giovedì 31 ottobre 2019

Belli di notte: i libri più brutti del 2019



Ciao cari Lettori! Qualche settimana fa abbiamo aperto un sondaggio sulla nostra pagina Instagram (potete trovare tutte le info tra i nostri contatti). Abbiamo dato diverse opzioni per il tema dell’articolo di Halloween e per molto tempo solo due idee sono rimaste in ballottaggio. La “Guida a King” è arrivata seconda, probabilmente avevamo tutti più bisogno di qualcosa di veramente più angosciante e pauroso. Quindi ragazzi, tenetevi saldi alle vostre sedie, perché stiamo per addentrarci per un percorso buio e tortuoso, quello dei libri più brutti letti fino ad ora.

ATTENZIONE ATTENZIONE: sicuramente in questo elenco potrà esserci un libro che per voi ha significato molto, un capolavoro mal compreso da noi. Quello che vi chiediamo è di non prendere quello che scriviamo sul personale (anche perché a voi non cambia nulla se a noi il libro abbia fatto venire i brividini o meno). Probabilmente non saremo gentili né diplomatiche nelle nostre parole, non è nella nostra natura essere false e cortesi e soprattutto, scrivere un articolo che si discosta dalle nostre reali idee non è mai nel nostro intento.
Coooomunque se siete qui in cerca di ironia e sarcasmo, beh siete proprio nel posto giusto.
Partiamo subito con la carrellata degli orrori:
Iniziamo con un libro che abbiamo avuto per una collaborazione e possiamo considerarlo forse il meno peggio tra tutti. Il romanzo in questione si chiama “ Al di là delle cose scontate”, un brevissimo romanzo contemporaneo, un po’ banale, che parla della storia di un neolaureato che tra cliché letterari, dialoghi amorosi da far cadere le braccia, carrambate e lutto finale si conclude in modo più che prevedibile (facciamo i complimenti per la scelta del titolo, veramente azzeccato!).
Parliamo poi di un romanzo Fantasy che potrebbe avere un posto d’onore nella #fantaboscogang , ma che purtroppo, o per fortuna, non abbiamo mai recensito. Vi presentiamo quindi per la prima volta sul blog “ Il Principe Crudele”. Acclamato dalla stragrande popolazione di Instagram, questo libro fa proprio tenerezza. Se volessimo tentare di trovare un punto di forza in questa storia brancoleremmo davvero nel buio. La trama è insignificante e irreale, non perché sia un fantasy, ma perché è veramente impossibile che persone si comportino come i personaggi di questo libro senza avere almeno una forma lieve di disagio sociale e scarse competenze nella comprensione del contesto, ma nel libro viene tutto descritto come se fosse la norma, insomma chi non adorerebbe vivere con l’assassino di propria madre?! Vi consigliamo di dotarvi di una cospicua dose di scivolizia per sopravvivere alla lettura!
Spostiamoci sulle note più dolenti di questo articolo. Prima che tutti gli abitanti della “Corte della Notte” inizino ad inseguirci con forchette e forconi, vorremmo dire che no... non abbiamo cambiato idea su questi libri e soprattutto mai lo faremo. Questo però non vieta a voi di continuare ad adorare questa trilogia (per i più fortunati che non sanno a cosa ci stiamo riferendo, cercate “La Corte di Rose e di Spine” su google e vi si aprirà un mondo pieno di fate, creature magiche e pollici, GLORIOSI POLLICI). Dopo esserci tolte questa spina nel fianco, facciamo tornare sulle scene Tessah la fessa, la protagonista di “ After”. Questo libro può anche essere spacciato per la versione teen di “Cinquanta sfumature di grigio”, peccato che una delle parti più dolenti della storia sia proprio la descrizione delle parti birichine, insipide e ripetitive, quasi da pensare che l’autrice abbia fatto un continuo copia e incolla della prima scena descritta. Tessah è proprio l’emblema del degrado dei personaggi femminili dei romanzi romance di bassa lega, ma proprio quando abbiamo iniziato a pensare che le cose non potessero andare peggio, ecco che arriva lei: Ella. Questa donzella è la protagonista di Paper Princess, altro libro che ha come argomento principale la degradazione della figura femminile. Praticamente rapita da quello che si presenta come il suo nuovo tutore legale, Ella comincerà una nuova vita in una villa insieme ai figli del rapitore. Ovviamente si innamorerà di uno di loro e si farà sfruttare e raggirare in ogni modo possibile. Al top del nostro elenco dei libri da evitare ad ogni costo, abbiamo un romanzo che purtroppo non possiamo nominare. Vi basti sapere che questo per noi è ufficialmente il libro peggiore dell’anno, non esiste alcun margine di possibilità che possa essere in qualche modo superato in questo suo primato. La nostra anima da future psicologhe è quasi morta leggendolo, ma lo spirito di Freud ci è stato vicino con amichevoli pacche sulle spalle.

Siamo finalmente uscite dalla selva oscura. Sicuramente un po' ammaccate ma vincitrici, ciò che non uccide fortifica 😹

mercoledì 23 ottobre 2019

Tatiana e Alexander di Paullina Simons


Ciao cari Lettori 😘, oggi pubblichiamo un nuovo articolo sulla trilogia storico/romance che ha letteralmente rapito il cuore di Chiara. Abbiamo già scritto un articolo sul primo libro e abbiamo già descritto tutta la passione e la sofferenza trasmessi da questa storia, ma mai ci saremmo potute immaginare che tutto questo bagaglio di lacrime e dolore potesse triplicarsi in questo secondo volume.
Starete quindi pensando che questo romanzo non ci sia piaciuto! E invece no Lettori, questa lettura è stata meravigliosa quasi quanto la prima (che per Chiara resta insuperabile).

ATTENZIONE SPOILER💥

Il romanzo si apre con i due protagonisti che ritrovano forzatamente lontani l'uno dall'altra.
Tatiana, riesce ad arrivare a New York e trova lavoro come infermiera nell'ospedale di Ellis Island, mentre Alexander è stato catturato in Russia dalla polizia segreta. Nonostante la lontananza fisica, i due innamorati non potrebbero essere più vicini, le loro anime gemelle continuano a cercarsi e a ricordare i momenti felici passati a Lazarevo, che sembrano essere l'unico conforto per Alexander soprattutto. La vita di Tania in America sembra incolore, nulla per lei sembra avere senso, l'unica cosa a cui vuole aggrapparsi è la speranza che il marito sia ancora vivo e non può far a meno di rimuginare continuamente sull'ultima frase che le ha detto Alexander.

"Remember Orbeli"

Tatiana è disposta a tutto pur di ritrovare il suo Alexander, smuove mari e monti, inconsapevole delle sofferenze e degli orrori vissuti da lui. Ma come qualsiasi buon romanzo d'amore, il lieto fine è dietro l'angolo.
Tralasciano le dinamiche prettamente amorose, che ci hanno emozionato sicuramente, quello che più ci è piaciuto di questo libro è stata l'analisi del personaggio di Alexander, che nel primo non era così ben delineato. Vedere lui bambino, adolescente e giovane uomo, ci ha permesso di comprenderlo molto meglio.
Veniamo ora alle note dolenti: che senso ha far ricomparire Pasha (il gemello dato per morto di Tania) sulle scene, vivo e vegeto, se poi comunque viene fatto morire in guerra?! Questo è voler infierire cara Paullina, non si fa!
Parliamo poi della disperata fuga dei due innamorati dai soldati russi: troppo troppo irreale, sembrava fossero inseguiti dalla banda Bassotti, possibile che la polizia russa ai tempi fosse così fessa? Noi siamo un po' scettiche.
Ad ogni modo la storia di Tatia e Shura è troppo bella, leggetela!

Yohnna e il Baluardo dei deserti di Andreina Grieco


Ciao Lettori😍 oggi nuova recensione dai toni super arabeggianti, sembra proprio una storia da mille e una notte.
Per capire a cosa ci riferiamo eccovi la trama:

"Yohnna, giovane arrotino, sopravvive ad alterne fortune con il suo talento per i pugnali da lancio, la sua furbizia e una certa dose di sarcasmo. Smarrito nel deserto, in preda alla sete stappa una bottiglia trovata tra le sabbie e libera il malefico Jinn protettore del deserto. 
Dovrà imparare a convivere con l’abominio che ha liberato perché lo spirito lo perseguiterà con la scusa di un terzo desiderio ancora da esprimere.
Horèb, gigantesco Jinn dallo spiccato humor nero, svolge alla perfezione il compito di guardiano dei deserti, salvo fatto il vizio di divorare esseri umani. Liberato dopo secoli, deve fare i conti con una nuova vita in cui non può più uccidere, pena la dannazione eterna. Ma le tentazioni sono sempre in agguato.
Tra palazzi sontuosi, combattimenti a colpi di sciabola e duelli di magia, Yohnna trascina il Jinn in una partita d’astuzia dall'esito incerto. Ma non è importante sapere chi vince finché si continua a giocare."

Abbiamo adorato le ambientazioni,i luoghi e l'atmosfera di questo libro; da quando abbiamo letto "La moglie del califfo", non aspettavamo altro che trovare un romanzo altrettanto avvincente e le nostre aspettative non sono state per niente deluse. Il clima da "Aladdin" che si respira poi, mamma mia, ci ha proprio mandate KO, innamorate perse!😍
La narrazione è molto scorrevole e accattivante, con caratterizzazioni dei  personaggi molto accurate, tra Yohnna (che è un ragazzo) e Horèb scegliere proprio non si può....in realtà noi siamo team Yohnna, ma non ditelo ad Horèb😂
Storia super consigliata a tutti gli amanti del fantasy, ma che cercano una storia un po' diversa e non scontata. 
Facciamo i nostri complimenti all'autrice Andreina Grieco e la ringraziamo per averci inviato la copia digitale del suo romanzo


lunedì 21 ottobre 2019

Zia Mame di Patrick Dennis


Buongiorno cari lettori!
Oggi vi parliamo di un libro di cui abbiamo molto sentito parlare e che alla fine ci siamo decise a leggere. Si tratta di Zia Mame di Patrick Dennis. Trovato da quello che ormai è il nostro spacciatore di libri di fiducia fuori dall'università, non potevamo lasciarcelo scappare.
Sapevamo di cosa parlava per sentito dire, grazie a brevi trame lette qui e lì. Dopo l'enorme spoiler sulla quarta di copertina de "Gli scomparsi di Chiardiluna" la nostra fiducia ha subito un grosso tracollo e quindi, se possiamo, evitiamo i vari risvolti e le quarte.
Probabilmente in questo caso sarebbe stato utile leggerla per apprezzare al meglio il contenuto originale del libro.

La storia comincia con Patrick che perde prematuramente il padre, individuo freddo e bacchettone, e si reca quindi dalla sua unica parente rimasta neanche troppo mal volentieri. A New York si troverà faccia a faccia  con una donna che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode, che regolarmente anticipa. Probabilmente questo aspetto sarebbe stato una piccola perla del libro se solo noi fossimo, se non delle amanti della moda, almeno delle sostenitrici del buon gusto nel vestire. Ma, ahimè, siamo il genere di persone che escono di casa con le prime cose che acchiappano dall'armadio e quindi, a volte, non siamo neanche lontanamente vicine a fare un abbinamento decente. Non erano molte le scelte che avrebbe potuto fare il caro Patrick. Sarebbe potuto fuggire oppure accettare di cominciare a vivere con quel personaggio eccentrico e vitale che dovrebbe anche cominciare a chiamare zia.
Non che un undicenne possa davvero fuggire comunque. Inizia quindi la convivenza di Patrick con Mame e il loro viaggio per gli Stati Uniti attraverso i ruggenti anni '20, la crisi del '29, gli anni '40 e il dopo guerra.

A malincuore diciamo che la lettura si è trascinata per settimane. Sicuramente la colpa è anche dei vari impegni, del poco tempo e di altre letture che si sono accavallate. Però non abbiamo mai sentito quella smania di arrivare a casa per metterci sul divano con the e coperta per sapere come continuavano le avventure dei due eccentrici protagonisti. Più persone lo avevano descritto come un capolavoro di eccentricità e probabilmente nel 1955, data di uscita, i comportamenti e le idee di Zia Mame risultavano effettivamente fuori dal comune. Non possiamo dire che sia stata una brutta lettura ma non è stata neanche pienamente soddisfacente.

martedì 15 ottobre 2019

La memoria di Babel di Christelle Dabos

     
                       

Buongiorno cari lettori! Oggi siamo particolarmente mattiniere! Non è una nostra caratteristica tipica ma non c'è altro tempo a disposizione.

Piccola premessa, come al solito. Questo post può contenere tracce di spoiler, glutine e grassi aggiunti. Quindi, se avete intenzione di leggere la saga dell'attraversaspecchi, uscite dalla pagina altrimenti saprete cosa accade nei primi due volumi e in questo terzo capitolo! Ora veniamo al libro. L'abbiamo aspettato per quasi un anno, il giorno dell'uscita abbiamo fatto una scarpinata fino alla libreria più vicina (rigorosamente sotto la pioggia), il portafoglio è di nuovo arrabbiato con noi e la reazione una volta concluso l'ultimo capitolo qual è stata? Meh.

Cominciamo dal principio. Troviamo Ofelia particolarmente annoiata su Anima che cerca in tutti i modi di non pensare a Thorn (strike uno). Ad un certo punto, alla festa degli orologi di paese, spunta Archibald che è intenzionato a riportarla al Polo. La testardaggine di Ofelia riemerge dopo due anni di apatia e lei decide di venire a capo del mistero di Dio. Dalle due ricerche è convinta che non troverà niente al Polo e decide di recarsi su Babel sperando, nel frattempo, che Thorn abbia avuto la stessa sua idea. Ovviamente decide di andare su Babel da sola. Su un'arca nuova. Da sola. Dopo tutto quello che era successo al Polo nel secondo volume. Non proprio una volpe. Bene signori e signore, da questo punto parte un salasso di trecento pagine in cui accade assolutamente nulla. (Strike due). Peggio del Nulla che insegue Bastiano nella Storia Infinita. Al Memoriale di Babel, Ofelia viene a conoscenza di una leggenda sul segreto ultimo che, a quanto pare, è custodito nel globo sospeso al centro della sala principale. Dato che ormai è un'esperta di misteri e leggende, decide che deve andare a controllare. Piccolo impedimento: solo gli eletti guidati da Sir Henry possono entrare e quindi lei pensa bene di andare a frequentare la scuola per diventare eletta e vincere. Nelle trecento pagine successive passiamo il tempo a leggere delle sue lezioni, delle angherie che subisce dai compagni e di come non riesca a venire assolutamente a capo di nulla. Fino alla svolta finale. Rullo di tamburi. Sir Henry, in realtà, è Thorn che è riuscito ad infiltrarsi. Giusto un pochino prevedibile. A questo punto Ofelia raggiunge l'apice dell'ingenuità / stupidità (dipende dai punti di vista) umana. Nota che Thorn ha un atteggiamento un po' freddo, distaccato e le chiede spesso se lei ha qualcosa da dirgli. E lei non capisce. Ha passato due anni a cercare di non struggersi per lui, inutilmente, cercando di dimenticare, sempre inutilmente, che l'ultima cosa che lui le ha detto è stata "ti amo". E non capisce. Ma secondo te, genio del male, non era quello che sperava di sentirsi dire anche lui? O almeno un "Grazie" alla Audrey Hepburn. Sempre meglio del silenzio stampa. A questo punto comincia finalmente un po' di movimento nella storia fino al plot-twist finale. Dobbiamo ammettere che questo non l'avevamo previsto.

Nel complesso tutto il libro ci è sembrato un'enorme prefazione al quarto e ultimo volume della saga . A questo punto non possiamo fare altro che sperare che il capitolo finale giunga a noi nella forma di un mattoncino da almeno 800 pagine per sopperire alle mancanze di quest'ultima uscita.



domenica 13 ottobre 2019

La predatrice dei mari di Sarah Driver



Buon pomeriggio cari lettori! Continuiamo con l'aggiornamento delle letture per ragazzi. Piccolo consiglio: dato un'occhiata al catalogo della Rizzoli perché le nuove uscite per ragazzi di Settembre-Ottobre sono veramente belle! Noi siamo veramente in difficoltà a scegliere quali libri acquistare, ovviamente vorremmo prenderli tutti!

Veniamo ora a questa piccola meraviglia. Romanzo di esordio di un'autrice che si è guadagnata un posto nella nostro lista di autori fissi.

In un mondo la cui popolazione è divisa in tre tribù, del mare, del cielo e della terra, costantemente in lotta tra loro, facciamo la conoscenza di Topo. Lei adora la vita a bordo della Predatrice, il veliero che compie scorribande nei mari più estremi sotto la guida di sua nonna, Capitan Codibugnola. Topo ha un potere: capisce il parlottio degli animali e di conseguenza conosce ogni pettegolezzo a bordo della nave. Conscia di essere il futuro capitano, passa il tempo sull'imbarcazione facendo il bulletto della situazione e prendendosi cura di suo fratello, Passerotto, in attesa che si compia il suo destino:  essere a capo della Predatrice. Particolarmente affascinante il potere di Passerotto e l'idea che c'è dietro: lui canta il canto delle balene, considerati animali sacri e protettori della tribù del mare. Quando quanta si sprigionano luci azzurre che hanno il potere di richiamare gli immensi cetacei. Questi ultimi si uniscono al canto, una perfetta armonia tra uomo e natura, e guidano la nave verso acque sicure.

Approdati a terra per scambiare merci, Topo aspetta il papà all'appuntamento ma lui non si presenta. Nessuno ha più avuto sue notizie. Scopre inoltre che Passerotto è in pericolo. Deve quindi prendere delle decisioni e prendere in mano la situazione prima che sia troppo tardi.

Molti aspetti di questo libro richiamano "La bussola d'ora" di Pullman ma, ad essere sincere, abbiamo trovato "la Predatrice dei mari" molto più coinvolgente. Probabilmente abbiamo avuto il nostro primo approccio a Pullman troppo precocemente e non siamo state in grado di apprezzarlo. Dovremmo provare a rileggerlo.

Abbiamo trovato un unico difetto a questo libro: è una trilogia e non sappiamo la data di uscita del seguito!

Ensel e Krete di Walter Moers



Buongiorno cari lettori! Continuiamo ad aggiornare la sezione dei libri per ragazzi e anche oggi parliamo del nostro amato Moers.
Le streghe stanno sempre fra le betulle.

Fun fact: Ele era sul treno a leggere questo libro e le mancavano giusto gli ultimi due capitoli quando è arrivata alla sua fermata. Ha ben pensato di continuare a leggerlo mentre si avviava a piedi verso casa, passando per il parco. La frase finale del capitolo era "le streghe stanno sempre fra le betulle". Alzati gli occhi dal libro si accorge che gli alberi del parco sono in prevalenza betulle. Occhiata circospetta intorno e folle corsa fino all'uscita. Signore e signori, ecco il livello di coraggio accumulato in 25 primavere.

Questo libro ci ha quindi suscitato dei sentimenti contrastanti verso l'autore. Continuiamo ad amarlo follemente perché i suoi libri sono qualcosa di spettacolare ma, miseriaccia (cit. Ron Weasley), adesso dobbiamo fare una strada più lunga quando torniamo a casa perché non abbiamo più il coraggio di passare per un bosco con delle betulle! Ormai tra i nostri amici siamo note per non essere delle persone particolarmente coraggiose, però non avevamo mai raggiunto questo livello di sospetto verso gli alberi.

Torniamo ora al libro! La storia è ovviamente quella di Hansel e Gretel ma Moers è riuscito a renderla sua. I due fratelli abitano a Zamonia e sono in vacanza insieme ai genitori ad Alberia, città gestita da orsi colorati. Un giorno vanno a raccogliere more e pensano bene di uscire dal percorso tracciato perdendosi nel bosco. E' a questo punto che cominciano le loro peripezie. Incontrano esseri di ogni tipo e sfuggono all'ultimo minuto a numerosi pericoli. Cercano una via per uscire dal bosco con l'unico risultato di addentrarcisi sempre più a fondo, fino all'incontro finale con la strega.

L'aspetto sicuramente più innovativo è la digressione sventramitica. Si, avete letto bene. Sventramitica. Questo nome si deve al fatto che il narratore della vicenda è sempre lui, il nostro egocentrico Ildefonso! Già protagonista de "La città dei libri sognanti", è ormai un affermato scrittore. Il nostro caro draghetto si riserva di interrompere la narrazione e aggiungere commenti e opinioni a suo piacere. Dopotutto, è lui che sta raccontando la storia!

sabato 12 ottobre 2019

La città dei libri sognanti di Walter Moers



Buongiorno lettori! Avete mai letto qualche libro di Walter Moers? Se la risposta a questa domanda è negativa vi consigliamo caldamente di leggerne almeno uno, anche uno piccolissimo. A nostro modesto parere, Moers è un genio oppure un mago, dobbiamo ancora ragionare su questo punto. I mondi e i protagonisti che inventa sono talmente fuori dall'ordinario che il primo pensiero è sempre "come è riuscito anche solo a immaginarseli?". La sua principale qualità è quella di riuscire a coinvolgere il lettore; non importa se il libro è pieno di descrizioni dettagliate che in altri contesti sarebbero noiosissime, lui le rende interessanti. E tanto basta per farlo diventare un genio ai nostri occhi.

Veniamo ora al libro. Questo è stato il nostro primissimo approccio a questo autore. Generalmente viene fatto rientrare nella categoria dei libri per ragazzi ed effettivamente tutti gli altri suoi romanzi potrebbero essere descritti come libri per ragazzi. Non questo però. Un ragazzo potrebbe apprezzarlo per i contenuti fantasiosi ma serve lo sguardo di un adulto per apprezzarlo a fondo. I riferimenti letterari sono sottili e sparsi ovunque nel libro e i nomi dei personaggi sono degli anagrammi di scrittori famosi (non fate i furbi e cercate di risolverli da soli!). Questo romanzo è quindi molto di più di "un libro per ragazzi", come viene spesso definito, anche con toni un po' sbeffeggiatori; è un inno all'amore per i libri e per la letteratura in tutte le sue forme.
Eccoli dunque, i libri sognanti. Chiamavano così in quella città le giacenze antiquarie perché, dal punto di vista dei mercanti di libri, non erano più propriamente vive e non ancora propriamente morte, ma in uno stadio intermedio. Sonnecchiavano a milioni e milioni su tutti gli scaffali, nelle casse, negli scantinati e nelle catacombe di Librandia. Solo quando un libro veniva preso e aperto da una mano curiosa, quando era acquistato e portato via, allora poteva destarsi a nuova vita. Ed era questo che tutti quei libri sognavano. 

Inutile dire che ce ne siamo innamorate fin dalla prima pagina. La trama non presenta chissà quali intrecci o colpi di scena, non è questa la qualità di questo romanzo. Il protagonista è un drago, Ildefonso de' Sventramitis, che decide di partire alla volta di Librandia per cercare l'autore di un misterioso manoscritto, a suo parere il migliore mai scritto. Librandia si prospetta come il paradiso del libro e del lettore: mercatini del libro usato ad ogni angolo, venditori ambulanti di libri, librerie, biblioteche, letture pubbliche di libri in ogni caffetteria e libri, libri ovunque. Dovessero mai creare una città del genere ci troverete sicuramente lì, con il naso in un libro e qualsiasi tipo di dolce in mano! Indagando nei vicoli della città, il nostro Ildefonso scopre che non è proprio tutto rose e fiori e si imbatterà in una serie di personaggi ambigui e avventure.

Mentre noi restiamo qui di Patrick Ness



Buongiorno cari lettori!

Prima di tutto dobbiamo farvi una confessione, siamo entrambe delle fan sfegatate dei supereroi. Ormai Marvel ha il monopolio di questo universo e quindi noi siamo ben decise a non perderci nemmeno una sua uscita e conosciamo i film a memoria. vi starete chiedendo cosa tutto questo ha a che fare con il libro di oggi, ci arriviamo subito grazie a una domanda. Vi siete mai soffermati a pensare alle persone ordinarie che rimangono sempre nell'ombra di questi colossi coraggiosi? Com'è la loro vita? Personalmente non ci eravamo mai poste il quesito ma, fortunatamente, Patrick Ness l'ha fatto. Ormai siamo di parte e dopo aver letto il suo "sette minuti dopo la mezzanotte" non possiamo che accogliere con gioia ogni suo nuovo romanzo.

In questo nuovo racconto gli Indie, ragazzi dai capelli perfetti e vestiti vintage, tentano costantemente di salvare il mondo da ogni nuova minaccia che si presenta. Nel frattempo, in uno sperduto paesino di provincia, noi lettori seguiamo le vicende di Michael. E' un ragazzo normale che passa le giornate a studiare, aiutare la sorella e al massimo combatte contro la noia. Ha dei desideri molto semplici: prima di tutto uscire con Henna, di cui è innamorato da sempre, riuscire a studiare per gli esami, possibilmente far passare quei fastidiosi tic che lo assalgono quando è ansioso e rimanere amico di Jared nonostante i segreti che quest'ultimo sembra nascondere. Insomma una vita ordinaria stravolta dalla presenza degli indie e delle loro lotte.

I protagonisti si imbatteranno in daini dagli occhi illuminati di azzurro, attacchi di zombie e morti misteriose ma non sarà questa la parte migliore del romanzo. Il vero cuore del racconto e il messaggio che, a nostro parere, l'autore cerca di fare passare è la scoperta di come le vite ordinarie possono rivelarsi le più straordinarie di tutte, senza dover essere Capitan America e men che meno Venom. Ness vi introdurrà quindi in un mondo decisamente conosciuto, la vita quotidiana, con uno sguardo del tutto nuovo e fuori dagli schemi, fondendo ordinario e straordinario con una bravura magistrale. Su quest'ultimo punto non avevamo proprio nessun dubbio!

martedì 8 ottobre 2019

Il cavaliere d'inverno di Paullina Simons

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Leningrado, estate 1941. Tatiana e Dasha sono sorelle e condividono tutto, perfino il letto, nella casa affollata dei loro genitori. Una mattina il loro risveglio è particolarmente agitato: Dasha ha un nuovo innamorato e non vede l'ora di raccontare tutto a Tatania ma un annuncio alla radio manda in pezzi la loro serenità: il generale Molotov sta comunicando che la Germania ha invaso la Russia. E' la guerra. Uscita per fare scorte di cibo, Tatiana incontra Alexander, un giovane ufficiale dell'Armata Rossa, e tra loro si scatena una attrazione irresistibile. Ancora non sanno che quell'amore è proibito per entrambi e potrebbe distruggere per sempre ciò che hanno di più caro. Mentre un implacabile inverno e l'assedio nazista stringono la città in una morsa micidiale, riducendola allo stremo, la dolce Tatiana e il valoroso Alexander troveranno nel legame segreto che li unisce la forza per affrontare avversità e sacrifici.

Buongiorno cari lettori! Chiara ha deciso di approcciare nuovi generi e dare una chance a questa storia. Nessuno l'ha mai vista più entusiasta nel raccontare e consigliare un libro quindi si può dire che abbia fatto bene ad uscire dalla sua comfort-zone!

Il primo punto a favore di questo romanzo è semplice: è ambientato in Russia. Ci è sempre piaciuta la storia russa e ci piacerebbe molto visitare San Pietroburgo un giorno. L'atmosfera della storia è magica, sembra proprio di respirare gli odori delle fabbriche, di sentire il freddo pungente e gelido dell'inverno russo e di vedere i colori un po' sbiaditi della Russia sovietica.

Il secondo punto a favore riguarda i due protagonisti e la loro storia d'amore (e affermato da Chiara vale almeno il doppio). L'amore tra Tatia e Shura è tra i più dolci e sofferti mai letti. E' un amore vero, crudo, che affronta le difficoltà più impensabili.

Il terzo punto a favore concerne il finale. Definirlo straziante sarebbe un eufemismo. Lascia un certo retrogusto amaro in bocca e il lettore non può fare altro che continuare a domandarsi quale sia stato il destino di questi due splendidi innamorati.

domenica 6 ottobre 2019

Il segreto nello sguardo di Valentina Casarotto

Venezia, Aprile 1747. Rosalba Carriera siede allo scrittoio, illuminato dolcemente dalla luce della candela. La grande artista è ormai vecchia e quasi cieca. non può più dipingere. E' risoluta però  completare il libro delle sue memorie. Prima che sia troppo tardi, prima che la follia si impadronisca di lei. Parte da qui il flashback della narrazione in prima persona della più celebre ritrattista di tutti i tempi, e come per incanto noi veniamo trascinati nel mondo di quella straordinaria pittrice che osò sfidare le convenzioni di un secolo che ancora relegava la donna al ruolo di moglie e madre, o cortigiana. Mossa da una determinazione incrollabile e risoluta a primeggiare nel mondo dell'arte attraverso generi fino a quel momento minori, come la miniatura e con la tecnica effimera del pastello, Rosalba divenne ricercatissima da committenti illustri di tutta Europa. La ragione del suo successo è senza dubbio la capacità di far emergere nei personaggi che ritraeva gli aspetti più intimi della loro personalità, inducendoli a raccontarsi durante le sedute di posa. Grazie alle mille sfumature del pastello, riusciva a rappresentare tutto nella luce dei loro occhi. Ecco allora che nel racconto autobiografico la vicenda artistica e umana della pittrice si intreccia a quella dei personaggi ritratti: re e generali, aristocratici e dame, cantanti, letterari e artisti. Di fronte al lettore sfilerà quindi una galleria di protagonisti del gran teatro del mondo settecentesco. Ognuno con la propria storia, ognuno con il proprio segreto catturato da Rosalba e fissato nello sguardo del ritratto.