lunedì 18 dicembre 2017

L'arte di essere normale di Lisa Williamson

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Trama

David Piper ha 14 anni, ed è sempre stato un emarginato. I suoi genitori sono convinti che sia gay, a scuola è vittima dei bulli. I suoi due migliori amici sono gli unici a sapere la verità: David sente di essere una ragazza.

Leo Denton viene da una realtà disagiata e, al suo primo giorno alla prestigiosa scuola di Eden Park, ha un solo obiettivo: passare inosservato. Ma ben presto cominciano a circolare voci sulla sua espulsione dalla scuola precedente.

E il fatto che la bella e popolarissima Alicia si innamori di lui non aiuta a tenerlo lontano dai guai...quando Leo prende le parti di David in una lite con i bulli della scuola, nonostante le diffidenze di Leo tra i due nasce un'inaspettata amicizia.

Ma le cose stanno per diventare ancora più complicate, perchè alla Ellen Park i segreti non rimangono tali a lungo, e presto tutti scopriranno quello che Leo sta disperatamente cercando di nascondere.

Recensione

Le vicende dei due protagonisti si alternano e da subito il lettore è trasportato nel loro mondo.

Ci sono David e la sua famiglia, dalle idee piuttosto progressiste, che comunque non può fare a meno di essere preoccupata per i comportamenti ambigui del figlio. Li collegano ai cambiamenti dell'adolescenza ma non ne sono del tutto convinti tanto da arrivare a pensare che il figlio sia gay. Sono proprio i cambiamenti quelli che spaventano David, il suo corpo si sta trasformando in quello di un uomo e lui tiene conto di tutte le modifiche perché non vuole che il suo corpo cambi e, soprattutto, non vuole quel corpo.
Ma io non volevo essere nessuna di quelle cose. Ecco ciò che ho scritto: io voglio essere una femmina.

Fin da quando ne ha memoria il suo desiderio più grande è quello di essere una femmina ma come dirlo alle persone più care? Come riuscire a fargli capire quello che prova? Sicuramente non è uno degli argomenti più facili da trattare, nemmeno se la tua famiglia si definisce di larghe vedute. Quando sembra che la situazione stia definitivamente precipitando, si presenta Leo e interviene a sostenere David.

E' grazie a Leo e a un viaggio inaspettato che David avrà finalmente il coraggio di esprimere chi che veramente sente di essere. La cosa ancora più importante è che, oltre ad un amico troverà un complice perché Leo, che in un primo momento appare così diverso, è più simile a David di quello che si pensi.
Voglio che questo momento duri qualche secondo in più. Solo io e lo specchio. E finalmente quello che vedo nello specchio mi piace.

Un romanzo, a mio parere, molto delicato su un tema attuale e su cui molte più persone dovrebbero fermarsi a riflettere. E' troppo facile puntare il dito e poi girarsi dall'altra parte urlando allo strambo.

Quello che in molti dovrebbero fare è fermarsi a riflettere sul coraggio dimostrato da queste persone perchè sono tra le poche, nella società moderna, ad aver lasciato cadere la maschera che tutti portiamo mostrandosi per quel che sono.

Vengono additati come non-normali, ma cosa è normale? E chi decide cosa è normale?

E molto spesso per questo si nascondono, per non esporsi e rischiare di essere derisi, facendo dell'essere normale un arte che esercitano tutti i giorni per paura dei giudizi quando invece dovrebbero girare a testa alta perchè sanno chi sono.

Sicuramente una lettura che dovrebbe essere consigliata a tutti i ragazzi per aiutarli nel caso in cui stiano passando dei momenti di subbuglio interiore, sia per portarli a capire chi li sta passando.

mercoledì 13 dicembre 2017

La battaglia delle tre corone di Kendare Blake

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Trama 

Da che se ne ha memoria, sull'isola di Fennbirn ogni generazione è stata scandita dalla nascita di tre gemelle: tre regine, tutte ugualmente degne nella successione ereditaria della corona e tutte in grado di padroneggiare la magia.

Mirabella è una fiera elementalista, sfacciata come i suoi incantesimi: governa il fuoco, i flutti e i fulmini con il solo schioccare delle dita. Katharine è in totale simbiosi con i veleni: può ingerire anche la più letale delle sostanze tossiche senza che le accada nulla. Arsinoe, invece, ha sviluppato una perfetta comunione con la natura: può far sbocciare le rose più incantevoli o ammansire i leoni con il suono gentile della suo voce.

Ma per diventare regina non basta il diritto di nascita, ognuna di loro dovrà combattere duramente per ottenere la corona, perché non si tratti di un gioco in cui si vince o si perde...in ballo c'è la loro vita.

Questa è la notte in cui le gemelle compiono sedici anni, la battaglia ha inizio.
"Tre regine oscure                                                                                                                            nate in terre antiche                                                                                                                       son sorelle eppure                                                                                                                           mai saranno amiche"

Recensione

Quale bambina non ha mai sognato di vivere in un'isola lontana, in un posto completamente diverso dalla propria città in cui può essere una regina... e come sarebbe bello poi avere anche due sorelle gemelle con cui condividere la corona. Beh, se vi rispecchiate almeno in parte in questa fantasia infantile, questo libro vi farà cambiare idea. Sì, perché non sempre è oro ciò che luccica e soprattutto in questa storia in cui essere regina e accedere al trono implica dover uccidere le proprie sorelle.

Non ho molte parole per descrivere questo libro, perché tutto quello che mi viene in mente è solo che è meraviglioso e che non potrebbe essere stato scritto in modo migliore ( anche se il finale mi ha ucciso e non riuscirò mai ad aspettare l'uscita italiana di "One Dark Throne"). Ho amato tantissimo le protagoniste sin dalle prime pagine e ho adorato i loro diversi modi di pensare e di affrontare le difficoltà, tanto da non riuscire a decidere quale sia la mia preferita.

Mirabella è una giovane sensibile, intelligente e bellissima; è la chiara immagine che ogni persona ha della nobiltà, potrebbe avere tutto dalla vita tranne quello che desidera veramente. Katharine è la rappresentazione della fragilità, dell'astuzia e della passione, caratteristiche che miscelata nelle giuste dosi possono rivelarsi un'arma fatale. Arsinoe è il più limpido esempio di impegno e di forza d'animo che può avere una persona; è ciò che di più lontano possa esistere da una regina, ma la sua capacità di non arrendersi mai davanti a nessun ostacolo non potrà che esserle di aiuto in questa vicenda.

La storia di queste tre sorelle mi ha stretto il cuore, quello che devono affrontare ogni giorno è terribile ma quello che è, se possibile, ancora più straziante è il modo in cui vivono la loro condizione. Non cercano mai di cambiarla attivamente mantenendo un comportamento totalmente anaffettivo, a tratti crudele, con le altre sorelle dimostrando come il solo fatto di essere fratelli non basti a legare persone e come l'ambiente abbia molta più influenza su di noi di quanto possiamo immaginare.

Superata l'angoscia per la vita delle protagoniste ( che comunque ho adorato perché in fondo siamo tutti un po' sadici) questa storia è un fantasy coi fiocchi, consigliato a tutti i lettori a cui piace immergersi in mondi che per nostra fortuna non esisteranno mai.

 

 

lunedì 4 dicembre 2017

L'albero delle bugie di Frances Hardinge

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Trama

Fin da quando era piccola Faith ha imparato a nascondere la sua intelligenza acuta e ardente: nell'Inghilterra vittoriana questo è ciò che devono fare le brave signorine.

Ma, dopo la morte del padre, Faith scopre l'esistenza di un albero incredibile, che si nutre di bugie per dare vita a frutti magici capaci di rivelare segreti. E' proprio grazie al suo potere oscuro che Faith fa esplodere il coraggio e la rabbia covati per anni, alla ricerca della verità e del suo posto nel mondo.

 

Recensione
"Era alle opportunità impreviste che lei trovava particolarmente difficile resistere. Una busta lasciata incustodita con la lettera che sbucava fuori, pronta, stuzzicante. Una porta non chiusa a chiave. Una conversazione incauta, fatta senza badare a chi avrebbe potuto origliare.

C'era una vera e propria fame in lei, e alle ragazze non si confaceva essere fameliche. Le ragazze dovevano sbocconcellare con parsimonia a tavola, e le loro menti dovevano accontentarsi di una dieta morigerata."

Un albero che si nutre di bugie e che ti svela qualsiasi segreto tu voglia.. chi non vorrebbe provarlo almeno una volta nella vita?

Sarebbe una tentazione così forte, conoscere i segreti più nascosti, che nessuno riuscirebbe a resistergli e, chiaramente, tutti vorrebbero proteggerlo per averlo solo per sé.

E' quello che scopre Faith, l'insolita protagonista di questo libro.

Insolita perché in un'epoca in cui le donne venivano considerate poco più che un oggetto di compagnia, Faith ha fame di sapere e di conoscenza e non si accontenta dei piccoli dettagli che riesce a carpire origliando dalle porte. Ma Faith non è solo questo..quella che sembra, e viene considerata da tutti, solo come una bambina intelligente, nel corso della storia, si rivela una ragazza acuta, rancorosa, vendicativa, permalosa e a tratti anche un po' subdola.

Definitivamente non la solita protagonista, eh finalmente!                                               Finalmente un romanzo che mette più in risalto i lati negativi che può avere una persona.

Ora voi direte che non si può entrare in sintonia con un personaggio del genere ma la Hardinge è talmente brava che riesce a coinvolgere il lettore nel mondo di Faith, seguendo la sua trasformazione e approvando le vendette che mette in atto contro una società bigotta per difendere l'onore del padre e scoprire la verità sulla sua morte.
"Voglio essere un cattivo esempio."

Non è solo la trasformazione da bambina a ragazza quella a cui si assiste ma anche a quella di una persona che dal reprimere la sua vera indole per sottostare alle regole della società riesce ad esprimere il suo vero essere dopo una battaglia interiore.
"Una ragazza non può essere coraggiosa o intelligente come un ragazzo. Se non è buona, è inutile." 

Ci sono molti aspetti che potrebbero essere approfonditi di questo libro ma credo che il messaggio principale che l'autrice vuol far emergere sia “essere chi si vuole essere” ed è per questo che Faith combatte arrivando a completare la trasformazione in Donna con un chiaro obiettivo nella sua vita: vuole aiutare l'evoluzione e sarà pronta a combattere di nuovo tutti i pregiudizi per raggiungerlo.

domenica 12 novembre 2017

Aristotle and Dante discover the Secret of the Universe by Benjamin Alire Saenz

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TRAMA


Di solito i romanzi parlano di protagonisti “normali” che vivono avventure straordinarie. Questo è un romanzo al contrario, che ci rivela quanto è normale la vita di due ragazzi “speciali”: Aristotele e Dante. Dall’estate del 1987, nella città di El Paso, in Texas, seguiremo la più sensazionale delle scoperte umane: la crescita. Dal microcosmo della famiglia,con le sue regole, i suoi silenzi e le sue rigidità, al ring della scuola, fino allo sconfinato orizzonte della “vita di fuori”, quella che attende tutti tra aspettative e paure. Aristotele e Dante scopriranno i segreti dell’universo dentro se stessi, e finalmente accetteranno di amarsi.


RECENSIONE

La vita di Aristotele è totalmente ordinaria. E' un adolescente e, come tale, deve destreggiarsi tra le difficoltà della sua età ma, per essere come tutti i ragazzi, ad Ari manca una cosa, o meglio una persona, un amico!

E chi lo avrebbe mai detto che un banale pomeriggio in piscina avrebbe stravolto la sua vita.

Nelle giornate di Ari arriva Dante, il tipico ragazzo vispo, solare e un po' sfacciato, di quelli che sono sempre un passo avanti agli altri e che conoscono bene le regole solo per essere poi capaci di aggirarle meglio (insomma proprio come gli adolescenti di oggi... ah voglio tornare negli anni 80) .

Dante è proprio quell'ondata di energia che serve ad Ari per uscire dal guscio, cambiare la sua vita e comprendere un passo alla volta “ i segreti dell'universo”.

Dovremmo avere tutti un Dante nella nostra vita, una persona in grado di aprirci gli occhi perchè spesso gli ostacoli, se superati in due, non sembrano neanche più ostacoli.

Questo libro tratta di molte tematiche importanti, come quella della famiglia, del rapporto genitore-figlio e dell'amicizia, ma la più importante, e più sentita, è quella dell'omosessualità soprattutto per il modo in cui è stato trattato l'argomento.

Questo romanzo parla di omosessualità nell'esatta maniera in cui secondo me andrebbe trattata perchè ne descrive il bello e il cattivo tempo, la gioia e il dolore di capire se stessi e la propria unicità.

Perchè è vero, l'amore è amore ed è uguale per tutti ma non tutti la vedono allo stesso modo, soprattutto negli anni '80, e accettare di vivere un amore ugualmente forte, bello, sincero e diverso da quello degli altri non può essere semplice.

Aristotele e Dante sono l'amore, in tutte le sue forme, espressioni e sfaccettature e noi dovremmo solo imparare ad avere un briciolo del coraggio che hanno loro.

sabato 4 novembre 2017

The stone. La settima pietra di Guido Sgardoli

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Trama

A Levermoir, una piccola isola al largo della costa irlandese, tutti si conoscono e la vita sembra scorrere uguale a se stessa da sempre. Liam abita con un padre assente, ha perso da poco la madre e sta cercando di rimettere insieme i pezzi della propria vita.

Ma il misterioso suicidio del vecchio farista dà l'avvio a una serie di macabri episodi ce trasformeranno profondamente l'isola.

Sotto il faro a cui si è impiccato il signor Corry, Liam trova una pietra con delle strane incisioni, simile a quella che la madre aveva nascosto nella serra. Quando scopre che le due pietre, se accostate, diventano una cosa sola, condivide lo stupore con i suoi amici di sempre, Midrius e Dotty.

Nel frattempo fatti tragici si susseguono senza tregua: morti sospette, incendi, sparizioni, incidenti stradali, e in ogni occasione fa la sua comparsa un frammento di quella pietra che sembra esercitare un oscuro potere sulla mente delle persone. E Liam si chiede quale sia il suo ruolo in questo disegno del destino.

 

Recensione

The Stone. La settima pietra è stata una lettura decisamente sorprendente. Sgardoli ha già vinto due premi Andersen quindi era logico aspettarsi grandi cose ma con questo romanzo ha davvero superato ogni aspettativa.

Sono molti i temi fondamentaliche vengono ritrovati: amicizia, famiglia, combattere per il proprio destino e una buona dose di testardaggine.

Nonostante abbia trovato l'inizio abbastanza piatto ho continuato la lettura e, dal secondo capitolo, si susseguono continui colpi di scena, momenti di suspance e angoscia. Ho molto apprezzato le anticipazioni posizionate accuratamente alla fine di alcuni capitoli, sono state la spinta finale per farmi continuare, capitolo dopo capitolo, nonostante la stanchezza. Più va avanti la storia e più aumenta l'ansia per gli sfortunati abitanti di Levermoir ma più sale l'ansia e meno si è capaci di staccarsi da questo libro.

Le varie situazioni tra i compaesani, le incomprensioni, gli odi irrazionali, gli eventi inspiegabili ricordano “Cose Preziose” di Stephen King, mischiate ad una certa dose di mistero tipica di Twin Peaks; lenzuola infangate, fili tesi in messo alla strada, cavi elettrici scoperti, strane apparizioni di pietre, un detective dall'aria un po' stupida e, a dominare dall'alto il tutto, centinaia di corvi neri. L'ambientazione, a tratti cupa, ricorda anche “Una serie di sfortunati eventi”.

Liam e suo padre Connor sembrano essere gli unici immuni alla grande dose di sfortuna che ha invaso l'isola e Liam non riesce a collegare tutti i frammenti dei fatti che stanno succedendo me sente che esiste una sorta di filo conduttore.
Le pietre hanno memoria, Liam. Le pietre non dimenticano, mai.

Dopo la morte della madre di Liam, Connor non è stato più lo stesso e Liam non può certo confidare a lui i suoi dubbi e così cerca conforto dai suoi migliori amici che lo sosterranno e faranno chiarezza sui misteri che stanno accadendo sull'isola. Insieme cercheranno di rintracciare le varie pietre e di capire cosa potrebbe succedere se le uniscono tutte.

In un'atmosfera fatta di miti celtici, druidi, vecchiette sagge, premonizioni, malfidenza tipica degli isolani, nebbia, corvi e tanta sfortuna, i protagonisti cercheranno di fare luce sui misteri e, forse, di salvare Levermoir e tutti i suoi abitanti.
La mia fede è negli uomini, nelle azioni incredibili e grandi che possono compiere, anche se sono piccoli e vulnerabili. nulla è impossibile quando si ha una grande fiducia in quello che si sta facendo, quando si crede di essere dalla parte del giusto.

venerdì 20 ottobre 2017

The hate u give di Angie Thomas

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Trama

Starr si muove tra due mondi: abita in un quartiere dove imperversano le gang ma frequenta una scuola prestigiosa, soprattutto per volere della madre, determinata a costruire un futuro migliore per i suoi figli.

Vive quasi una doppia vita, a metà tra gli amici di infanzia e i nuovi compagni.

Questo fragile equilibrio va in frantumi quando Starr assiste all'uccisione di Khalil, il suo migliore amico, per mano della polizia. Ed era disarmato.

Il caso conquista le prime pagine dei giornali.

C'è chi pensa che Khalil fosse un poco di buono, perfino uno spacciatore, il membro di una gang e che, in fin dei conti, se lo sia meritato.

Quando appare chiaro che la polizia non ha alcun interesse a chiarire l'episodio, la protesta scende in strada e il quartiere di Starr si trasforma in teatro di guerriglia.

C'è una cosa che tutti vogliono sapere: cos'è successo davvero quella notte? Ma l'unica che possa dare una risposta è Starr.

Quello che dirà – o non dirà – può distruggere la sua comunità. Può mettere in pericolo la sua stessa vita.

Recensione

E' il 7 Luglio 2016 quando due agenti uccidono un uomo di colore in Louisiana e, pochi giorni dopo, un afroamericano viene ucciso in Minnesota.

Forse si erano mossi troppo mentre parlavano con gli agenti? Forse urlavano? Erano troppo arrabbiati? O forse erano solo neri?

Angie Thomas con questo romanzo ci offre su un piatto d'argento una delle più grandi vergogne americane, il razzismo!
Per gli afroamericani, la probabilità di essere uccisi dalla polizia è tre volte maggiore che per i bianchi. Nel 2015 nel 97% dei casi di uccisione, nessun poliziotto coinvolto è stato incriminato.


Certo tutti abbiamo sentito dei poliziotti “bianchi” che spesso uccidono ragazzi di colore solo a causa del pregiudizio e della paura che questo suscita; ma accade in America, e l'America è così lontana. Ci dispiace per il ragazzo ma il giorno dopo torniamo a pensare alle nostre preoccupazioni. E non dovremmo! Mai! In nessun caso dovremmo stare zitti e lasciar correre, nemmeno per le piccole ingiustizie che ci capitano sotto il naso.

Dovremmo tutti avere il tipo di coraggio descritto in questo libro. Il coraggio di prendere in mano la propria vita, di esporsi e di rischiare per fare ciò che è giusto, per far smettere tutti i pregiudizi che ci rendono così ciechi. Ed è per questo che Starr, dopo molte lotte interiori, decide di essere una voce, una guida, per riscattare “la sua gente”.
"Avere coraggio non significa non avere paura, Starr" mi sussurra. 

"Significa andare avanti anche se si ha paura. Ed è proprio quello che stai facendo tu."

Questo romanzo mi ha molto emozionata e non soltanto per come è scritto. Mi ha coinvolto fin dalle prime pagine, facendomi odiare il poliziotto bianco anche se conoscevo i protagonisti solo da poche pagine. Un odio di quelli profondi che fa venire le lacrime dal nervoso e ti fa quasi vergognare di appartenere alla razza bianca per tutto quello che ha sempre combinato credendosi superiore. E tutto questo solo dopo le prime pagine...immaginatevi il resto del libro!

Posso solo dire che ci saranno molti momenti in cui dovrete nascondere la faccia per non farvi vedere a piangere, molti altri in cui riflettere e altri ancora che ti scombussolano, ma ogni pagina è meravigliosa.

Un altro tema importante è anagrammato da THUG LIFE: the hate u give little infants fucks everybody. L'odio che riversi sui bambini alla fine fotte tutti. All'inizio si fa fatica a capirlo a fondo ma alla fine del libro diventa molto chiaro..ma lo scoprirete da soli il motivo!

Una grande spada tratta a difesa dei diritti delle minoranze, dell'importanza della famiglia, del credere in se stessi e non rinnegare mai le proprie origini. Non posso fare altro che consigliarlo a tutti e sperare ne scriva altri.
“I can't change where I come from or what I've been through, so why should I be ashamed of what makes me, me?”

domenica 15 ottobre 2017

Gli ottimisti muoiono prima di Susin Nielsen

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Trama

Sotto il cappello con le orecchie da gatto che si è fatta da sé Petula nasconde una buona dose di cinismo, la convinzione che a essere pessimisti ci si azzecca sempre e – soprattutto – il dolore per una perdita che sembra impossibile da superare.

Certo, è stato un incidente. Ma i pessimisti dovrebbero prevedere gli incidenti, e Petula proprio non ce la fa a non sentirsi in colpa.

A scuola la obbligano a partecipare a un gruppo di arteterapia per ragazzi in difficoltà, o – come direbbe lei – per ragazzi fuori di testa. E' qui però che conosce Jacob, un bellissimo ragazzo pieno di umorismo e di energia, con una protesi al braccio e un doloroso segreto. L'amore è dietro l'angolo, ma è difficile lasciarsi il cinismo alle spalle. Come si fa a capire quando vale la pena correre il rischio?
Una storia d'amore per cinici.

Recensione

Beh che dire, ero già convinta del fatto che molte volte i libri per ragazzi riescono a scuoterti più nel profondo rispetto a quelli per adulti. Wonder di Palacio è stato la prova lampante e questo libro è un'ulteriore conferma.

Petula ha un album di ritagli in cui raccoglie degli articoli, non sul suo cantante preferito ma sugli incidenti più strani capitati alle persone. Per farvi capire il genere ecco alcuni dei titoli degli articoli: riceve un pogo stick per il compleanno e muore al primo salto; ucciso da un condizionatore; uomo decapitato dall'ascensore; infermiera muore passando accanto a un cantiere.
Un pessimista l'azzecca più spesso di un ottimista, ma un ottimista si diverte di più. E nessuno dei due può cambiare la marcia degli eventi.

La logica conseguenza di tutti questi articoli è che Petula non fa assolutamente niente che potrebbe nuocerle! Allunga la strada tornando a casa da scuola per evitare un cantiere, porta sempre le muffole alle mani, guai ad andare in bagni pubblici e certamente niente ascensori!

Il personaggio di Petula è molto complesso e le sue sfaccettature si scoprono piano piano durante la lettura, fino a capire il motivo dello strano comportamento.

Anche gli altri componenti del gruppo di arteterapia hanno i loro problemi, piccoli o grandi che siano, che non riescono ad affrontare fino a quando non arriva Jacob disposto ad aiutare tutti per non affrontare i propri incubi.

Insieme all'aiuto dei genitori di Petula e ai lori gatti, rispettivamente, Mamma Mumin, Ferdinand, Anna dai capelli rossi e Stuart Little, Jacob riuscirà ad incrinare la sua corazza.

Lettura assolutamente consigliata!

venerdì 13 ottobre 2017

La verità sul caso Harry Quebert di Joel Dicker

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Trama

Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito.

Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il suo amico e professore universitario Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d'America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan.

Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello scrittore, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell'oceano.

Convinto dell'innocenza di Harry, Marcus abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta.

Marcus, dopo oltre trent'anni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan?

E, naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo.

Recensione

La somiglianza tra Marcus Goldman e Joel Dicker è quasi impressionante, entrambi giovani scrittori ed entrambi con un romanzo che li ha fatti letteralmente schizzare ai primi posti nelle classifiche. Sembra quasi che l'autore abbia inserito dei riferimenti autobiografici all'interno.

Nonostante questo, la verità sul caso Harry Quebert il suo posto nell'Olimpo se lo è meritato, eccome!

E' il romanzo scritto da Goldman per riscattare l'amico, con una trama a dir poco travolgente, a volte contorta ma con una suspance costante.

Incentrato principalmente sulla figura di Quebert, tanto che ogni capitolo si apre con un suo consiglio, racconta come il protagonista dimostri un'incrollabile fiducia verso il suo protettore e le sfide che deciderà di intraprendere per salvarlo. Più si addentra nel passato, più Goldman si rende conto che pensava di conoscere il suo amico e mentore, ma, quella nota, è solo una piccola parte.
La verità non cambia nulla di ciò che proviamo per gli altri. È la grande tragedia dei sentimenti.

Si nascondono molti segreti nel passato di Harry che il lettore apprende insieme al protagonista grazie ai racconti dei fatti del passato da parte di Harry, racconti che conducono ad ancora più domande.
Se hai dubbi su ciò che stai facendo, mettiti a correre. Corri a perdifiato, senza mai fermarti. Sentirai nascere in te la rabbia di vincere.

L'ambientazione è quella della classica cittadina dove non succede mai niente, vanno tutti in chiesa da bravi cattolici e fanno i pic-nic la domenica, riponendo i loro scheletri ben nascosti nell'armadio.

L'unica nota amara è stata la descrizione di vari personaggi femminili a partire dalla madre molto apprensiva di Goldman che a tratti rasenta la più grande stupidità per arrivare alle amiche di Nola, alla ricerca solo di un buon partito.

Mi sarei aspettata un atteggiamento del genere se i fatti fossero accaduti negli anni quaranta però è un aspetto sorvolabile.

In conclusione, non fatevi spaventare dal numero di pagine perché non riuscire a staccarvene e pregherete per delle pagine in più.
L’amore è molto complicato. È la cosa più straordinaria e al tempo stesso la peggiore che possa capitare. Un giorno lo scoprirai. L’amore può fare molto male. Questo non significa che si debba aver paura di cadere, e soprattutto di precipitare nella voragine dell’amore, perché l’amore è anche bellissimo ma, come tutto ciò che è bello, abbaglia e fa male agli occhi. È per questo che spesso, dopo, si finisce per piangere.

lunedì 9 ottobre 2017

Tempo da elfi di Guccini-Macchiavelli



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Trama


Le stagioni si avvicendano sempre uguali a Casedisopra, fra la tabaccheria della Nerina e le due caserme - dei Carabinieri e della Forestale - che invano vigilano sul bar-trattoria di Benito, dove anche quando la stagione della caccia è chiusa il maiale servito in tavola ha un curioso retrogusto di cinghiale... Eppure ultimamente qualcosa sta cambiando. In paese compaiono ragazzi e ragazze dagli abiti colorati, calzano sandali di cuoio intrecciati a mano e vendono i prodotti del bosco e della pastorizia:sono gli elfi, che vivono in piccole comunità isolate sulla montagna, senza elettricità, praticando il baratto e ospitando chiunque bussi alla loro porta senza porre domande. Forse potranno essere loro a prendersi cura del territorio appenninico, sempre più trascurato e spopolato, mentre sul corpo della Forestale incombe il destino di venir riassorbito nell'arma dei Carabinieri? Marco Gherardini, detto Poiana, ispettore della Forestale, non fa in tempo a immalinconirsi con questi pensieri che ecco, nell'aria risuonano due spari proprio quando nemmeno i cacciatori avrebbero licenza di esploderli. E di lì a poco, ai piedi di un dirupo viene trovato un cadavere: proprio un giovane elfo, si direbbe.


Inizia per Poiana l'indagine più difficile della sua carriera. Perché potrebbe essere l'ultima, ma non solo: perché si troverà a sospettare degli amici più cari, perché dovrà ammettere che l'intuito femminile può essere imbattibile, perché per trovare la direzione giusta dovrà essere pronto a perdersi nel bosco...


Recensione


Tempo da elfi è uno di quei romanzi dai quali non riesci a staccarti. Ha un ritmo incalzante che porta il lettore a continuare, pagina dopo pagina, a inseguire i pensieri, e le piste, di Poiana in mezzo ai boschi degli Appennini.


La struttura è quella del giallo classico: omicidio, indagine e arresto dell'assassino.


A rendere originale quest'opera, però, è il linguaggio usato; un linguaggio con dei dialettismi che ancora perdurano nei paesi di montagna e, ahimè, solo qui. I dialetti possono raccontarci la storia di un popolo e il duo Guccini-Macchiavelli è affiatato nel raccontarci quella di Casedisopra e dell'ispettore Poiana. Durante la lettura i dialetti riescono a dare al racconto quella sfumatura rustica, di un tempo passato che è poi accentuata dai vari nomignoli dei compaesani seduti ad un tavolo a giocare a carte.




Gli altri al tavolino erano Peppe di casa Tornelli e Nedo della Valeria.  Facevano coppia fissa. Compagno del medico era il Professore. Altra coppia fissa.



In tutto ciò la natura è la grande protagonista e le indagini di Poiana, oltre che a svolgersi nel bosco e da Benito, coinvolgono anche un gruppo di elfi che ha deciso di rinnegare i valori della società moderna. Hanno scelto di vivere nel mezzo del bosco senza nessuna delle comodità a noi care (scelta coraggiosa e anche discutibile) senza luce, acqua corrente o acqua calda, in vecchie case abbandonate con quello che la natura ha da offrire. Hanno vestiti variopinti, bracciali e collane, danzano e cantano per le strade di Casedisopra felici per la festa dell'Arcobaleno.


Eppure questo popolo un po' stravagante non è sempre limpido e sincero come si pensa e toccherà a Poiana districarne i misteri.


Gran bella lettura, assolutamente consigliata.

lunedì 2 ottobre 2017

Carry On di Rainbow Rowell

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Trama

Simon Snow è il peggior prescelto di sempre. Questo è ciò che sostiene Baz, il suo compagno di stanza. Baz potrà anche essere un vampiro e un nemico, ma ha probabilmente ragione. Per la maggior parte del tempo infatti Simon non sa far funzionare la sua bacchetta, oppure non sa controllare il suo inestinguibile potere mandando tutto a fuoco. Il suo mentore lo evita, la sua ragazza lo ha lasciato, e un mostro con la sua faccia si aggira per Watford, la scuola di magia in cui frequentano l'ultimo anno. Allora perché Baz non riesce a fare a meno di stargli sempre intorno?

Recensione

Ok lo ammetto, questo libro non lo volevo leggere. Sono stata costretta perchè alle mie colleghe serviva una recensione e io era l'addetta alla lettura dei fantasy, anche se non sono proprio il mio genere preferito. Con il morale a terra e con un ultimo sguardo alla pila di libri che avrei voluto leggere mi sono appartata in un angolo della mia scrivania in biblioteca e ho cominciato. Sono arrivata a tre pagine con un unico pensiero in testa: “E' la brutta copia di Harry Potter e il protagonista, se possibile, è ancora più sfigato”.

Signori e signore ecco a voi....... ( rullo di tamburi)...... SIMON SNOW, vincitore dei premi “Mai una gioia, neanche se la pago”e “Prendi una gioia .. ecco ora posala perché non è tua”. Simon Snow vive con gli z... ehmm in un orfanotrofio e a undici anni viene informato da Hag....dall'Arcimago in persona che dovrà frequentare Hog... una prestigiosa scuola di magia in quanto possiede poteri magici.                                                   E si le premesse premesse di questo libro per noi Potterhead incalliti non sono delle migliori ma ho pensato “ok, calma non affrettiamo il giudizio, potrebbe anche piacerti” e a Rainbow Rowell non si può certo negare una possibilità, quindi sono andata avanti nella lettura. E meno male che ho continuato perché, se Harry Potter non fosse stato un pilastro della mia infanzia/adolescenza, potrei anche arrivare a definire Carry On un libro migliore.

Come si intuisce dalla trama, Simon è forse la persona più sfigata nella storia della letteratura e di conseguenza è inevitabile affezionarsi a lui; non ha potere su qualsiasi cosa gli capiti nella vita, non controlla la sua magia, è il prescelto ma è una frana con gli incantesimi, insomma, avete capito. Ed è a questo punto che entra in scena Baz. Ora, chiunque abbia letto Carry On si è innamorato di Baz. E se nega, mente. Baz è il classico tenebroso piantagrane, ma è anche un mago molto dotato, a cui riesce tutto e, dopo Penelope, è il più intelligente del corso, al contrario del “fortunatissimo” Simon. I due condividono la stanza da quando hanno cominciato la scuola e vivono in un limbo di sopportazione, odio e apprensione per l'altro, che li porterà ad avvicinarsi sempre di più e per voi sarà impossibile non innamorarvi di loro.
"Vorrei solo che stesse zitto e la smettesse di parlare così. Vorrei solo che si alzasse e mi seguisse fuori da qui. Vorrei solo essere di nuovo a Watford, nella nostra stanza, sicuro che lui è li con me, che non sta facendo del male a nessuno e che nessuno sta facendo del male a lui".

Sono loro che rendono questo libro così speciale, almeno per me, insieme al fatto che la Rowell è maledettamente brava. Le conversazioni tra i personaggi sono qualcosa che non si riesce neanche a descrivere ma sono talmente belle, e piene di sentimento, che viene voglia di rileggerle più e più volte.
Mi fissa ancora negli occhi. Inchiodandomi con lo sguardo come ha fatto con quel drago, con il mento in alto, immobile.

"Io non sono il Prescelto."

Ricambio il suo sguardo e sorriso. Il mio braccio lo stringe.

"Be', io ti scelgo, Simon Snow."

La Rowell, come al solito, ha fatto Bingo. E' un libro consigliato a tutti, apre la mente, ma soprattutto il cuore!

sabato 30 settembre 2017

Fangirl di Rainbow Rowell

 

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Trama

Approdata all'Università ,dove la sua gemella Wren vuole solo divertirsi tra i party, alcool e ragazzi, la timidissima Cath si trova sola per la prima volta e si rinchiude nella sua stanza a scrivere la fanfiction di cui migliaia di fan attendono il seguito. Ma una compagna di stanza scontrosa e il suo ragazzo carino che le sta sempre intorno, una professoressa di scrittura creativa che pensa che le fanfiction siano solo un plagio e un affascinante aspirante scrittore che vuole lavorare con lei, obbligheranno Cath ad affrontare la sua nuova vita.

Recensione

Conosci Cath e pensi: “ adesso vado li e la abbraccio, cavoli se la abbraccio, la abbraccio cosi forte da non farla respirare, le do del cibo e la abbraccio, eccome se la abbraccio”.

Questo è esattamente quello che è passata nell'anticamera del mio cervellino dopo le prime pagine di Fangirl; Cath è tutte noi, tutte noi siamo spaventate dalla vita, dalle persone, dalle cose nuove e soprattutto da questo mostro latente che per la maggior parte delle persone prima o poi arriva.... l'università' (ok ok cercherò di nominarla poco, spaventa anche me).
"Stai conoscendo delle persone?" "Non intenzionalmente," disse Cath al padre.

Cath non è quel genere di persona che prende le sue paure di petto, lei scappa e fugge nel mondo di Simon e Baz, dei quali scrive bollenti fanfiction, ma come biasimarla vorremmo tutti vivere a Hogwarts no? (se non vorreste siete dei babbani).
"E non ho una strana fissazione per Simon Snow," disse Cath. "Sono solo molto attiva nel fandom." "Cosa cavolo è 'il fandom'?" "Non potresti capire."

Ma prima o poi la vita va presa di petto e Cath riuscirà a lasciarsi andare, grazie proprio all'aiuto del bellissimo, dolcissimo, altissimo, purissimo, levissimo Levi....... (sono un po' di parte ma chiunque abbia già letto Fangirl sarà innamorata di Levi), perchè non esiste? Ogni ragazza dovrebbe avere un ragazzo come lui, è riuscito a rapportarsi con Cath con una naturalezza e una dolcezza così veri che per un momento ho pensato davvero che esistesse... ma non è così quindi ti odio Rainbow Rowell!!
"Mi piaci qui," disse lui, stringendola. "Con me." Lei sorrise, e i suoi occhi iniziarono ad andare alla deriva verso il basso. "Cather..." Tornò ai suoi occhi. "Lo sai che mi sto innamorando di te, vero?" 

Superata la cotta per Levi, Fangirl è una coccola per il cuore, un libro che può sembrare leggero ma tocca tematiche anche molto importanti come quella della famiglia. E' un libro bellissimo che consiglio a qualsiasi giovane donna o uomo che deve affrontare le piccole cose della vita quotidiana che ci sembrano tanto grandi.

venerdì 29 settembre 2017

13 di Jay Asher

 

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Trama

“Ciao a tutti. Spero per voi che siate pronti, perché sto per raccontarvi la storia della mia vita. O meglio, come mai è finita. E se state ascoltando queste cassette è perché voi siete una delle ragioni. Non vi dirò quale nastro vi chiamerà in causa. Ma non preoccupatevi,se avete ricevuto questo bel pacco regalo, prima o poi il vostro nome salterà fuori... ve lo prometto.”

Quando Clay Jensen ascolta il primo dei nastri che qualcuno ha lasciato per lui davanti alla porta di casa non può credere alle sue orecchie. La voce che gli sta parlando appartiene ad Hannah, la ragazza di cui è innamorato dalla prima liceo, la stessa che si è suicidata soltanto un paio di settimane prima. Clay è sconvolto, da un lato non vorrebbe avere nulla a che fare con quei nastri, Hannah è morta, e i suoi segreti dovrebbero essere sepolti con lei. Ma dall'altro, il desiderio di scoprire quale ruolo ha avuto lui nella vicenda è troppo forte.

Per tutta la notte Clay ascolta le cassette ripercorrendo gli episodi che hanno segnato la vita di Hannah in un drammatico effetto valanga. Tredici motivi, tredici storie che coinvolgono Clay e alcuni dei suoi compagni di scuola e che, una volta ascoltate,sconvolgeranno per sempre le loro esistenze.

 

Recensione

La storia di Hannah non è certo passata inosservata nel mondo letterario e televisivo (dal libro è stata tratta la serie TV “13 reasons why” e, se non l'hai ancora vista, devi necessariamente vederla), tutti si sono sentiti in dovere di esprimere la propria opinione su quello che ormai si può definire “fenomeno 13”. Le fan più accanite della serie si battono per rendere la visione del telefilm obbligatoria nei licei, solo del telefilm sia chiaro perché non sia mai che venga aggiunto un libro alla lista di quelli già obbligatori da leggere!

Anche io, come molti, prima di cominciare a leggerlo ne avevo già sentito parlare molto ma, l'opinione che più mi aveva incuriosito, era quella di alcuni esperti in problematiche adolescenziali che si raccomandavano di non prendere la lettura troppo alla leggere e di procedere a “ piccoli sorsi”, perché, diciamocelo, i temi trattati non sono proprio una passeggiata al parco. Nonostante fossi partita con le migliori intenzioni, appena aperto il libro il mio cervello da lettrice compulsiva ha pensato:

“Al diavolo il binge-reading, voglio sapere cosa ha combinato Casco” e quindi, come Clay con le cassette, non mi sono fermata.

PS: Grazie per il consiglio esperti, sarà per la prossima volta

Leggendo il libro con gli occhi di Clay si scopre la storia di un amore dolce, senza riserve, senza doppi fini, che fa desiderare ardentemente il lieto fine, che prontamente non arriva (tranquilli, nessuno spoiler! la storia, fin dall'inizio, ruota proprio attorno al suicidio di Hannah). Concentrandosi invece sulla vita di Hannah ci si ritrova davanti una ragazza triste, con problemi che il più delle volte si è creata in totale autonomia.

ALT: Ovviamente non mi riferisco agli unici due episodi realmente gravi

Le motivazioni che hanno portato Hannah al suicidio non mi hanno proprio convinta e non le perdonerò mai di non aver deciso di farsi veramente aiutare, le cassette poi le ho trovate di un sadismo mostruoso, troppo cattive e calcolate per una ragazza della sua età.
"Il mio non è stato un gesto avventato. Non datemi per scontata...una seconda volta. Vi tengo d'occhio."

In fin dei conti a tutti è capitato un amore finito male o un amico con cui non si sono mantenuti dei buoni rapporti, e non sono decisamente dei buoni motivi per suicidarsi.

Rimane comunque un libro che consiglio vivamente, da non prendere troppo alla leggera e su cui riflettere, soprattutto riguardo al ruolo che potremmo avere noi nella vita di altre persone perché non possiamo mai sapere come le nostre azioni le influenzeranno.
"Non sapete niente della vita di nessuno, se non della vostra. Ma quando giocate con una parte della vita di qualcuno, in realtà non stuzzicate solo quella. Purtroppo, è impossibile essere così accurati e selettivi. E il particolare con cui vi siete trastullati finisce poi per influenzarne l'intera esistenza".

Una mano piena di nuvole di Jenny Wingfield

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Trama

Swan ha solo undici anni ma non ha paura di niente. Non ha paura di dire quello pensa, non ha paura di azzuffarsi con i suoi fratelli, non ha paura delle bugie. Ma soprattutto non ha paura di fare quello che le è proibito. Anzi, lo adora. Quando una sera decide di sgusciare fuori da casa, non immagina di certo che nel bosco si nasconda l'incontro che le cambierà per sempre la vita.

Lui è Blade, un bambino tutto pelle e ossa, dall'aria timida e smarrita, gli occhi neri e fieri. E' il figlio di un addestratore di cavalli, uomo torvo e brutale, temuto da tutto il paese. Per Blade quella ragazzina è l'unica via di salvezza. Ha bisogno di lei per fuggire dalla violenza. Swan decide di aiutarlo e di nasconderlo perchè al contrario di tutti gli abitanti del paese, lei non teme il padre di Blade. L'unico posto sicuro è la grande fattoria di famiglia vicino al negozio del nonno, la drogheria che non chiude mai e vende di tutto. Ma non sarà facile. Non solo perchè la famiglia è stata sconvolta da una tragedia, ma anche perchè troppi sono gli occhi attenti e curiosi dei parenti. Ma Swan non vuole lasciare andare la piccola mano di Blade.

 

Recensione

Non ho scoperto “Una mano piena di nuvole” di Jenny Wingfield perché è stato inserito fra i migliori libri dell'anno; l'ho scoperto per caso mentre vagavo in una libreria del centro e, più che dalla trama, sono stata attirata dalla copertina.

Mi hanno colpito gli occhi della ragazzina, sono diretti e sembra quasi ti stiano sfidando.

Una volta letta la trama ho capito perchè hanno voluto evidenziare quello sguardo, perchè Swan non è come tutte le altre ragazzine: mostra quel raro tipo di coraggio in cui non si crede mai, che fa quasi sperare che l'amore, o l'amicizia, riescano a sistemare ogni cosa.
Quello che Swan aveva in mente era di correre a salvare Blade Ballenger.

L'autrice utilizza un linguaggio molto scorrevole, facendo della caratterizzazione dei personaggi il punto di forza del romanzo. Ogni persona sembra avere il suo posto perfetto nella storia, tanto da non riuscire a individuare personaggi secondari

È un libro dal finale sconvolgente, talmente inaspettato da lasciare quasi l'amaro in bocca, ma che consiglio per chi è in cerca di una lettura leggera.