lunedì 21 ottobre 2019

Zia Mame di Patrick Dennis


Buongiorno cari lettori!
Oggi vi parliamo di un libro di cui abbiamo molto sentito parlare e che alla fine ci siamo decise a leggere. Si tratta di Zia Mame di Patrick Dennis. Trovato da quello che ormai è il nostro spacciatore di libri di fiducia fuori dall'università, non potevamo lasciarcelo scappare.
Sapevamo di cosa parlava per sentito dire, grazie a brevi trame lette qui e lì. Dopo l'enorme spoiler sulla quarta di copertina de "Gli scomparsi di Chiardiluna" la nostra fiducia ha subito un grosso tracollo e quindi, se possiamo, evitiamo i vari risvolti e le quarte.
Probabilmente in questo caso sarebbe stato utile leggerla per apprezzare al meglio il contenuto originale del libro.

La storia comincia con Patrick che perde prematuramente il padre, individuo freddo e bacchettone, e si reca quindi dalla sua unica parente rimasta neanche troppo mal volentieri. A New York si troverà faccia a faccia  con una donna che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode, che regolarmente anticipa. Probabilmente questo aspetto sarebbe stato una piccola perla del libro se solo noi fossimo, se non delle amanti della moda, almeno delle sostenitrici del buon gusto nel vestire. Ma, ahimè, siamo il genere di persone che escono di casa con le prime cose che acchiappano dall'armadio e quindi, a volte, non siamo neanche lontanamente vicine a fare un abbinamento decente. Non erano molte le scelte che avrebbe potuto fare il caro Patrick. Sarebbe potuto fuggire oppure accettare di cominciare a vivere con quel personaggio eccentrico e vitale che dovrebbe anche cominciare a chiamare zia.
Non che un undicenne possa davvero fuggire comunque. Inizia quindi la convivenza di Patrick con Mame e il loro viaggio per gli Stati Uniti attraverso i ruggenti anni '20, la crisi del '29, gli anni '40 e il dopo guerra.

A malincuore diciamo che la lettura si è trascinata per settimane. Sicuramente la colpa è anche dei vari impegni, del poco tempo e di altre letture che si sono accavallate. Però non abbiamo mai sentito quella smania di arrivare a casa per metterci sul divano con the e coperta per sapere come continuavano le avventure dei due eccentrici protagonisti. Più persone lo avevano descritto come un capolavoro di eccentricità e probabilmente nel 1955, data di uscita, i comportamenti e le idee di Zia Mame risultavano effettivamente fuori dal comune. Non possiamo dire che sia stata una brutta lettura ma non è stata neanche pienamente soddisfacente.

Nessun commento:

Posta un commento