mercoledì 3 gennaio 2018

Una ragazza senza ricordi di Frances Hardinge

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Trama

Triss ha un'unica certezza: da quando è caduta nel fiume Macaber, nella sua vita tutto è cambiato. Era una notte buia, di cui non riesce a ricordare nulla. I minuti passati sott'acqua sembrano averla trasformata: Pen, la sorellina di nove anni, ha paura di lei, e continua a dire che in realtà Triss non è più Triss. Sembrano pensarla così anche i suoi genitori, che bisbigliano sottovoce dietro porte chiuse celando segreti e misteri, come le lettere che continuano a ricevere da Sebastian, il figlio morto in battaglia durante la Prima Guerra Mondiale. E intanto Triss ha continuamente fame. Una fame insaziabile e brutale, piange lacrime di ragnatela e si ritrova in un corpo sempre più fragile, che sembra fatto di foglie e fango.

Ben presto Triss scopre l'esistenza di un perfido architetto che vive tra il mondo reale e l'Altronde, una dimensione popolata di malevole creature senza volto, ed è li che Triss e Pen devono avventurarsi, prima che sia troppo tardi.

Recensione

Sinceramente, ho preferito di gran lunga L'albero delle bugie. Non perchè questo nuovo libro non sia scritto bene, ci mancherebbe, ma fino a quando non sono arrivata a metà della storia non ero coinvolta e l'ho trovato molto lento. Da circa metà libro in poi sembra di leggere una storia totalmente diversa; si cominciano a comprendere le ansie e le preoccupazione di Triss per il suo destino e quello di Pen. Inoltre le ambientazioni si fanno via via più macabre e sembra di essere entrati in una sceneggiatura di Tim Burton che, personalmente, adoro.                                                                                                                 Anche la descrizione dei personaggi è molto diversa: all'inizio Triss viene descritta come una persona normale, sempre malata, noiosa, dispettosa verso la sorella e a dirla tutta anche un po' banale. Un profilo del genere annoierebbe chiunque.

I cambiamenti in Triss sono piccoli e arrivano un po' alla volta: comincia ad uscire di nascosto di casa, entra in stanza proibite e ascolta ogni conversazione possibile. Comincia ad instillarsi in lei una piccola parte di oscurità e di ribellione, così diversa dalla solita Triss, che la porterà ad indagare per capire chi è lei e cosa sta succedendo ma anche a destare sospetti nei suoi genitori. Sono proprio tutti i cambiamenti che investono Triss a tenere il lettore incollato al libro.

Co-protagonista adorabile è Pen. E' tutto quello che Triss non potrebbe mai essere poichè relegata alla condizione di malata perenne dai genitori che hanno paura di perdere un altro figlio. Viene sorpresa a fare telefonate misteriose, strani incontri con loschi individui e sembra sapere a memoria le strade della città, quante volte è uscita di casa da sola e di nascosto?

La relazione tra le sorelle, come tutte d'altronde, non è affatto facile ed è resa complicata dal fatto che, dopo la sera del Macaber, sembra che Pen provi un odio profondo e una grande paura nei confronti di Triss. Anche in questo romanzo, come nel precedente, uno dei temi centrali è il rapporto con la famiglia, quanto questo possa essere fragile e come il termine “famiglia” si adatti alle situazioni più diverse.

 

 

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