giovedì 14 giugno 2018

Il rinomato catalogo Walker&Dawn di Davide Morosinotto

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Recensione

Questa storia comincia con quattro ragazzi cresciuti nel Bayou: Julie, Te Trois, Tit e Ed. non potrebbero essere più diversi caratterialmente eppure riescono a fuggire dall'oppressione della loro vita solo quando sono insieme nel Rifugio, piccola capanna infestata dalle zanzere, costruita in mezzo alle paludi del Bayou. Ed è in un giorno normale, proprio al rifugio, che la loro vita cambierà per sempre. Pescano un barattolo dal fiume che si scopre contenere tre dollari e i nostri protagonisti non riescono a crederci! Ora, voi direte “cosa saranno mai tre dollari?” e avrete ragione. Oggi giorno tre dollari sono praticamente nulla ma, nell'America di fine '800, dove una stufa a legna costa 5 dollari, quei soldi sono davvero molti, soprattutto nelle mani di quattro ragazzi. Cosa farne? Beh, la soluzione è ovvia: scegliere qualcosa dal rinomato catalogo Walkers&Dawn! Alla fine i quattro ragazzi optano per una pistola della polizia ma invece, per posta, insieme alle munizioni, arriva un vecchio orologio rotto. In seguito all'arrivo dell'orologio giunge in città anche Jack, un dipendente della Walkers&Dawn, che ha tutte le intenzioni di riprenderselo, anche a costo di uccidere i ragazzi. Una volta che sono riusciti a liberarsi di Jack, Te Trois, Julie, Ed e Tit scoprono che la ricompensa per chi riconsegna l'orologio sarà di 4.000 dollari. Non hanno dubbi sul fatto che saranno loro a riconsegnarlo. L'unico problema è che si trovano in Louisiana mentre la sede del catalogo è a Chicago. Inizia così un viaggio che li porterà ad attraversare l'America da Sud a Nord, navigando sul Mississippi, per scoprire la verità su quell'orologio e sulla misteriosa morte di Miss Dawn. Un'avventura per molti versi simile a molte altre ma, allo stesso tempo, unica. Un'amicizia che va oltre ogni differenza e un obiettivo: riscattarsi da quella vita che va a tutti un po' troppo stretta.

sabato 9 giugno 2018

Gli occhi della libertà di Laurence Anholt

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Trama

In una notte d'estate del 1963, Pip viene prelevato dall'orfanotrofio in cui vive e viene mandato a stare presso la sua nuova famiglia affidataria. Un lungo viaggio fra i campi di cotone e la campagna riarsa del Sud degli Stati Uniti lo porta verso la sua nuova vita, in una fattoria dove vivono un vecchio agricoltore, sua moglie e una ragazzina muta e sfuggente. Pip però ha la pelle nera e nell'America degli anni '60 il colore della pelle può rendere la vita difficile. Oltre agli sguardi della gente, Pip deve affrontare il Ku Klux Klan, una società segreta che genera violenza e paura, rischiando di perdere tutto ciò che ha di più caro. Sarà solo con l'aiuto di Jack, un medico misterioso con il potere dell'ipnosi, che Pip troverà la forza di lottare per trovare a tutti i costi la strada per la libertà.

Recensione

Una storia davvero meravigliosa e raccontata magistralmente. Il protagonista, Pip, che deve il suo nome al personaggio di Grandi Speranze, si ritrova in una fattoria nel mezzo del profondo Sud. Spaesato e anche terrorizzato fa subito conoscenza con Lilybelle, moglie del proprietario della fattoria, costretta a letto dall'eccessivo peso. Il compito di Pip è semplice: lui sa leggere e Lilybelle adora le storie. Tra loro nasce subito un forte legame anche perchè, a differenza di tutte le idee che si era fatto Pip, Lilybelle è una persona amorevole che per la prima volta lo tratta indipendentemente dal colore della pelle. Anche il vecchio Zachery, sotto la maschera da burbero, si affeziona a quel ragazzo intraprendente. L'unico problema della vita alla fattoria è Erwin, incubo ambulante e membro attivo del Ku Klux Klan.

Tra racconti, faccende domestiche e lezioni insieme a Jack, la vita di Pip e Hannah alla fattoria è scandita dai momenti in cui Erwin è a casa e i momenti in cui è in giro per il Paese, momenti in cui tutta la fattoria tira un sospiro di sollievo. Questa situazione viene stravolta nel momento in cui Erwin e il suo clan decidono che è arrivato il momento di liberarsi dei due ragazzini ed è solo grazie a Jack e all'ipnosi che riescono a scampare a una morte certa. Cominciano così un viaggio, insieme a questo insegnante dagli occhi buffi, nelle città del Sud America alla ricerca del paese in cui viveva Pip con i suoi genitori. Un viaggio in cui bisogna stare molto attenti ai poliziotti, agli albergatori e alla gente comune perchè basta un minimo gesto, interpretato come impertinente, per far si che i due ragazzi violino le severe leggi che vigono al Sud.

Proprio come il Pip di Grandi Speranze, il nostro protagonista cresce e matura sulle note del più famoso discorso di Martin Luther King Jr., delle gesta di Rosa Parks e delle manifestazioni organizzate in nome dell'uguaglianza. Come loro, anche Pip comincia ad affermare “I have a dream” e farà di tutto per farlo avverare, insieme ad Hannah.

Melody di Sharon Draper

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Recensione

Melody ha undici anni e per tutti gli anni delle elementari è stata costretta a sentirsi ripetere come imparare l'alfabeto. L'alfabeto. A lei che conosce tutte le capitali degli stati del mondo, i principali fiumi, laghi, monti e pianure, le date dei più importanti avvenimenti storici e delle persone che hanno cambiato la storia. Melody ha un tipo di memoria molto rara, la memoria fotografica, che permette, a chi la possiede, di apprendere informazioni dopo un solo sguardo e di non dimenticarle più. A chi non farebbe comodo? Nonostante questo, Melody non può dimostrare quanto sia intelligente perchè ha una paralisi cerebrale, non può comunicare se non tramite un piccolo movimento del pollice con cui indica delle parole segnate su una lavagnetta. Il problema è che quelle parole non sono abbastanza per esprimere tutto quello che ha in testa. La situazione a scuola non è delle migliori dato che le insegnanti fanno il minimo indispensabile, giusto per far passare la giornata. Tutto questo cambia il giorno in cui a Melody viene assegnata un'insegnante di sostegno, Catherine, una di quelle persone che amano il proprio lavoro e che grazie al cielo esistono ancora. Durante un compito in classe dal tema “il tuo personaggio preferito”, Melody cerca di fare capire perchè ha scelto proprio Stephen Hawking e Catherine capisce. Per la prima volta qualcuno la capisce. Inizia così la ricerca per avere uno di quei computer e, quando arriva, Melody riesce finalmente a far vedere chi è. Il problema è che in pochi la accettano; fino al giorno prima era nella classe di sostegno, e ora è la più intelligente della scuola. L'invidia è una brutta cosa, Melody lo capisce subito, ma riesce comunque a farsi accettare.

Un romanzo che racconta la forza d'animo e la determinazione necessarie per affrontare la disabilità e i pregiudizi che la accompagnano.

lunedì 4 giugno 2018

Il circo della notte di Erin Morgenstern

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Recensione

La storia comincia con una scommessa tra due amici di vecchia data, Alexander e Prospero, che da anni discutono su un'unica questione: la magia può essere appresa da chiunque o con la magia si nasce? Insomma, per chi di voi si è mai interessato un po' di psicologia, è la classica questione “natura o cultura?”. Siamo così perchè ci nasciamo o siamo influenzati dall'ambiente in cui viviamo?

L'occasione perfetta per Prospero si presenta nel momento in cui gli viene, letteralmente, recapitata una figlia di 5 anni che non sapeva di avere. La sfida ha così inizio e il terreno di gioco è il circo. Nessuno ha mai visto un circo del genere, sembra apparire all'improvviso e tutto, al suo interno, sembra sprigionare magia. Dalle acrobazie impossibili al tendone con il giardino di ghiaccio fino all'albero dei desideri. Il tutto invaso dal profumo di cibi esotici e speziati.

E' una continua dimostrazione di abilità quella tra Celia e Marco, i due protagonisti della storia, nell'attesa della tanto nominata sfida. Ed è proprio questa dimostrazione che li porta a creare quelle meraviglie che attraggono centinaia di persone nel circo e che, con il tempo, diventano delle dimostrazioni dell'affetto che provano uno nei confronti dell'altro.

Durante la lettura ci si imbatte in più storie, inizialmente all'ombra di quella principale, che assumono via via un'importanza sempre maggiore. Come la storia di Bailey, inspiegabilmente attratto dal circo e dalla misteriosa ragazza dai capelli rossi, che giocherà un ruolo principale nel salvare il circo stesso. Le due storie sono intervallate dalla descrizione di tendoni del circo e situazioni talmente ben descritte che sembra davvero di essere seduti, con il naso all'insù, a guardare gli acrobati volare da una parte all'altra del tendone.

Non c'è un momento preciso in cui Celia e Marco si innamorano. Dal momento in cui riconoscono nell'altro il proprio sfidante si sono sempre sentiti attratti ma attenti a mantenere le distanze fino a quando la tensione diventa troppa. Sicuramente una relazione burrascosa, a cui poteva essere data una maggiore attenzione.

Nonostante questo, “Il circo della notte” è davvero un libro meraviglioso che mi ha riportata ai tempi in cui era appena uscito Harry Potter e tutto era circondato di magia.