritenuti bizzarri.

Ad esempio, immaginate di camminare per strada e di vedere sul marciapiede vostra nonna che vi offre una crostata di fragole. Non incomincereste anche voi a comportarvi in modo bizzarro nel momento in cui vi rendete conto che vostra nonna è morta 15 anni fa?

Un altro degli aspetti più debilitanti è la sensazione di essere costantemente spiati; familiari, amici e anche il gatto del vicino sono tutte delle spie e voi siete il bersaglio della loro missione. Si tratta proprio di una convinzione poiché chi soffre di schizofrenia non vede alternative o vie di uscita al suo pensiero.

Ed è proprio questo quello che accade al protagonista del libro. Il romanzo comincia con Caden che inizia ad attribuire una certa ostilità agli sguardi di un suo compagno di classe, in un crescendo che lo porterà a fuggire da scuola e rintanarsi in camera sua con la convinzione che lo vogliano uccidere. In questo romanzo si alternano la descrizione dei primi sintomi che colpiscono Caden e le preoccupazioni dei suoi genitori, al viaggio che sta compiendo a bordo di una vecchia nave verso la Challenger Deep, per esplorare la fossa oceanica più profonda al mondo. Una volta giunti in prossimità della fossa, solo Caden potrà calarsi in essa per scoprire i segreti che nasconde.

Il racconto, a tratti autobiografico, narrato da Shusterman è un viaggio nelle profondità della mente umana e della malattia in cui si confondono realtà e psicosi. Un viaggio in cui si arriverà a toccare, letteralmente, il fondo per poi risalire e continuare con quella che può essere definita la normale esistenza ma con la consapevolezza che la nave è sempre pronta ad un altro viaggio verso il Challenger Deep perché gli episodi psicotici nella schizofrenia si ripresentano spesso.

martedì 20 febbraio 2018

Il giardino di Lontan Town di Patrizia Rinaldi

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Trama

Mea è specializzata in comportamenti animali, fantasia, solitudine, giardini e sopravvivenza. Dovrà trasferirsi in una terra lontana. Troverà una zia-renna e molte novità. Cambiarà scuola, abitudini, lingua. Non cambierà intelligenze e fantasie: resteranno a volte eccessive, altre necessarie. Imparerà a trovare somiglianze nei cambiamenti, a perdonare le imperfezioni, a innamorarsi.

Recensione

Definire la protagonista di questo libro stravagante è riduzionistico. Mea riesce a trovare delle somiglianze tra il modo di vestire, il comportamento e l'aspetto delle persone e le caratteristiche degli animali. Ed ecco che nella sua vita entrano in scena una mamma-colibrì sempre indaffarata, un'insegnante-fenicottero (soprattutto per l'altezza), Kan-canguro, la zia-renna, l'amica Mavia-cavia e Cooper, l'amico immaginario. Mea deve riuscire ad ambientarsi in un nuovo continente e in una nuova scuola con una lingua che non è la sua.

Inizialmente disperata, scopre che ha in comune con la zia-renna molte più cose di quanto pensasse e che in fondo fare la secchiona le viene bene quindi potrà riuscire ad imparare una nuova lingua. Mea riesce a dare un senso a quello che sta passando e cerca di rimettere in piedi anche la vita della zia, attualmente senza lavoro e con un piccolo problema con l'alcool, scoprendo una forza che non sapeva di avere. Tra assistenti sociali-scorpioni, riunioni agli Alcolisti Anonimi, incendi in cucina, caccia agli insetti e tanta immaginazione, Mea dovrà rispondere alla domanda più importante: che animale è lei?

Un libro per ragazzi decisamente fuori dagli schemi che consigliamo.

domenica 4 febbraio 2018

Altro che fanfiction di Chris Colfer

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Trama

La serie TV Wiz Kids impazza e il suo giovane autore di punta, Cash Carter, ha stuoli di ragazzi adoranti che fanno il tifo per lui. Tra i suoi grandi fan ci sono Joey, Topher, Sam e Mo, due ragazzi e due ragazze che dalla sonnacchiosa cittadina di Downers Grove seguono palpitanti le sue avventure. Finita la scuola, prima di andare all'università, i quattro decidono di fare un viaggio attraverso gli Stati Uniti su una vecchia station wagon Chevrolet. Un po' per scherzo Cash Carten viene invitato a partecipare e contro ogni aspettativa ecco che si presenta alla partenza. Con il passare dei giorni si accumulano imprevisti ed esperienze tragicomiche, con tanto di paparazzi al seguito. Ciò che importa è che i quattro amici imparano a conoscere il loro idolo oltre la patina del successo e a fare i conti con i propri segreti. Il loro viaggio, unico ed esilarante, è anche una profonda riflessione sul successo e sul significato più profondo dell'amicizia.

Recensione

Ammettete che sarebbe il sogno di tutti. Chi non ha passato ore ha riguardare i video dei Comic Con con gli interventi della cotta del momento? Non mentite! E molto probabilmente molti di voi alla vista della suddetta cotta avrebbero reagito esattamente come Mo, urla isteriche e svenimento (me compresa).

Passiamo al romanzo. Mi ha colpito la trama per un preciso motivo: il viaggio che intraprendono i ragazzi è lo stesso che ho intenzione di fare almeno una volta: attraversare in macchina gli Stati Uniti. Leggendo il romanzo si capisce che il viaggio che intraprendono è soprattutto quello della dolorosa, e in troppi casi rimandata, crescita. Sarà proprio l'elemento comune che li ha uniti per tutto questo tempo, ovvero Cash Carter, ad avere un ruolo principale.

Quando Topher lo invita non si aspettava certo una risposta o che Cash si presentasse all'appuntamento ma l'eccitazione generale iniziale fa subito posto allo sbigottimento: quello non può essere il loro idolo! Maleducato, beve, fuma, prende pasticche sospette, li trascina in situazioni improbabili inseguiti dai paparazzi per rincorrere il mito del “goditi la vita fino a che sei giovane”. I protagonisti non si riprendono dallo shock della doppia vita del loro autore preferito; atteggiamento un po' ipocrita considerando che tutti hanno, se non una doppia vita, molti segreti nascosti.                                                    Mo deve frequentare la facoltà di economia perchè così ha deciso il padre anche se lei vorrebbe frequentare scrittura creativa. Topher, genietto, non può andare in un'università prestigiosa perchè deve aiutare la madre con il fratello affetto da paralisi cerebrale. Sam è un ragazzo nel corpo di una ragazza ma nessuno lo sa e Joey è gay e,anche qui, nessuno lo sa.

Sarà Cash, con tutti i suoi difetti, a far crescere i ragazzi, a fare in modo che credano in loro stessi, che non si vergognino di ciò che sono e a farli inaspettatamente divertire in questo viaggio. Ogni singolo personaggio non è stato molto descritto sul piano estetico ma sono molto particolareggiati dal punto di vista psicologico: ognuno ha le sue ansie, le sue paure e il lettore riesce a capirle e a condividerle. Il messaggio principale di questo romanzo è sicuramente “you can be who you wanna be!”.

Ancora una volta Chris Colfer non si è dimostrato solo un bravo attore ma anche un bravo scrittore.

domenica 28 gennaio 2018

Storie fantastiche di gente comune di Stefano Valente

Trama

Un eroe non è un impavido guerriero, un martire o un conquistatore di consensi popolari. Un eroe è semplicemente una persona. Un eroe è il prescelto di se stesso, colui che compie una scelta per un bene a lui caro. Naturalmente, una scelta audace. Io, la Voce Narrante, canterò le gesta di tre eroi che hanno compiuto la loro scelta. Paolo, un militare devoto all'uniforme e fedele alla Patria, che ha rinunciato al suo status di militare per inseguire il suo bene. Il secondo eroe è Chiara, un'affascinante ragazza dall'intelligenza fuori dal comune che, attraverso la ragione, vi condurrà in un viaggio fantastico tra nozioni scientifiche e colpi di scena. Infine c'è Matteo, un brillante avvocato che dovrà rimediare ad un imperdonabile errore. Casi irrisolti, verità nascoste e false speranze comporranno la strada che Matteo dovrà percorrere fino all'attuazione della giustizia

Recensione

Conosciamo tutti la storia di Superman, chiunque è rimasto incantato guardando le strabilianti gesta che riusciva a compiere, riuscendo sempre a riportare la tranquillità e il lieto fine con il suo intervento. Certo avere un supereroe nel cassetto può far comodo, ma a meno che non ci fosse in gioco la sopravvivenza dell'intera umanità (o della sua svampita fidanzatina), non mi pare che il ragazzo sensibile alla kriptonite si scomodasse più di tanto. Insomma bisognava proprio aspettare che la situazione fosse quasi irreparabile per avere il miracoloso salvataggio (non ti preoccupare caro, fai con comodo!).

Beh allora, se vogliamo dirla tutta, non mi pare che questi eroi che ci vengono propinati dalle case produttrici siano proprio da prendere come esempio. Essere degli eroi non significa solo attivarsi quando le cose vanno male, ma comporta soprattutto impegnarsi affinché le cose continuino ad andare bene. Se cercherete di ragionare in questo modo vi accorgerete presto come le persone vi circondando siano più super di Superman, ma se fate fatica a pensarla in questo modo, questo libro potrebbe aprirvi gli occhi. Paolo, Chiara e Matteo potrebbero essere benissimo dei nostri vicini di casa, nostri cugini o dei nostri amici ( beh avere un amica come Chiara implicherebbe avere molta pazienza, ma se avete la capacità di raccogliere tutto il suo enorme Ego potreste anche apprezzarla); nessuno di loro conduce una vita sopra le righe, nessuno di loro è impegnato a risolvere un conflitto tra pianeti.

Ciò che li rende Eroi con la e maiuscola è il fatto di impegnarsi attivamente per quello in cui credono, questo fa di loro delle persone nobili poiché il coraggio che li contraddistingue non sta solo negli atti eroici che li hanno visti come protagonisti, ma anche e soprattutto nei valori in cui credono, che non lasciano astratti ma si impegnano a realizzare nel concreto. Una persona non è veramente tale se non ha valori e dovremmo imparare a circondarci di persone che riescano a trasmettercene sempre di nuovi.

Questo romanzo è stato uno tra i più belli che io abbia letto nel 2017. Oltre alla trama ho apprezzato molto lo stile di scrittura, semplice e scorrevole, adatto a far comprendere un piccolo messaggio ma di grande importanza.

domenica 21 gennaio 2018

Will ti presento Will di John Green e David Levithan

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Trama

Una sera, nel più improbabile angolo di Chicago, due ragazzi di nome Will Grayson si incontrano. Will e Will non potrebbero essere più diversi, ma dal momento in cui i loro mondi collidono, le loro vite, già piuttosto complicate, prendono delle direzioni inaspettate, portandoli a scoprire cose completamente nuove sull'amicizia, l'amore e, soprattutto su loro stessi.

Recensione

Di solito non leggo libri di John Green, sono decisamente troppo sdolcinati per i miei gusti, però ho voluto provare con questo perchè mi ha particolarmente incuriosito.

Ha mantenuto le aspettative sulla sdolcinatezza ma è anche molto ironico, sarcastico e ha un ritmo incalzante. I due Will non potrebbero essere più diversi.

Il primo Will che si incontra nella storia vuole semplicemente passare le superiori, possibilmente inosservato. Ha il suo gruppo di amici e questo gli basta ma il problema principale è il suo migliore amico Tiny. Alto quasi due metri, oltre i 100 Kg, rigorosamente gay e fierissimo di mostrarlo al mondo intero. Girando per i corridoi della scuola con Tiny è praticamente impossibile passare inosservati.

Il secondo Will lotta da anni con la depressione, non ha una situazione facile a casa e il tutto è aggravato dal fatto che non riesce a trovare il coraggio di confidare a nessuno il fatto che è gay, nemmeno a quelli che pensava fossero i suoi migliori amici.

I libro segue le vicende di Will Grayson e di Tiny alle prese con una serie di ragazzi sbagliati e un musical molto favoloso e glitterato totalmente incentrato sulla sua vita. Tra equivoci, dichiarazioni, pianti e litigate i protagonisti troveranno il coraggio di essere se stessi, capiranno il significato dell'amicizia e dell'amore.

Una lettura relativamente leggera che consiglio.
"Penso a quanto sia importante un migliore amico. Quando ti svegli la mattina e metti le gambe fuori dal letto e appoggi i piedi per terra e ti alzi in piedi. Non è che ti avvicini al bordo del letto e guardi giù per assicurarti che il pavimento sia ancora li. Il pavimento c'è sempre."

mercoledì 17 gennaio 2018

Simon vs the Homo Sapiens agenda di Becky Albertalli

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Trama

Simon Spier ha sedici anni e sta cercando di capire chi è e cosa vuole dalla vita. Ma quando una delle sue mail per Blue finisce nelle mani sbagliate, le cose si fanno un po' complicate. Perchè, per Simon, innamorarsi di un Blue è un grosso problema.

Recensione

Direi non proprio quello che mi aspettavo. Tutti ne hanno parlato bene, è un libro scorrevole, ti prende dall'inizio, non è una storia banale. Si dai, ok.

Simon vs the Homo Sapiens Agenda è esattamente la classica storia del ragazzo gay che ha paura di affermare se stesso e chatta in segreto con Blue.

All'inizio direi che non prende proprio, anzi, si fa quasi fatica a proseguire, poi però migliora.

Non sono solita lasciare un libro incompiuto e quindi ho continuato a leggerlo e devo assegnare 10 punti a Becky Albertelli per la scrittura.

Nonostante la storia banale e un inizio un po' traballante, il seguito non è niente male. Nulla di spettacolare ma ti sale quella curiosità che ti spinge a finirlo per sapere chi è Blue e se finalmente lui e Simon si incontreranno nella vita reale.

Fondamentalmente ho finito la lettura solo per poter arrivare al momento dell'incontro perchè sono un'inguaribile romantica e non sono ancora riuscita a risolvere questo mio problema (piango ogni volta che riguardo “io prima di te” nonostante lo sappia a memoria).

Alla fine riuscire a pensare solo “ma quanto sono carini insieme”.

giovedì 11 gennaio 2018

Cyber Bugie di Corrie Wang

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Trama

Kyra Cheng ha tutto ciò che una ragazza di 17 anni può desiderare: è bella, a scuola è popolare , ha dei voti altissimi che le garantiranno l'accesso alle migliori università, e sta con un ragazzo da favola. Una vita perfetta insomma. Almeno fino a quando su ConnectBook, il social network più diffuso in rete, viene condiviso un video che la mostra in atteggiamenti intimi con un suo professore. Il link diventa subito virale e la vita di Kyla è sconvolta. Poco importa se il video è un falso. In una società in cui la distanza tra ciò che siamo realmente e ciò che siamo sul web è stata azzerata, Kyla non rischia solo la sua reputazione ma anche il suo futuro. Kyla è determinata a scoprire chi ha messo online il video e perché. Nella sua ricerca della verità si scontra con hacker informatici, haters senza scrupoli, e amici che non si rivelano tali, arrivando a comprendere che la realtà è molto diversa da come appare dietro uno schermo.

Recensione

Ad essere sincera, questo romanzo non mi ha convinta del tutto. L'ho praticamente divorato, leggendolo in una giornata, ha tutti gli elementi più importanti e gli spunti di riflessione giusti però mi ha lasciato un certo amaro in bocca. L'elemento che più di tutti mi ha disturbata è stata la protagonista, non una cosa da poco quindi.

Al di là del fatto che Kyla viene descritta come la ragazza perfetta, media alta, ovviamente bella con una perfetta sintonia di tratti francesi e cinesi, popolare, impegnata nel sociale e con tre migliori amiche (praticamente un robot), ci sono molti elementi del suo carattere di cui avrei fatto a meno.                                                     Egocentrismo e incoerenza al primo posto. Nella premessa del libro ammette di sapere di essere carina e popolare e di trarne vantaggio ma nel corso della storia che racconta si contraddice più volte, rivelando molte insicurezze e attribuendo un'importanza davvero eccessiva all'opinione degli altri. Anche se probabilmente è quello a cui arriveremo grazie a tutti i social, o a cui siamo già arrivati.

E si arriva al rapporto con Mac, ovviamente il ragazzo più carino della scuola e il quasi ragazzo di Kyra. Quasi ragazzo perché, nonostante Kyra sia innamorata di lui e lui contraccambi, lei non vuole avere una relazione fissa, e sapete perché? Perché lui ha baciato molte altre ragazze prima... no ma dico, sei seria?                                                           Tra una serie di sbalzi d'umore, che potrebbero far pensare a un principio di bipolarismo, e di decisioni alquanto discutibili alla fine riuscirà a capire quello che vuole davvero.
I momenti della mia vita che hanno contato di più non sono quelli che possono vedere tutti, ma quelli che nessuno vede.

Nonostante il profilo psicologico della protagonista e delle amiche, gli spunti di riflessione che porta questo libro sono molti e davvero azzeccati per questi tempi. Durante la lettura mi sono imbattuta nell'idolo di Audra, una delle migliori amiche di Kyla, che pare essere una ragazza che posta foto in biancheria senza mai rivelare il volto. Il primo pensiero è ovviamente “ma chi lo farebbe?” per poi accorgermi che molte persone già lo fanno. Non è da meno il fatto che siano tutti dipendenti dalla tecnologia: si parlano per messaggio anche se sono seduti vicino, quando alcuni dei protagonisti cominciano una conversazione sembra uno scambio di mail, hanno un'app per qualsiasi cosa, fare la spesa, prelevare, comprare vestiti, tanto che Kyra ha ben centododici profili.

Le persone non si parlano e non sorprende il fatto che Kyra in realtà non sappia chi sono quelle che definisce “migliori amiche”. Il fatto più spaventoso di tutto questo è che ci stiamo lentamente avvicinando a quello che, letto in questo libro, sembra così tanto assurdo.                                                                                                                                                     Non da ultima la realtà del cyber bullismo, attuale e difficile da debellare. Come Kyla, giornalmente, ci sono persone che vengono prese di mira dal cyber bullismo senza nemmeno sapere chi siano i responsabili degli attacchi e, in un mondo che ormai sta diventando anche troppo social, essere deriso sul web equivale alle peggiore delle umiliazioni. Possono vederti tutti, in qualsiasi momento.
Se non l'avessi tolto, quel video sarebbe stato per sempre la prima cosa che chiunque avrebbe conosciuto di me.

E' dannatamente spaventoso il fatto che, senza rendercene conto, accettiamo accordi sulla privacy, che trattano le nostre informazioni personali, ogni volta che scarichiamo una nuova app. Consentiamo l'accesso alla nostra vita senza  avere delle regole che possono aiutare a capire quando si passa il limite.

In conclusione, se avete voglia di leggere un romanzo carino e pensate di riuscire a non alzare troppo gli occhi al cielo per il comportamento di Kyra, di sicuro questo vi piacerà.

lunedì 8 gennaio 2018

Echo di Pam Munoz Ryan

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Trama

Otto si è perso in una foresta proibita, dove incontra tre misteriose sorelle, costrette a vivere in un mondo senza tempo. Una profezia, una promessa e un'armonica potranno salvarle? Molti anni più tardi, la stessa armonica intreccerà in un filo di seta e musica il destino di tre ragazzi: Friedrich, giovane aspirante direttore d'orchestra nella Germania nazista, Mike, orfano in Pennsylvania, e Yve, scolara californiana, considerata di serie B per le sue origini. Le sfide da affrontare sono difficili: salvare un padre dal campo di concentramento, proteggere un fratello, riunire una famiglia. Ma ogni protagonista imparerà a comporre la propria melodia e la propria storia in una sinfonia magica.

Recensione

Non si può fare davvero alcuna critica su un libro del genere. Anche chi non ama particolarmente la musica non può che restarne affascinato.

Il libro comincia con il racconto di tre sorelle Eins, Zwei e Drei che metteranno il loro destino nelle mani di Otto e dell'armonica, e sarà proprio il destino che porterà l'armonica nelle case dei tre protagonisti di questo libro.
“Music does not have a race or a disposition! Every instrument has a voice that contributes. Music is a universal language. A universal religion of sorts. Certainly it's my religion. Music surpasses all distinctions between people"

Tre storie diverse ma tutte segnate da una profonda solitudine e da diversi problemi. Friedrich, con una voglia sulla guancia e quindi considerato scomodo dai nazisti e dal loro programma di pulizia etnica.                                                                                                 Mike ha promesso alla nonna che non si sarebbe mai separato dal fratellino e fa di tutto affinché lui possa avere una vita migliore fuori dall'orfanotrofio.                                             Ivy che, a causa della sua origine latina, viene discriminata e messa nella “succursale” della scuola a fare dei corsi di recupero nonostante sia la più intelligente.

Tutti e tre, grazie all'amore per la musica, all'armonica e al loro talento, riusciranno a superare tutti gli ostacoli e a diventare quello che hanno sempre sognato.
“A weight pressed on his heart. How could he want something and fear it so much at the same time?”

Non si può dire quindi che sia solo opera del destino.

Non preoccupatevi del numero della pagine perchè riuscirà a catturarvi già dalla storia delle tre sorelle e non riuscirete a smettere fino a quando non sarà finito. Garantito!

Echo può essere definito un inno alla bellezza della semplicità e quotidianità di oggetti come un'armonica.

mercoledì 3 gennaio 2018

Una ragazza senza ricordi di Frances Hardinge

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Trama

Triss ha un'unica certezza: da quando è caduta nel fiume Macaber, nella sua vita tutto è cambiato. Era una notte buia, di cui non riesce a ricordare nulla. I minuti passati sott'acqua sembrano averla trasformata: Pen, la sorellina di nove anni, ha paura di lei, e continua a dire che in realtà Triss non è più Triss. Sembrano pensarla così anche i suoi genitori, che bisbigliano sottovoce dietro porte chiuse celando segreti e misteri, come le lettere che continuano a ricevere da Sebastian, il figlio morto in battaglia durante la Prima Guerra Mondiale. E intanto Triss ha continuamente fame. Una fame insaziabile e brutale, piange lacrime di ragnatela e si ritrova in un corpo sempre più fragile, che sembra fatto di foglie e fango.

Ben presto Triss scopre l'esistenza di un perfido architetto che vive tra il mondo reale e l'Altronde, una dimensione popolata di malevole creature senza volto, ed è li che Triss e Pen devono avventurarsi, prima che sia troppo tardi.

Recensione

Sinceramente, ho preferito di gran lunga L'albero delle bugie. Non perchè questo nuovo libro non sia scritto bene, ci mancherebbe, ma fino a quando non sono arrivata a metà della storia non ero coinvolta e l'ho trovato molto lento. Da circa metà libro in poi sembra di leggere una storia totalmente diversa; si cominciano a comprendere le ansie e le preoccupazione di Triss per il suo destino e quello di Pen. Inoltre le ambientazioni si fanno via via più macabre e sembra di essere entrati in una sceneggiatura di Tim Burton che, personalmente, adoro.                                                                                                                 Anche la descrizione dei personaggi è molto diversa: all'inizio Triss viene descritta come una persona normale, sempre malata, noiosa, dispettosa verso la sorella e a dirla tutta anche un po' banale. Un profilo del genere annoierebbe chiunque.

I cambiamenti in Triss sono piccoli e arrivano un po' alla volta: comincia ad uscire di nascosto di casa, entra in stanza proibite e ascolta ogni conversazione possibile. Comincia ad instillarsi in lei una piccola parte di oscurità e di ribellione, così diversa dalla solita Triss, che la porterà ad indagare per capire chi è lei e cosa sta succedendo ma anche a destare sospetti nei suoi genitori. Sono proprio tutti i cambiamenti che investono Triss a tenere il lettore incollato al libro.

Co-protagonista adorabile è Pen. E' tutto quello che Triss non potrebbe mai essere poichè relegata alla condizione di malata perenne dai genitori che hanno paura di perdere un altro figlio. Viene sorpresa a fare telefonate misteriose, strani incontri con loschi individui e sembra sapere a memoria le strade della città, quante volte è uscita di casa da sola e di nascosto?

La relazione tra le sorelle, come tutte d'altronde, non è affatto facile ed è resa complicata dal fatto che, dopo la sera del Macaber, sembra che Pen provi un odio profondo e una grande paura nei confronti di Triss. Anche in questo romanzo, come nel precedente, uno dei temi centrali è il rapporto con la famiglia, quanto questo possa essere fragile e come il termine “famiglia” si adatti alle situazioni più diverse.