lunedì 3 febbraio 2020

Enrico di Francesca Garofalo


Buona sera cari Lettori!
Oggi vi segnaliamo un libro un po' particolare, soprattutto per noi amanti di Harry Potter!
Non vi riportiamo la trama perché è leggermente fuorviante rispetto a quella che è la storia quindi vi facciamo noi un piccolo riassunto.
Siamo in una piccola città di provincia, per essere precisi in una minuscola stazione con il binario 9 e 10, e ci vengono presentati da subito Antonino e Saverio che guardano il loro compagno di avventure, Enrico, dare una gran canalata (per i non milanesi sarebbe una comune testata) esattamente al centro del muro che divide i due binari. Armi e bagagli (e piccione), Enrico è convintissimo di riuscire a passare attraverso quel muro e di arrivare al binario 9 3/4 con la giusta rincorsa. Al momento il risultato principale è stata una folle corsa in ospedale con un trauma cranico.
Si capisce subito quindi che i tre amici sono dei super fan di Harry Potter e noi non potevamo che essere felici per la possibilità di immergerci di nuovo in questo mondo fantastico.
I tre protagonisti inventano ogni sorta di avventura: hanno creato una specie di rappresentazione della Tana in una cava, giocano ad una loro versione del Quidditch, vagano per trovare ingredienti segreti per le pozioni e usano i volumi dei romanzi come se fossero una Bibbia. Insomma, l'atmosfera faceva pensare a un gruppo di dodicenni pieni di fantasia e noi eravamo già pronte a vivere le loro avventure. Rivelazione del secolo verso il capitolo 3: Enrico ha appena compiuto 35 anni e i suoi compari ne hanno 34 e 31.
Noi basite. Nella nostra testa è passata l'immagine di un trentacinquenne allampanato, con un principio di calvizie, a cavallo di una scopa, con un mantello di lana che urla a squarciagola per acchiappare il boccino d'oro mentre l'arbitro fa pausa e si mangia un caciocavallo. Contemporaneamente il pensiero è stato "Ma questi hanno smesso di prendere gli anti-psicotici". Proseguiamo comunque imperterrite nella lettura e, quando pensano di avere dei dissennatori come vicini di casa, scriviamo all'autrice. A questo punto siamo venute a sapere della trama scritta male che fuorviava le aspettative riguardo il libro.
Lo scopo del libro era presentare una storia comica, quasi ai limiti dell'assurdo e non un'avventura fantastica vissuta da dei ragazzini. Sotto questa nuova luce abbiamo ricominciato la lettura ed è effettivamente è stato esilarante.
Libro-rivelazione di Gennaio ci ha fatto divertire per un pomeriggio con le disavventure di questo Harry italiano. Lo consigliamo vivamente agli amanti del mago!

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