venerdì 29 novembre 2019

Carstall e la spada di Ischeer di Fulvio Borrelli


Buonasera cari Lettori! Finalmente è successo di nuovo! Abbiamo scoperto un altro autore emergente a cui vale la pena dedicare il nostro poco tempo libero e che sicuramente entrerà a pieno diritto tra gli scrittori che consigliamo. Fulvio Borrelli è riuscito ad emozionarci con il suo libro e a tenerci incatenate fino alla fine della storia. Sono poche che le storie che ci riescono e quindi, quando capita, ci assicuriamo che quel libro finisca in una nicchia speciale della nostra memoria. Oltre a sbandierare il nostro entusiasmo ai quattro venti e a consigliare il libro a più persone possibili.
Dopo un breve prologo in cui viene introdotta la figura del ministro oscuro, il romanzo si apre con Carstall, semplice pescatore quattordicenne, alle prese con una difficile dichiarazione d'amore per Milla e il suo migliore amico ad aiutarlo. Semplice vita quotidiana che viene turbata dall'arrivo della neve. A Giugno. La tempesta arriva dal mare e con lei anche un esercito di soldati non morti resuscitati dal quel simpaticone del Ministro Oscuro. A capo di questa orda c'è Jivax, signore di Axisgard, tornato per vendicarsi di un torno subito più di 80 anni prima. Insomma, uno che lascia correre il nostro signore del Nord. Potrebbe fare a gara con Ele nel contare i fazzoletti legati al dito 😅.
Tra il fuggi fuggi generale e le case in fiamme, Carstall riesce a mettersi in salvo insieme al capitano Dars, proprietario del peschereccio su cui lavora il nostro eroe, Milla e Farlow (il migliore amico sopracitato). Il piano prevede di dirigersi verso la capitale per trovare rifugio e avvisare dell'imminente pericolo. Una volta giunti a Itras, scoprono che l'unica possibilità di salvezza risiede nell'erede di un grande eroe morto nella precedente guerra. Questo misterioso erede, però, ha bisogno di una spada forgiata dal popolo degli elfi, che è nascosta in un'altra regione. I nostri protagonisti intraprenderanno quindi un viaggio alla ricerca della spada nascosta per cercare di trovarla in tempo e riuscire così a salvare la capitale e il regno. Nel frattempo, l'esercito si è appostato al di fuori della mura delle capitale portando la neve ad Agosto in tutto il regno (il grande Gigi aveva previsto le nevicate le domeniche d'Agosto).

Della trama non sveliamo altro per ovvie ragioni eheh. Possiamo però dire alcune cose sui protagonisti, soprattutto su Farlow che ci ha conquistate; ironico e sempre affamato è praticamente la nostra controparte maschile. Carstall è il classico ragazzo in cerca di una identità e a volte ci è sembrato un po' un gasatissimo coach motivazionale di se stesso. I suoi repentini cambiamenti di stati d'animo e di idee ci hanno lasciate un po' disorientate. Nulla da obiettare sullo stile, semplice e scorrevole. Nessuna lunghissima e dispersiva descrizione, niente termini altisonanti o ricercati che poco si accordano alla storia e soprattutto niente frasi sdolcinate.
Ha tutta la nostra approvazione e ve lo consigliamo caldamente!

mercoledì 27 novembre 2019

Zarina di Ellen Alpsten




Buonasera Lettori! Eccoci tornate con una nuova e fiammante recensione.
Oggi vi parliamo di Zarina, un romanzo storico sulla vita di Caterina I di Russia, che ci è stato gentilmente inviato dalla Dea Planeta Libri.
In Zarina vengono narrate le gioie (poche) e i dolori (molti) di Caterina, fin da quando Caterina era solo Marta, la figlia illegittima di un contadino della Livonia. Marta viene venduta giovanissima come domestica, il suo padrone è un essere spregevole, che non disdegna la violenza e lo stupro. 
Dopo essere scappata da quella casa degli orrori, Marta riesce a trovare rifugio presso la famiglia di un pastore protestante, che la tratterà da domestica, ma anche un po’ come una figlia. Viene data in sposa ad un soldato svedese, il quale però perderà presto la vita in seguito ad un attacco dell’esercito russo. La giovane Marta tenterà invano di raggiungere il marito durante i suoi ultimi istanti di vita, alcuni soldati russi cercheranno di abusare di lei, ma un Ufficiale dello Zar la salverà portandola nell'accampamento dell’esercito russo.
Inizia qui la nuova vita di Marta, comincia a lavorare come lavandaia, ma arrivata a palazzo, tra feste e fiumi di vodka, viene presto notata dallo Zar.
Tra Pietro e Marta comincia così una tormentata e complicata storia d’amore, Pietro non è solo lo Zar di tutte le Russie, ma è anche un uomo con un fortissimo lato oscuro.

Questo romanzo ha un potentissimo potere magnetico, la penna dell'autrice sembra proprio voler ipnotizzare il lettore e intrappolarlo all'interno del libro.
Sin dalle prime pagine non si può che restare affascinati dalla vita di Marta, che seppur romanzata in alcuni punti, è stata raccontata in modo molto fedele alla Storia. La storia di Marta è molto cruda, le sofferenze che questa donna ha dovuto affrontare fin da ragazzina sembrano non terminare mai, ma nonostante tutto la futura Zarina non si fa mai prendere dallo sconforto, lotta con tutte le sue forze pur di superare tutte le atrocità che la vita le ha riservato. Il suo non arrendersi mai la porta fino al fianco di Pietro, ma non c’è mai stato arrivismo nei suoi pensieri, nessuna delle sue azioni è stata fatta per un secondo fine, lei di Pietro si è innamorata veramente. 
Questa potrebbe sembrare la classica storia della contadina che trova l’amore in uno splendido principe, ma non è proprio così. Innalzarsi da contadina a Zarina dovrebbe essere l’inizio di una favola, purtroppo però Marta i veri orrori comincia a vederli proprio durante la sua vita a Palazzo. Pietro non sarà per molto tempo un compagno dolce e premuroso e soprattutto un uomo giusto, ma lei sceglie comunque di restargli accanto. 
La forza d’animo di Marta è a tratti disumana, sembra che nulla davvero la possa spezzare. Abbiamo amato alla follia questo personaggio.
Le descrizioni presenti in questo romanzo, dopo Marta, sono davvero il punto forte della storia, ci hanno permesso di immergerci a pieno nell'atmosfera della Russia di inizio 1700. Abbiamo anche molto apprezzato che venissero nominati e spiegati cibi tipici russi (siamo appassionate di tutto ciò che riguarda questa cultura e vogliamo avere sempre più informazioni a riguardo), ora però moriamo dalla voglia di assaggiare questi benedetti pierogi, che Marta descriveva come qualcosa di delizioso. Consigliateci al più presto un ristorante russo per piacere!!!
A questo romanzo non manca proprio nulla, troviamo un amore passionale e doloroso, intrighi politici, tradimenti e fedeltà, ma soprattutto la Storia Vera raccontata dai suoi protagonisti. 
Zarina è una meraviglia assoluta

mercoledì 20 novembre 2019

La chimera di Praga di Laini Taylor


Buonasera cari Lettori!
Oggi vi parliamo di un libro a cui teniamo particolarmente poiché ha posto finalmente la parola "fine" a tutti i dubbi sorti in seguito alla lettura de "La musa degli incubi" della stessa autrice. Sono due saghe differenti, ma a nostro parere e secondo voci di corridoio, potrebbero intrecciarsi e dare inizio a una terza epica saga che stiamo tutti aspettando con trepidazione.
In questo primo volume troviamo Karou, diciassettenne dai capelli blu, alle prese con una vita apparentemente normale. Frequenta una scuola d'arte e disegna avventure sul suo album con delle creature chimeriche come protagonisti. Tutti le invidiano la sua fervida fantasia e le chiedono costantemente come faccia a immaginarsi dei personaggi del genere. Le sue risposte non possono essere altro che vaghe, perché lei con quelle persone ci è cresciuta. Ebbene si, la sua infanzia è trascorsa tra donne-serpente, donne-giraffa, uomini-ariete e magia.
Anche Karou fatica a capire quel mondo strano in cui si è trovata immersa e soprattutto, non capisce a cosa lavora Sulphurus (possiamo definirlo il suo padre adottivo) tutti i giorni.
La sua vita prende una via decisamente complicata nel momento in cui, letteralmente, si scontra con Akiva. Lui è descritto come il sogno proibito di chiunque e lei ovviamente se ne innamora.
La trama del primo volume quindi non è così complessa (speravamo in qualcosa di più) e non possiamo aggiungere altro senza rischiare di spoilerare il finale.

Abbiamo cominciato a leggere questa autrice grazie alla sua ultima duologia, citata sopra e ce ne siamo innamorate. I mondi descritti nel sognatore sono magnifici e il lettore riesce ad immaginarli mentre è immerso nel romanzo. La Chimera di Praga non suscita lo stesso effetto, probabilmente perché è stato il primo lavoro dell'autrice, che ha poi avuto tempo di lavorare sulla sua immaginazione. Ad ogni modo, la storia raccontata è avvincente e profonda. Tratta di speranza e ricerca di identità. Leggeremo sicuramente il secondo e il terzo volume.

giovedì 14 novembre 2019

Notre Dame de Paris di Victor Hugo


Buongiorno cari Lettori!
Abbiamo cominciato a partecipare da poco ad una sfida tutta dedicata ai classici sperando che riesca finalmente a spronarci a recuperare tutta quell'infinita lista di must della letteratura che ci siamo riproposte di leggere nella vita. Ammettiamo che, in questo modo, speriamo anche di sfoltire la pila di libri della vergogna accumulati di fianco al comodino!
Come avrete intuito dal titolo dell'articolo, la nostra prima scelta è ricaduta su Notre Dame de Paris di Victor Hugo. Follemente innamorate del cartone Disney non potevamo decidere altrimenti. L'enorme delusione che ci ha colte quando ci siamo rese conto che libro e cartone animato sono totalmente differenti!
Partiamo con calma dal principio.
Il romanzo si apre con tutto il popolo di Parigi in fermento per la festa dell'Epifania e totalmente in trepidazione per la concomitante Festa dei Folli grazie alla quale veniamo a conoscenza per la prima volta di Quasimodo, eletto a Papa dei Folli. Questa particolare figura, diremo gotica tanto quanto la cattedrale che ama profondamente, non è quel tripudio di gentilezza e anima pura che ci eravamo immaginate da bambine. Deriso e ripudiato dalla società, cova un odio profondo nei confronti di qualunque essere ad eccezione di Claude Frollo e dei gargoyle con i quali è stato sorpreso più volte a parlare.
Inizialmente il romanzo è centrato sulla relazione tra Frollo e Quasimodo, un legame creato da un misto di amore, misericordia e sottomissione. Gioco strano del destino, Esmeralda si inserisce in questa diade dando vita a uno dei triangoli amorosi più tormentati e meglio descritti che ci sia capitato di leggere fino ad ora. Entrambi innamorati della bella gitana e lei che si strugge per il bel capitano che la seduce per poi abbandonarla. La storia segue quindi le vicende di questi tre personaggi e, marginalmente, del capitano Febo, l'evolversi della situazione fino al triste finale.
Nella trasposizione Disney la sorte peggiore è sicuramente capitata a Frollo, descritto come un padrone despotico e probabile stupratore. Insomma, in studio serviva un cattivo e hanno scelto lui rendendo Febo l'eroe della situazione. Sempre fedele ai suoi principi di fede e scienza, l'arcidiacono viene preso in contropiede dai sentimenti che prova la prima volta che vede Esmeralda ballare. Non riesce a concepirli, non riesce ad accettarli e comincia per lui una caduta nella follia data dalla disgregazione della sua identità.
Quasimodo ha continuato a suscitarci sentimenti di tenerezza mentre cercava di convincere Esmeralda (quella tonta!) che la vera bellezza non è esteriore e superficiale ma si trova nell'animo di una persona. Emblematica la scena in cui lui pone un mazzo di fiori secchi in un bellissimo vaso e un mazzo di fiori freschi e colorati in un vaso un po' vecchiotto che però riusciva a trattenere l'acqua per far capire questo suo pensiero alla gitana. (lei ovviamente si metterà ad annusare il mazzo di fiori secchi pensando a Febo... lo avevamo detto che era tonta).
Gli altri due protagonisti non hanno un ruolo particolarmente attivo se non che fanno da oggetto d'amore ad altri scatenando così tutte le dinamiche della storia. Esmeralda passa il tempo a sospirare il nome del capitano Febo e lui passa il tempo a calcolare chi sarebbe più conveniente sposare per avere una posizione di migliore prestigio.

Ovviamente, non possiamo che dirci soddisfatte dalla lettura di questo romanzo. Il consiglio che ci sentiamo di dare a chiunque voglia approcciarsi a questo capolavoro è quello di non lasciarsi intimidire dalla descrizione della festa nei primi 3 capitoli, possiamo affermare che è l'unica parte un po' noiosa.

lunedì 11 novembre 2019

Il priorato dell'albero delle arance di Samantha Shannon


Ciao Lettori, iniziamo questa settimana con una nuova recensione a tema Fantasy. qualche settimana fa parlando con la Oscarvault abbimao avuto la possibilità di ricevere in anteprima "Il Priorato dell'Albero delle Arance" di Samantha Shannon, in uscita il 26 di Novembre. Nel caso non foste già in super hype come noi per questa meraviglia del fantasy, rimediamo subito lasciandovi la trama:

Un mondo diviso. Un regno senza eredi. Un antico nemico che si risveglia. Un maestoso epic fantasy che narra di draghi, di un mondo sull'orlo della rovina e delle donne che lottano per salvarlo. La Casata di Berethnet ha regnato sul Reginato di Inys per mille anni. Ora però sembra destinata a estinguersi: la regina Sabran Nona non si è ancora spostata e, per proteggere il reame, ha come unica possibilità il dare alla luce una figlia, un'erede. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell'ombra e i tagliagole inviati a ucciderla da misteriosi nemici si fanno sempre più vicini.
A vegliare su Sabran c'è però Ead Duryan: non appartiene all'ambiente della corte e, anche se è stata istruita per diventare una perfetta dama di compagnia, è in realtà un'adepta di una società segreta e, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Piccolo problema, la magia è ufficialmente proibita a Inys.
al di là dell'Abisso, in Oriente, Tanè studia per diventare cavaliere dei draghi sin da quando era bambina. Ora si trova a dover compiere una scelta che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. In tutto ciò, mentre Oriente e Occidente, da tempo divisi, si ostinano a rifiutare un negoziato, le forze del caos si risvegliano dal loro lungo sonno.

Lo sentite l'hype adesso??

Non si può dire molto su questo libro, nulla che sia diverso dal continuare a ripetere quanto sia meraviglioso. Ogni singolo particolare di questa storia ci ha letteralmente rapite; ogni aspetto è così ben curato che ci ha fatto andare in brodo di giuggiole!
Non è certamente un libro facile da comprendere, prima di riuscire a capire gli ingranaggi della storia sono necessarie almeno 100/150 pagine, ma superato lo smarrimento iniziale, tutti i giochi di potere, i vari intrighi politici, i combattimenti e le superstizioni religiose cominciano a prendere un senso e a stregare il lettore. 
Ogni giorno era come se un puzzle si stesse costruendo piano piano davanti ai nostri occhi e i colori di quel quadro erano sempre più vividi, con sfumature così particolari da apparirci del tutto nuove. Il world-building di questo romanzo è davvero il punto forte della storia, la fantasia dell'autrice sembra non avere confini e ad essere sincere, le invidiamo un pochino questa sua capacità! Vorremo avere anche noi delle idee così brillanti. Nonostante questo non possiamo che ringraziarla per aver scritto un romanzo così epico. 

Un altro aspetto del libro che abbiamo amato sono stati i colpi di scena. Raramente rimaniamo interdette quando accadono, abbiamo un certo sesto senso per capire quando stanno per arrivare. Questo volta però siamo cascate più volte come delle pere cotte! Nelle ultime 200 pagine non abbiamo avuto un momento di respiro.

La scrittura è molto elegante, sembra di essere trasportati in un'altra epoca, ecco perché alcuni dialoghi con delle uscite un po' colorite non li abbiamo ben compresi. A nostro parere sono un po' fuori contesto. Questi però sono solo dei piccolissimi puntini neri in un mare pieno d'oro. 
Un romanzo girlpower che ha tutte le carte in regola per entrare nella storia del Fantasy. Amanti del genere accorrete, non lasciatevelo sfuggire!

sabato 2 novembre 2019

Paper Princess di Erin Watt


Buongiorno cari Lettori! Oggi è il primo sabato del mese e sapete questo cosa significa? 😏 Un nuovo appuntamento con la nostra rubrica tutta dedicata ai libri trash!

Il fortunato vincitore di oggi è Paper Princess di Erin Watt, pseudonimo di due autrici. Ci sono quindi due cervelli con diritto di voto dietro a questa meraviglia della degradazione femminile.
Ma andiamo con ordine e partiamo dalla trama! Protagonista del romanzo è Ella, una ragazza di diciassette anni che viene descritta come un tipo tosto, una combattente che ha già affrontato mille avversità e che è sempre riuscita a cavarsela. Frequenta una scuola cattolica, vive da sola e ha un lavoro serale in uno strip-club (what?!) che le permette di pagare l'affitto. La madre è morta recentemente e lei falsifica qualunque documento facendo credere che sia ancora viva per non finire nelle mani dei servizi sociali. Il livello di assurdo di questa situazione ci ha illuminato fin dal principio sul degrado che avremmo dovuto affrontare durante la lettura.
Un bel giorno viene convocata nell'ufficio del preside poiché un uomo sulla cinquantina si è presentato a scuola dichiarando di essere il suo tutore legale. Panico. Ovviamente Ella non vuole andare via con uno sconosciuto e quindi decide di scappare, fare un'ultima serata allo strip-club e poi lasciare la città.
Ma chi si trova allo strip club? Il suo "tutore". Quello che, totalmente a caso, lei ha cominciato a chiamare Don Giovanni. Penserete ora che la sua brillante idea sia stata quella di scappare di nuovo, e invece no. Gli fa uno strip-tease. E lui sta li a guardare con occhi tristi. Penoso. Tra movimenti di natiche e occhi languidi, arriva la fine della serata e Ella viene letteralmente rapita da Callum (il don Giovanni) che decide di portarla a casa sua ed esercitare i suoi diritti di tutore. Durante il viaggio in macchina, Callum le racconta dei suoi 5 figli e le spiega che questi potrebbero essere giusto un pochino ostili nei suoi confronti. Arrivati a quello che potrebbe essere definito un Buckingham Palace in miniatura, la nostra ragazza fa finalmente conoscenza con i ragazzi Royal. Questi quattro energumeni appaiono in cima alle scala con un'aria molto poco amichevole e a lei sembrano dei teppisti in grado di spezzarla come un ramoscello (cit.) Questo è quello che ci siamo immaginate:









Ovviamente però sono tutti bellissimi, altissimi, con gli occhi azzurrisimi e tutto quello a cui Ella riesce a pensare appena passato lo spavento iniziale è: "adorooo".
Logica scontata di questo genere di libri: si innamora del più stronzo, Reed. Lui non ha intenzione di parlarle perché pensa sia la nuova fidanzata di suo padre e lei decide inizialmente di fregarsene e di bearsi di tutto il lusso di cui è circondata. Saggia decisione. I suoi bollenti spiriti però non concordano con questa idea e quindi la nostra piccola testa disabitata cosa farà mai la sera stessa del suo arrivo? Uno stip-tease per Reed. Logico. Lui in risposta ringhia (sì perché i ragazzi di questo libro abbaiano e ringhiano, vi giuriamo che non stiamo scherzando), esce dalla camera e fa sapere ad Ella che non avrà vita facile.
Da qui cominciano tutta una serie di insulti e dispetti che i fratelli fanno a quella povera disgraziata per farla andare via. Avete letto bene, dispetti. Ed è anche comprensibile dato che l'età mentale di tutti i protagonisti è da asilo (Ah, ricordatevi che le autrici sono due e non hanno saputo elaborare di meglio). Ovviamente i Royal sono i capetti della scuola ed emettono un "decreto": tutti devono comportarsi come se Ella non esistesse. La poveretta passa quindi mesi a essere trattata al pari di un intoccabile. Fino alla svolta finale. Anche Reed piano piano si innamora di Ella. Non ve lo aspettavate eh?! Non si sa bene perché ma decide di non dichiararsi e, come atto supremo di amore, toglie il "decreto Royal" quindi ora tutti possono di nuovo parlare con Ella. Grazie, molto gentile.
Ora i quattro bellimbusti sono il ritratto dell'amore fraterno e si comportano in modo molto protettivo con una alquanto confusa Ella. Lei ovviamente pensa che sia tutto merito dell'amore e della gentilezza che ha sparso per casa in questi mesi. Creatura ingenua.
Dato che Ella è una persona con cui si può nuovamente interagire, un ragazzo della loro scuola decide di invitarla ad uscire. Non stiamo a dilungarci sull'insicurezza di lei e sullo struggimento di Reed ma arriviamo alla scena madre, il capovolgimento di tutto. Sono ad una festa e questo ragazzo le mette di nascosto della droga nel bicchiere e tenta di stuprarla. Normale amministrazione in un libro del genere. Ella comincia ad urlare il nome di Reed e tutto il battaglione Royal butta giù la porta ed entra di prepotenza nella stanza (stessa impressione dell'immagine sopra). Prendono Ella e la riportano a casa. Il giorno seguente lei li trova in cucina a confabulare su come vendicarsi. L'unico scenario possibile per quei cavernicoli e riempire di botte il ragazzo ma Ella, che ormai ha completato la digievoluzione in Royal, ha un piano. Attenzione Attenzione! Quella che era una landa desolata si è improvvisamente popolata di idee.
La sera si recano tutti ad una festa e mettono in atto il malefico piano. Il malcapitato viene tramortito, legato come un arrosto con una mela in bocca, una banana in un punto non ben precisato, ed esposto alla pubblica derisione. A volte il nostro cervello fa delle connessioni meravigliose e questo è quello che ci è venuto in mente:
Sarebbe stato epico se solo Ella si fosse messa a ballare la hula.
Tutti gioiosi come delle pasque tornano a casa; Reed si dichiara ed Ella lo bacia e vissero tutti felici e contenti. Pensavamo/speravamo che il romanzo si concludesse qui. Invece no.
Mancava il botto finale.


E' giunto il momento di introdurre la figura di Brook, fidanzata di Callum e Barbie vivente. Viziata e un po' psicotica ha la stessa importanza di una ameba per tutto il libro. Il suo sogno segreto era andare a letto con i figli di Callum, non necessariamente uno per volta. Infuriata per essere stata mollata e gelosa di Ella, si inventa non si sa quale bugia sulla ragazza e la racconta a Reed. Ovviamente lui ci crede, non chiede spiegazioni ad Ella in merito, va a letto con Brook e Ella li scopre. Bum.

Si conclude qui il primo volume di questa entusiasmante trilogia. Con un certo sforzo potremmo anche passare sopra l'indicibile livello di disgusto, stupidità, bullismo, maschilismo e tristezza generale. Quello che proprio continuiamo a non digerire è la costante degradazione della figura femminile che si trova in questi romanzi. Considerando che l'età media delle lettrici di questo genere è sui 13-16 anni, passare l'idea che sia giusto subire passivamente tutti gli atti di bullismo, tutte le persecuzioni e gli insulti continuando a idolatrare la figura maschile che li infligge non è educativo. E' la base per le dinamiche che si verificano nei fenomeni di violenza domestica. Questi romanzi sono dei best- seller e il fatto che siano delle donne a dare vita a delle protagoniste del genere fa raggiungere il massimo livello di ribrezzo possibile. C'è da riflettere gente.