mercoledì 9 febbraio 2022

Choiceless di Dario Fedeli


Lo sentite l'urlo di Chiara? Se si, perché non avete ancora comprato questo libro?

Ciao Lettori oggi vi parliamo di Choiceless, una storia distopica scritta dalla brillante penna di Dario Fedeli che ringraziamo per la copia digitale.

E: ma se hai in mano la copia cartacea
C: DOVEVO AVERLO OKEY! SE LO AVESSI LETTO MI CAPIRESTI

Non diamo troppo modo a Chiara di sfogare i suoi scleri... 

C: SI PERCHÉ NON È ANCORA USCITO IL SEGUITOOOOO

E andiamo avanti. 

Choiceless è la storia di Kyle, che vive a Diverem, in un futuro post apocalittico. 
Diverem è governata dal presidente Thorne, che espande il suo potere tramite l'iniezione del siero, una specie di di rito di iniziazione per tutti gli adolescenti. Anche Kyle sarà sottoposto al siero e da quel giorno nulla sarà come prima. 

C: PERCHÉ INIZIERÀ UNA SERIE INFINITA DI MAI UNA GIOIA! 

Si ecco, diciamo che la penna di Dario è un po' sadica🤣, e per questo forse lo odierete un po', ma nonostante tutti i dolori che vi darà non riuscirete mai a staccare gli occhi dalle pagine. La penna di Dario è davvero magistrale, a maggior ragione se si pensa che questa storia sia nata e cresciuta durante la sua adolescenza. 

Il mondo distopico di Choiceless è abbastanza "classico", è possibile ritrovare alcuni elementi tipici di questo genere, e questo è sicuramente un elemento che farà apprezzare questa storia a questo pubblico di lettori. 

Il personaggio di Kyle ha una crescita enorme durante tutto lo sviluppo delle vicende, riuscendo comunque a conservare tutte le proprie fragilità, che lo rendono così vicino al lettore. È impossibile non ematizzare con lui. 

C: con tutte le cose che gli fa passare Dario poi...

Choiceless si merita un posto d'onore tra gli esordi italiani più promettenti, non vediamo l'ora di leggere il seguito e auguriamo a Dario che tutti i suoi sogni per questa storia possano avverarsi. 

E voi... LEGGETELO. 


venerdì 4 febbraio 2022

Il meraviglioso mondo di Arthur e Rose di Jenny McLachlan


Buongiorno Cari Lettori! I nostri ritmi lavorativi sono leggermente rallentati e riusciamo così a tormentarvi con più recensioni eheh. Oggi vi propineremo la nostra opinione su un libro letto di recente e gentilmente inviatoci da DeaPlaneta che ringraziamo.

Vi lasciamo la trama:
"Il primo titolo di una trilogia fantasy che celebra il potere dell'immaginazione. Se non hai mai avuto paura di Jumanji e avresti voluto essere tu a salvare Fantasia.... La Terra di Roar ti aspetta per un'avventura in cui l'immaginazione sarà la sola arma per sopravvivere. La Terra di Roar non esiste. Lo dicono la matematica, la scienza, i numeri.... Lo dicono gli adulti. E non esistono draghi, al mondo, o maghi, o corvi che mangiano il colore dal cielo. Solo nella meravigliosa fantasia di un bambino queste cose potrebbero essere realtà. Ma adesso che i gemelli Arthur e Rose hanno compiuto undici anni non pensano più alla Terra di Roar e alle incredibili avventure che vivevano da piccoli. Realtà e fantasia sono due cose ben distinte... Ma siamo sicuri che basti smettere di pensare a un'idea perché cessi di esistere?"

Nella vostra infanzia avete mai avuto un mondo tutto vostro popolato dalle creature più strane? Noi si... Ed erano bruchi. Non chiedete, non sapremmo darvi una risposta. Il meraviglioso mondo di Arthur e Rose ci ha fatto fare un enorme tuffo nella nostra infanzia riportando a galla ricordi sepolti da anni.
Arthur e Rose sono due gemelli ormai alle prese con la preadolescenza e lontani quindi dal mondo delle favole; in fondo Roar era solo un gioco che facevano quando erano piccoli giusto? E invece sbagliato. Roar esiste eccome e, in un pigro pomeriggio estivo, il passaggio attraverso il vecchio materasso decide bene di risucchiare il nonno di Arthur e Rose al suo interno. Parte così l'avventura dei due fratelli alla scoperta, forse meglio dire riscoperta, di un luogo magico che ci ha ricordato Terabithia e i tempi in cui eravamo in fissa con quei luoghi. Arthur e Rose vivranno mille avventure nei luoghi della loro infanzia ricordandoci quella parte bambina che, in un modo o nell'altro, guiderà sempre la nostra vita adulta (ops, psychology hits).