lunedì 27 aprile 2020

La bambina che amava Tom Gordon di Stephen King

"Il mondo aveva i denti e in qualsiasi momento ti poteva morsicare".

Sicuramente non una delle scoperte migliori da fare a 9 anni ma è questo quello che capita a Trisha, protagonista di questo romanzo breve del Re. Buonasera cari Lettori! Stiamo continuando con il nostro proposito di smaltire gli arretrati e siamo al già al terzo! a piccoli passi saremo finalmente in pari.
Non possiamo certo far rientrare questo libro tra i nostri preferiti di King però non possiamo nemmeno definirlo una grande delusione. Non succede molto, mettetevi l'animo in pace a riguardo: Trisha si perde perché si allontana troppo dal sentiero per fare pipì, vaga nel bosco per una settimana e infine... non ve lo sveliamo il finale eheh.
Comunque, data la trama, non ci aspettavamo sicuramente una storia intrecciata con diversi elementi e personaggi ma nemmeno un libro di sopravvivenza nei boschi! Possiamo sorvolare il fatto che, al giorno d'oggi, perdersi nei boschi è praticamente impossibile poiché il libro è stato scritto nel 1998 però ci sembra strano che una bambina tanto intelligente da sapere che entro poche ore avrebbero messo in piedi una squadra di soccorso, come sopravvivere da sola, come razionare il cibo, cosa poter mangiare nella foresta e dove è meglio cercare riparo, abbia continuato a camminare per miglia e miglia allontanandosi così dall'ultimo punto in cui è stata vista.
Nonostante questo la situazione e le allucinazioni che hanno cominciato a perseguitare la protagonista hanno dato quel senso di angoscia che King è così bravo a creare. Quindi, se volete leggere questo libro perchè è necessario leggere tutti quelli di King, armatevi di tanta pazienza.

lunedì 20 aprile 2020

Qualcuno con cui correre di David Grossman

Buonasera cari Lettori! Sembra quasi che questo sia il periodo adatto per riprendere in mano libri che non ci avevano convinte e dargli una seconda possibilità. Come per la Bussola d'oro anche Grossman è stato scartato ai tempi dell'adolescenza per motivi non pervenuti 😅 Ci siamo imbattute poco tempo fa in un articolo in cui veniva elogiata la sua capacità di rappresentare il complesso mondo degli adolescenti e quindi abbiamo deciso di approcciarlo nuovamente, possiamo anche dire con uno sguardo più maturo dai.
Non ci sono dei veri e propri capitoli in questo libro ma ritroviamo una suddivisione in macroparti e, se la cosa all'inizio ci ha destabilizzate, ha poi consentito una lettura più scorrevole e coinvolgente. Ogni parte racchiude uno specifico periodo della vita di Assaf e Tamar, alternando le vicende dei due ragazzi inizialmente sconosciuti e dei flashback sulla loro vita passata. Può sembrare un pastone confusionario soprattutto perché i pensieri e la quotidianità vissuta dai due ragazzi hanno uno sbalzo temporale di un mese ma, fidatevi, una volta immersi nella lettura quasi non vi accorgerete dei cambi di narrazione.
Inizialmente viene introdotto Assaf, un sedicenne timido e impaccio che ha rimediato un lavoretto estivo presso il municipio di Gerusalemme che funge anche da canile. Gli viene affidato un compito facile: trovare il proprietario di Dinka. Inizia così ad inseguire il cane per le strade polverose di Gerusalemme scoprendo luoghi e persone tutte collegate a una certa Tamar. Assaf non riesce a spiegarsi l'urgenza che sente di restituire il cane soltanto a lei e quindi si mette a cercarla. Tamar, dal canto suo, ha problemi molto più gravi: si è infiltrata in una organizzazione di delinquenti per cercare di rapire suo fratello e farlo disintossicare.
Il mistero e il fascino di Tamar coinvolgono talmente Assaf che alla fine lui decide di correre con lei.

Questo romanzo riesce ad entrare nelle complesse dinamiche adolescenziali superando le chiusure tipiche di questo periodo per mostrarci la generosità e la grandezza di cui molto spesso i giovani sono capaci. Altro titolo molto consigliato su questo genere, sempre di Grossman, è "il libro della grammatica interiore". Per ora abbiamo letto solo questi due titoli ma sicuramente ne recupereremo altri.

venerdì 17 aprile 2020

Scarafaggi di vetro di Claudia Polsinelli


Buonasera Lettori, come procedono le vostre letture? Le nostre sembrano proprio non volersi sbloccare, insomma la voglia di leggere è massima quando non possiamo farlo, ora che abbiamo tutto il tempo del mondo è ai minimi storici😢 perfetto no?!
Comunque qualche spiraglio di luce c'è stato e oggi vogliamo parlarvi proprio di uno di essi. 
Scarafaggi di Vetro è un brillante racconto sull'ossessione che sta partecipando ad una campagna sul sito della casa editrice Bookabook. Questa storia racconta il tema dello stalking dal punto di vista del persecutore, che in questo caso è Mario, un giovane uomo un po' insipido, di quelli che non combinano mai nulla, ma che in un modo o nell'altro, non si sa bene il perché, attirano sempre l'attenzione dell'altro sesso. Mario incontra Rachele all'estero di un bar e le cose tra di loro sembrano andare apparentemente subito bene...apparentemente. Nei pensieri di Mario è presente però solo Virginia, una sua pseudoex che proprio non è riuscito a dimenticare. Mario pensa costantemente a Virginia, quando mangia con Rachele, quando passeggia con Rachele, quando dorme con Rachele, quando bacia Rachele e anche quando fa sesso con lei.
VIRGINIA VIRGINIA VIRGINIA VIRGINIA 
è impossibile che Mario possa passare un solo minuto della sua giornata senza fare pensieri su di lei, pensieri che diventano sempre più opachi e disturbanti. Vi troverete a leggere una storia piena di sofferenza, ansia e poca, pochissima lucidità. Allo stalker Mario non darete due lire, è avvolto da un'aureola di normalità e passività che spesso sarà per voi motivo di rassicurazione, empatizzerete con lui, farete quasi fatica a giudicarlo e alla fine riuscirete quasi a fidarvi delle sue parole. Che storia geniale e terrificante allo stesso tempo! facciamo all'autrice i nostri più sinceri complimenti.
Appoggiate questa campagna, non ve ne pentirete! 

martedì 14 aprile 2020

L'età dell'innocenza di Edith Wharton

Buongiorno cari Lettori! oggi vi parliamo di un romanzo che abbiamo acquistato grazie alla splendida collezione RBA e che puntavamo da un po' di tempo. In realtà, più che il romanzo avevamo intenzione di leggere qualcosa della scrittrice. Abbiamo infatti scoperto solo a lettura finita che Edith Wharton ha vinto il premio Pulitzer nel 1921 con "L'età dell'innocenza". 
La storia comincia a New York nel 1870, quando Newland Archer si fidanza con May Welland, una ragazza della buona società, rispettata e ammirata da tutte le facoltose famiglie cittadine. Inizialmente certo del suo amore, tanto da voler anticipare di un anno il matrimonio (a quei tempi a New York si usavano fidanzamenti molto lunghi), Newland comincia ad avere dei dubbi in seguito all’arrivo della contessa Ellen Olenska. Amica di infanzia di Newland, ha sposato un conte polacco e ora è in fuga da un matrimonio infelice. Avvicinandosi a lei per curare i suoi interessi legali, il giovane avvocato si scopre affascinato dai modi spontanei di Ellen e la difende dalle critiche dei parenti, che non approvano le sue idee anticonformiste. Tra i due si crea un forte legame soprattutto per il fatto che Newland vede in lei la prima persona a non conformarsi alle regole dell'alta società di New Yor e, soprattutto, a non cercare di manipolarlo come fa May dietro a una finta innocenza. Ellen però non vuole essere il motivo di una rottura tra i due fidanzati e così rinuncia alla sua felicità, spingendo Newland a onorare una promessa che lui stesso non ha il coraggio di infrangere. Ellen rappresenta tutto ciò che lui ammira e desidera, ma di cui ha anche paura e sarà sempre il suo unico amore. Lei lo spinge a cambiare, a lasciare quelle abitudini che sono così radicate in lui solo perché è sempre stato costretto a prestarci attenzione. In questo modo nessuno dei due avrà mai la possibilità di vivere davvero e di assecondare le proprie emozioni. E' un finale amaro quello che ci viene prospettato e che inizialmente noi non abbiamo gradito. E' uno di quei finali che ti fa chiudere il libro in modo brusco, anche un po' arrabbiata con l'autrice magari, ma che ti sorprende in diversi momenti della giornata perché il pensiero torna inevitabilmente lì. Ed è allora che ti domandi se l'effetto di un gran finale non sia proprio questo: il non riuscire a dimenticarlo. Ora al ricordo di Newland anziano, in Europa, che non vuole incontrare Madame Olenska per conservare quel ricordo pure che ha di lei risalente ad anni prima, ci fa spuntare un sorriso quasi malinconico: capiamo il bisogno di mantenere certi ricordi tali. 

giovedì 9 aprile 2020

L'amica geniale di Elena Ferrante


Buonasera Lettori, oggi vi parliamo di un titolo super conosciuto, ma che noi abbiamo deciso di leggere solo adesso, grazie soprattutto alla nostra amica Diletta del blog "La Cantastorie dei boschi", che ci ha più volte consigliato questa bella lettura.
L'amica geniale narra la storia di Lila e Lenú, due ragazze nate e cresciute in un quartiere della periferia di Napoli. Il rapporto tra queste due ragazzine, diventate poi giovani donne, è da subito controverso: Lenú vive all'ombra di Lila da sempre, prova per questa una sorta di venerazione ma che spesso si trasforma in un sentimento di antipatia e fastidio. Lila da parte sua, mostra un carattere duro e inflessibile, le sue risposte sono taglienti e spesso dolorose, è quasi impossibile intravedere in lei dell'affetto, ma è proprio lei a preoccuparsi maggiormente del benessere di Lenú e più in generale della sorte dell'intero quartiere.
Il quartiere dove vivono le due amiche è molto folcloristico e si trova immerso nelle luci e nelle ombre di una Napoli del dopoguerra. Nel quartiere, Lenú e Lila impareranno cosa significa stare al mondo in una realtà di questo tipo, Lila molto prima di Lenú che ancora gli occhi, almeno per quanto abbiamo letto fino ad adesso, non ha del tutto aperto. 
L'amica geniale è un romanzo dal potere ipnotico, mai ci saremmo aspettate di apprezzare così tanto un romanzo di questo tipo. Dobbiamo però ammettere che la magia è la curiosità stanno un po' svanendo nel secondo volume (sarà mica perché la mamma di Chiara ha spoilerato praticamente tutto? 🤣🤔), ma speriamo di riprenderci presto🤞. 

lunedì 6 aprile 2020

La bussola d'oro di Philipp Pullman

Buonasera cari Lettori! Oggi vi parliamo di un libro con cui abbiamo avuto un rapporto complesso. La prima lettura de "La bussola d'oro" infatti risale ai tempi antichi in cui ancora frequentavamo le scuole medie e l'abbiamo trovata una lettura noiosa, con troppi elementi intrecciati tra loro. 26 primavere compiute e non siamo riuscite a staccarci dall'intera trilogia. E' stato osannato dalla critica e ora, dopo più di 13 anni dalla prima lettura, siamo riuscite a comprenderne i motivi. Nonostante gli svariati premi nella categoria, non è sicuramente un libro adatto ai ragazzi e siamo contente di aver avuto la possibilità di rileggerlo, ad oggi è saltato in cima alla nostra classifica delle migliori trilogie fantasy.
La trama inizialmente è semplice: una bambina orfana e il suo daimon (un animale che nasce nel momento stesso della persona, non siamo ancora riuscite a capire se rappresenta l'anima o la coscienza) cresciuti al Jordan college, un po' selvaggi, che origliano una conversazione che sarebbe dovuta rimane privata. Proprio mentre sono nascosti nell'armadio, Lyra e Pantalaimon, sentono per la prima volta parlare della Polvere ed è qui che tutto comincia a cambiare. Cominciano a sparire dei bambini di qualsiasi ceto sociale ed etnia da Oxford e dintorni. Nessuno se lo spiega se non i bambini stessi interrogati da Lyra: c'è un gruppo di persone, capitanate da una bella signora bionda, che offrono cioccolata e te ne promettono altra se li segui docilmente. Durante le indagini, Lyra finisce per imbarcarsi con i giziani, una popolazione nomade, anche loro alla ricerca dei bambini spariti. Sono proprio loro che le insegneranno a leggere l'aletiometro, una specie di bussola che indica sempre la verità, donatale dal Maestro del Jordan college.
Il viaggio di Lyra intreccerà le sorti di un navigatore texano, il capo di un clan di streghe, un orso corazzato spodestato dal suo trono e, infine, i tanto cercati rapitori. In una remota stazione nel nord Europa scopre che i bambini servivano a condurre esperimenti per capire l'origine della Polvere. In un'ultima corsa contro il tempo, Lyra cerca di salvare Lord Asriel (apparentemente suo zio) dai suoi stessi esperimenti ma arriva giusto in tempo per vederlo aprire un varco tra i mondi e seguirlo verso l'ignoto.
E' un riassunto molto poco onorevole di tutte le cose che accadono nel libro ma è risultato complicato cercare di definire una trama senza svelare dettagli importanti talmente gli elementi sono intrecciati tra di loro. Abbiamo trovato un misto di scienza, religione, fisica, chimica e fantascienza che si mescolano per creare tutta una serie di concatenamenti così intrecciati tra loro da non riuscire a guardare attraverso. Questo denota sicuramente l'eccellente bravura di Pullman ed è stato l'elemento decisivo per riuscire a tenerci incollate per tre libri ma, come abbiamo affermato all'inizio dell'articolo, potrebbe essere un ostacolo per un giovane lettore seppur precoce.

sabato 4 aprile 2020

Caldo come il fuoco di J. L. Armentrout


Buonasera lettori! torna il nostro attesissimo appuntamento (da chi non si è ancora capito) con il trash😱.
Ormai Zia Jenny è diventata la protagonista indiscussa della nostra rubrica, "Caldo come il fuoco" è infatti il suo quarto libro che leggiamo, cosa ci passi nella mente quando ci vengono queste idee non è dato sapersi, ma ormai che siamo in ballo...BALLIAMO!
Dobbiamo essere sincere, abbiamo scelto questo titolo completamente a caso, abbiamo letto il titolo e abbiamo pensato subito all'apoteosi del trash... raga "CALDO COME IL FUOCO",a cosa avreste pensato voi? a una lezione di catechismo?... insomma ci siamo capiti.
Beh le aspettative in questo senso sono state un po' disattese, probabilmente zia Jenny dopo "il centro del piacere della stupida vacca" era un po' scarica e ha scritto una storia QUASI normale.
In Caldo come il fuoco, si parla ancora di demoni, probabilmente l'autrice ha un po' una fissa, che vengono tenuti a bada da dei Guardiani. La protagonista, Layla, è metà demone e metà guardiano, praticamente un mulo (almeno, così si è autodefinita lei), vive con i guardiani e ha il potere di risucchiare l'anima di chiunque ne possegga una. Il risucchio dell'anima avverrebbe attraverso un bacio (praticamente Layla è un dissennatore biondo con le tette), quindi il dolce mulo non può permettersi di baciare ne umani e ne guardiani.
Ovviamente lei è da sempre innamorata di suo fratello (no niente incesto ragazzi, praticamente questo tipo è il figlio naturale del tipo che l'ha adottata), Zayne, ma il loro è un amore impossibile, anche perchè, Abbot, il padre, vorrebbe (cito testuali parole) farlo ACCOPPIARE con un'altra guardiana, la quale garantirebbe un'ottima discendenza.
Neanche il tempo di rimuginare su queste pene d'amore, che Layla fa la conoscenza di un nuovo compagno di classe, Roth, che toh è un demone XD.
Layla ha da poco compiuto i 17 anni quando viene aggredita da un demone cercatore, Roth viene in suo soccorso e si rivela essere un demone di alto livello che lavora per il Boss dei demoni.
Da quel momento Roth si attacca a Layla come una cozza agli scogli, offrendo a quest'ultima una costante protezione,ma non perdendo mai l'occasione di sottolineare sempre i propri pregi e qualità.
Si descrive come:
-il più bello
-il più sensuale
-il più cattivo
-il più forte
-quello con le idee migliori
-il migliore
- quello che sa produrre dal nulla il lievito di birra (ok questa me la sono inventata)

INSOMMA
Pin di Anita Crupi su meme | Umiltà

Questa mancanza di umiltà non sembra disturbare molto Layla, che invece è particolarmente attratta dal pettorale liscio e muscoloso di Roth, e dal tatuaggio a forma di serpente che ha sul corpo (il tatuaggio in realtà è un serpente vero che in caso di necessità prende vita... ha un nome molto virile, si chiama BAMBI). 
Neanche il tempo di due strusciatine fatte bene, che Layla è di nuovo sotto attacco, questa volta è uno zombie, che piomba a scuola impestando l'aria con un odore che ricorda le uova marce.
Dal giorno del suo compleanno Layla sembra non avere tregua, perchè secondo voi? quale fantastica innovazione letteraria si sarà inventata Zia Jenny?

SU LAYLA INCOMBE UNA MALEDIZIONE

Sull'originalità del colpo di scena vorremmo sorvolare, ad ogni modo, in soldoni cosa succede:
Layla non è solo figlia di un demone comune, sua madre è tipo l'origine di tutti i demoni succhia anima, la quale ha deciso di riprodursi con un guardiano e di mettere al mondo Layla solo per poter mettere in atto il suo piano diabolico (e la cosa non è così tanto sconvolgente visto che lei è un demone e sostanzialmente non ha un cuore), che consisterebbe nel unire il proprio sangue rappreso, il sangue puro di Layla e altri due elementi non ben specificati.
Questo intruglio pseudo tribale dovrebbe liberare tutti i demoni succhia anima e sul mondo ci sarebbe una sorta di apocalisse.
Il piano diabolico è però attuabile solo in seguito al 17esimo compleanno di Layla. 
Layla si trova quindi coinvolta in una serie di lotte continue, viene anche attaccata da un guardiano, che riesce quasi ad ucciderla, ma Layla quasi in punto di morte si ricorda di poter prendere la sua anima (cosa che prima non aveva mai fatto), riesce quindi ad ucciderlo provando anche un certo piacere nel sentire l'anima del malcapitato scenderle per la gola.
Il piacere ha una durata molto breve però, dopo aver passato la nottata da Roth a farsi coccolare, Layla torna a casa e VOMITA...LETTERALMENTE...L'ANIMA, insomma tutto sto drama per poi non riuscire nemmeno a digerirla quest'anima, bah, che potere stupido.
Si viene poi a scoprire che il guardiano che Layla ha ucciso è in realtà il figlio del guardiano con cui la madre di Layla si è riprodotta, suo fratello in pratica, bene, altra botta emotiva! niente che però una strusciatina con Roth non possa risolvere.

Finalmente arriviamo al capito conclusivo di questa storia, Layla e Roth ormai compagni di strusciatine, vanno alla ricerca degli elementi mancanti della maledizione, fermandosi ad ogni angolo per sbaciucchiarsi. Vengono catturati da dei demoni e con loro viene catturato anche Zayne, che non si sa bene da dove sia sbucato.
Niente, comincia il battaglione finale di prassi, dove ovviamente hanno lo meglio, ma Roth per salvare tutti si imprigiona volontariamente insieme al demone cattivone all'inferno, dove brucerà per l'eternità.
Layla è distrutta ma va volentieri a mangiarsi un gelato con Zayne. FINE.