lunedì 11 maggio 2020

Queste oscure materie di Philip Pullman

Buonasera cari Lettori!
vi abbiamo già parlato in toni entusiastici del primo volume di questa trilogia, "La bussola d'oro". Possiamo dire con sicurezza che il secondo volume è il nostro preferito e il terzo sarebbe stato un ottimo candidato per ribaltare la situazione se non fosse stato per il finale. Partiamo con ordine. Avevamo lasciato la nostra piccola protagonista su una strada fatta di Polvere che conduce diretta ad un altro mondo, un altro universo. Il secondo volume si apre con la presentazione del secondo protagonista, Will, che casualmente trova uno squarcio nel tessuto del mondo e decide di attraversalo. Incontra così Lyra e diventano subito grandi amici con lo scopo comune di ritrovare i propri padri. E' a questo punto che cominciano i viaggi tra una dimensione e l'altra che, come i viaggi temporali, ci mandano in estasi. Fondamentalmente è questo il motivo per cui il secondo volume è il nostro preferito eheh.
Non possiamo dire che accadano dei grandi eventi durante questo secondo romanzo se non alla fine, che ovviamente non vi sveleremo. Il terzo e più corposo volume parte con delle eccellenti premesse: problemi filosofici, un viaggetto nella terra dei morti, un alleato impensabile dell'ultimo minuto, una battaglia imminente e degli strani animaletti. Peccato però che tutte queste questioni, battaglia a parte perchè altrimenti non ci sarebbe stato un finale, non siano state risolte. Quello che lascia Pullman alla fine di questa trilogia è un finale frettoloso e un grande punto interrogativo. Se siete delle persone molto capaci di sopportare delle frustrazioni non avrete sicuramente problemi ahah noi non siamo quel tipo di persone!
L'ultima nostra speranza è che nella trilogia prequel attualmente in produzione inserisca degli elementi che permettano di capire e chiarire alcuni dubbi.

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