lunedì 9 novembre 2020

Rivoluzione Z di Giulia Blasi


Ciao Lettori, eccoci tornate con uno dei nostri sproloqui non richiesti ( in realtà sappiamo benissimo che non state più nella pelle).
Il libro di oggi ci è stato gentilmente inviato dalla casa editrice Rizzoli, che ringraziamo ancora per la disponibilità a collaborare con noi. 
Rivoluzione Z, diventare grandi con il femminismo, è un saggio per giovani menti che si pone l'obiettivo di rompere gli schemi che la nostra società maschilista ci ha tristemente imposto. Attraverso questo saggio Giulia Blasi, cerca di piantare il seme di una rivoluzione mentale, parla ai ragazzi, i più giovani, la generazione Z.
Di primo acchito le sue parole sembrerebbero rivolte soprattutto ad un pubblico di ragazze, l'autrice esplicita, spiega e sottolinea tutte le problematiche, anche quelle che faticano a balzare all'occhio, che le ragazze si trovano spesso a fronteggiare anche senza che queste se ne rendano conto, perché sono abituate a farlo. 
Giulia Blasi parla e mette l'accento sulle criticità che i ruoli di genere creano sul benessere delle persone, questo aspetto è stato fortemente trattato nel capitolo che l'autrice ha dedicato ai ragazzi, sottolineando come il dover vestire costantemente del ruolo del più forte non sia sempre così vantaggioso, la mascolinità se non permette l'espressione delle proprie fragilità diventa tossica.
È stato molto interessante per noi leggere questi concetti attraverso un linguaggio accessibile ai più giovani. Fortunatamente non siamo nuove a queste tematiche, siamo infatti da poco diventate consulenti sessuali e abbiamo ormai ben digerito cosa si intende per identità di genere o ruolo di genere, con tutte le dinamiche a loro legate. Ad ogni modo, parlando di questi argomenti ci rendiamo conto che non saremmo ancora  perfettamente in grado di rendere il nostro discorso comprensibile a tutti, cosa che riesce invece benissimo a Giulia Blasi.
Rivoluzione Z è un saggio che tutte le generazioni dovrebbero leggere, alcune rimarranno indifferenti, altre lo prenderanno sottogamba, altre ancora si arrabbiranno, ma forse una comincerà a cambiare! Questo è quello che ci auspichiamo.
Concludiamo con la frase che più ci ha colpito e che risulta ancora così tristemente vera. 

"Si comincia da piccolissimi, quando ti viene spiegato che certe cose sono “da maschi” e altre “da femmine”, e che quelle “da maschi” sono le uniche adatte a te. Quelle “da femmine” non le devi nemmeno guardare, non le puoi desiderare e non puoi esprimere il desiderio di averle: se 
lo fai, vieni umiliato. Non puoi giocare con le bambole o le pentoline, sperimentare con i trucchi, metterti lo smalto, indossare abiti femminili anche solo per gioco. 
Devi rispettare le norme del genere a cui sei stato assegnato alla nascita."



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