lunedì 6 aprile 2020

La bussola d'oro di Philipp Pullman

Buonasera cari Lettori! Oggi vi parliamo di un libro con cui abbiamo avuto un rapporto complesso. La prima lettura de "La bussola d'oro" infatti risale ai tempi antichi in cui ancora frequentavamo le scuole medie e l'abbiamo trovata una lettura noiosa, con troppi elementi intrecciati tra loro. 26 primavere compiute e non siamo riuscite a staccarci dall'intera trilogia. E' stato osannato dalla critica e ora, dopo più di 13 anni dalla prima lettura, siamo riuscite a comprenderne i motivi. Nonostante gli svariati premi nella categoria, non è sicuramente un libro adatto ai ragazzi e siamo contente di aver avuto la possibilità di rileggerlo, ad oggi è saltato in cima alla nostra classifica delle migliori trilogie fantasy.
La trama inizialmente è semplice: una bambina orfana e il suo daimon (un animale che nasce nel momento stesso della persona, non siamo ancora riuscite a capire se rappresenta l'anima o la coscienza) cresciuti al Jordan college, un po' selvaggi, che origliano una conversazione che sarebbe dovuta rimane privata. Proprio mentre sono nascosti nell'armadio, Lyra e Pantalaimon, sentono per la prima volta parlare della Polvere ed è qui che tutto comincia a cambiare. Cominciano a sparire dei bambini di qualsiasi ceto sociale ed etnia da Oxford e dintorni. Nessuno se lo spiega se non i bambini stessi interrogati da Lyra: c'è un gruppo di persone, capitanate da una bella signora bionda, che offrono cioccolata e te ne promettono altra se li segui docilmente. Durante le indagini, Lyra finisce per imbarcarsi con i giziani, una popolazione nomade, anche loro alla ricerca dei bambini spariti. Sono proprio loro che le insegneranno a leggere l'aletiometro, una specie di bussola che indica sempre la verità, donatale dal Maestro del Jordan college.
Il viaggio di Lyra intreccerà le sorti di un navigatore texano, il capo di un clan di streghe, un orso corazzato spodestato dal suo trono e, infine, i tanto cercati rapitori. In una remota stazione nel nord Europa scopre che i bambini servivano a condurre esperimenti per capire l'origine della Polvere. In un'ultima corsa contro il tempo, Lyra cerca di salvare Lord Asriel (apparentemente suo zio) dai suoi stessi esperimenti ma arriva giusto in tempo per vederlo aprire un varco tra i mondi e seguirlo verso l'ignoto.
E' un riassunto molto poco onorevole di tutte le cose che accadono nel libro ma è risultato complicato cercare di definire una trama senza svelare dettagli importanti talmente gli elementi sono intrecciati tra di loro. Abbiamo trovato un misto di scienza, religione, fisica, chimica e fantascienza che si mescolano per creare tutta una serie di concatenamenti così intrecciati tra loro da non riuscire a guardare attraverso. Questo denota sicuramente l'eccellente bravura di Pullman ed è stato l'elemento decisivo per riuscire a tenerci incollate per tre libri ma, come abbiamo affermato all'inizio dell'articolo, potrebbe essere un ostacolo per un giovane lettore seppur precoce.

5 commenti:

  1. Lo sapevo che vi sarebbe piaciuto, non avevo dubbi!
    Io ho sempre pensato, e ne sono anche convinta, che i daimon siano l'anima più che la coscienza delle persone. Perché anche in filosofia quando rispunta il termine daimon si fa riferimento all'anima.
    Comunque io non so te ma ho sempre adorato Serafina. 😍❤️

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    1. Sono diletta non so perché non ho commentato con il mio profilo ! 😂

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    2. beh almeno tu riesci a commentare con il profilo personale ahah

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  2. Una delle saghe più belle che ho mai letto ☺️❤️❤️

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    1. sii anche se il finale ci ha lasciato un po' di amaro in bocca

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