domenica 18 ottobre 2020

Il Purgatorio non è eterno di Claudio Ugoccioni

Buonasera Lettori, dopo una serie di Fortunatissimi eventi (ci siamo laureate) che ci hanno tenute lontane dalla scrittura di nuovi articoli, torniamo cariche e pimpanti (per quanto questo tempaccio milanese lo permetta) con le nostre recensioni.
Oggi vi parliamo di un thriller che abbiamo ricevuto dalla casa editrice Ronzani Editore, ormai più di due mesi fa. Chi è un nostro lettore lo sa, i nostri tempi per le collaborazioni sono molto più brevi, ma in questo periodo ci siamo un po' rilassate e la ripresa, lo ammettiamo, è ancora faticosa. 
Prima di partire con le nostre considerazioni volevamo spendere due parole sulla cura della rilegatura del romanzo che ci è stato inviato, può sembrare un pensiero banale, ma una tale qualità è veramente invidiabile. La comodità di apertura del libro è quindi di lettura la paragoneremmo solo a quella degli Oscar classici Mondadori, livello molto alto quindi. Il libro ci è stato poi inviato insieme ad una piccola velina, sulla quale era stata stampata una poesia, che genialata! Pillole di bellezza letteraria.
Ma torniamo all'argomento principale, il romanzo, "Il Purgatorio non è eterno" è un thriller che unisce fatti storici ad avvenimenti attuali. Non ci ha subito catturato, ma come le migliori auto a diesel, una volta scaldato il motore si va sul sicuro. Per capire meglio gli argomenti del romanzo vi lasciamo la sinossi dalla quarta di copertina:
“Roma, 1995. Émile Martin, professore di storia medioevale nell’Università di 
Avignone, viene trovato morto nella sua stanza al Residence La Mimosa. Quella 
sera stessa un pirata della strada investe e uccide Remo Gentili, un addetto agli 
Archivi Vaticani sommerso dai debiti di gioco. Il vicecommissario Luigi Ranieri 
e il sostituto procuratore Elena Mariani si troveranno coinvolti in un’indagine 
serrata che li condurrà oltre le mura della Città del Vaticano, e li spingerà fino 
al di là dell’Adriatico, in quella terra, la Jugoslavia, ancora una volta dilaniata 
da una guerra sanguinaria. Gli indizi porteranno Ranieri e Mariani a inseguire le sorti di un documento della Segreteria di Stato Vaticana misteriosamente trafugato. Contro ogni aspettativa, gli inquirenti si troveranno a dover sondare i meandri oscuri del rapporto tra la Chiesa Cattolica e il regime fascista degli Ustascia croati durante la Seconda Guerra Mondiale, sbattendo contro un muro di omertà.
Roma, vent’anni dopo. Le vicende che avevano scosso la Capitale negli anni ’90 
sono state pressoché dimenticate; soltanto il commissario Ranieri ne conserva intatta la memoria. E non si farà sfuggire l’occasione che il destino gli offre per riaprire il caso: indagherà fino a portare alla luce un’inquietante verità.“
Iniziando la lettura si viene subito immersi nel cuore della vicenda, questo può piacere, ma la prima sensazione che abbiamo avuto è di essere un po' smarrite, come se non avessimo le basi per digerire bene tutte le informazioni che stavamo assimilando. Andando avanti nella lettura, fortunatamente, questa sensazione è andata a perdersi, lasciando spazio alla crescente curiosità di risolvere l'inquietante puzzle che si stava componendo davanti ai nostri occhi. 
La scrittura è abbastanza fluida e piacevole, sono presenti alcuni refusi (dei quali siamo state avvisate dalla CE), ma niente di eccessivamente disturbante, e più la storia si infittisce, più il lettore necessita di sapere... Non saranno certo dei piccoli refusi a fermarlo.
È veramente un buon libro nel suo genere, ci sentiamo proprio di consigliarvelo.
Ringraziamo ancora la casa editrice per questo omaggio. 

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