giovedì 26 settembre 2019

Crystallum: sogni perduti di Giovanni Cacioppo

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Il romanzo si apre con la presentazione di tre ragazzi: Cora, Aran e Fez, che cercano un modo per riuscire ad arrivare a Eden e assistere alla più grande corsa automobilistica del continente. Tre problemi fondamentali si frappongono tra loro e il sogno tanto atteso: -trovare una scusa plausibile per riuscire a spiegare la loro assenza prolungata                    -i soldi per affrontare il viaggio                                                                                                          -Elidana, una ragazza che vive nello stesso orfanotrofio di Cora e che ha fiutato qualcosa

Trovata la scusa per l'assenza imminente, stanno cercando il modo di racimolare qualche soldo quando Cora cade tra le radici del Grande Jalme, l'immenso albero che svetta sulla città di Lud. Da questo punto cominciano a catena tutta una serie di eventi che coinvolgono i ragazzi e li portano a rimbalzare da una regione all'altra del continente in cerca di risposte a quello che sta accadendo.

Prima di tutto sentiamo di dover fare ancora i complimenti all'autore per l'idea alla base della storia. Innovativa e ben sviluppata, ideale per costruire una saga fantasy non banale. I personaggi sono tutti ben delineati fin dall'inizio, ma alla fine del primo libro sembrano improvvisamente perdere la bussola e comportarsi in modo del tutto opposto ai loro principi. L'unico di cui si può spiegare il comportamento contrario con un processo di maturazione è Fez che finalmente esce dal guscio e fa sentire la sua voce. Tutti gli altri sono un grande interrogativo. Altra compagna di viaggio che ci ha fatto un po' stortare il naso è stata Marmorel, amica di Elidana, e follemente innamorata di Aran. Se la nostra intuizione su quello che le è successo è corretta, il naso storto si trasforma in una smorfia di disapprovazione; i protagonisti hanno appena passato i 14 anni, non sembrerebbe plausibile un evento del genere e soprattutto è un elemento poco concorde allo svolgersi della storia.

Nella storia sembra manchi un generale senso di continuità, sono assenti elementi o indizi che collegano tutti gli aspetti di un evento a quello successivo. Il lettore si trova quindi molto spesso a chiedersi come si è arrivati a un certo punto. Nonostante questo l'autore riesce a coinvolgere nella storia; lo consigliamo quindi a tutti gli amanti del fantasy. Non lo consigliamo a chi cerca un primo approccio a questo genere.

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