domenica 16 maggio 2021

I racconti del libraio di Martin Latham


"L'amore per i libri ha sempre superato ogni ostacolo, la passione per la lettura non si arresta nemmeno di fronte alle prove più ardue; basti pensare alle vicende dei volumi costretti alla clandestinità, come le opere di Solženicyn fotocopiate in segreto negli uffici del Cremlino o le copie della Fattoria degli animali di George Orwell conservate in un nascondiglio a Berlino Est.
Attraverso un caleidoscopio di citazioni, aneddoti e ritratti di personaggi indimenticabili, Martin Latham ci racconta la storia della nostra ossessione per i libri, in tutte le sue infinite sfumature. Dalla penombra di antiche grotte in Cina alle bancarelle di Parigi, da Brooklyn a Francoforte, ci conduce tra bibliofili folli, monaci medievali, rockstar, minatori, carpentieri e calzolai, uomini politici e generali - tutti accomunati dalla passione libresca. Ci invita a scoprire il fascino dei marginalia, le note a margine manoscritte che per secoli hanno fatto dannare i bibliotecari; o quegli album composti di citazioni ritagliate noti come commonplace books; o ancora i chapbooks, gli antenati dei moderni libri tascabili, ritenuti prodotti dozzinali eppure tanto amati da Blake, Dickens, Stevenson e Shakespeare. Ci parla dei comfort books, i «libri di consolazione», quelli che possiedono il potere di portarci in luoghi migliori, tanto che scovarne uno «è, come quando ci si innamora, un'esperienza indimenticabile». E ci ricorda che Napoleone portava sempre in battaglia la sua copia dei Dolori del giovane Werther.
Storia culturale, memoir autobiografico, zibaldone di curiosità, ma soprattutto sincera lettera d'amore al libro in quanto oggetto meraviglioso e immortale, questo volume fascinoso e divertente racconta la storia di un libraio particolare, di tanti lettori e di molti, moltissimi libri. Se amate perdervi tra gli scaffali di una libreria, questo è il testo che fa per voi."


Dopo aver letto questa descrizione, Cari lettori, abbiamo capito subito che avremmo amato questo libro. 

I racconti del libraio non è un semplice saggio, questo libro parla di lettori, parla di noi, di come dedichiamo la nostra vita alla lettura. Parla di cosa significa per noi desiderare, possedere e finalmente leggere un libro, perché l'essere dei lettori è qualcosa di identitario e non si esaurisce semplicemente nell'atto della lettura, che paradossalmente, a volte, può essere anche un aspetto marginale del nostro essere.

I lettori non leggono i libri, i lettori li vivono, ci si immergono dentro fino al midollo, tanto che a volte leggerli non basta, abbiamo bisogno di cercarli, di desiderarli e a volte anche solo di guardarli.

È strano pensare come un atto così semplice come la lettura possa avere un impatto così grande sulla vita delle persone, generare un bisogno così forte che per molti, i non lettori, resta a volte inspiegabile.

La lettura unisce, gli svariati aneddoti raccontati in questo libro ne sono la prova. Ci siamo ritrovate a condividere le stesse emozioni provate dai protagonisti delle diverse storie, potevamo sentire la stessa gioia o lo stesso disappunto sulla nostra pelle.

Ci siamo sentite rappresentate da tutte le conclusioni di ogni capitolo, l'autore è riuscito a descrivere tutti i nostri sentimenti rispetto alle varie sfumature dell'essere dei lettori. La parte che maggiormente ci ha colpito ed emozionato è sicuramente il primo capitolo, che parla dei libri di consolazione. Nessuno è mai riuscito a spiegare in modo così perfetto cosa proviamo quando finalmente troviamo uno di questi libri.

"Questi volumi sono qualcosa di totalmente personale, che di rado si sono aggiudicati premi o sono best seller del momento; 
rappresentano una scoperta privata, una vera e propria epifania, che produce un’esplosione al rallentatore in un’area deserta dell’anima mai visitata prima."

È il tipo di lettura che vi farà sentire capiti, ma soprattutto parte di qualcosa❤️.

Grazie alla casa editrice Rizzoli per averci inviato questa copia. 

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