mercoledì 10 novembre 2021

Rutka. La bambina segreta di Joanna Fabrika

Buongiorno cari Lettori! Oggi vi parliamo della storia di Rutka, romanzo dalle note nostalgiche gentilmente inviatoci da Rizzoli.

"Nel cortile di via Rybna 13, a Lodz, Zosia si annoia a morte. Ma quando la bizzarra zia Roza entra nella vita, e veloce si installa nel suo cuore, il mondo intorno a lei si trasforma. I muri degli edifici non sembrano più così scrostati, il salice al centro del cortile non è più tanto ricurvo e, tra i rami, fa capolino una treccia rossa sconosciuta. È Rutka, una vicina che Zosia non sapeva di avere. Con lei si accendono magia, follie e avventure surreali, e l'immaginazione spazia senza limiti. Ma, mentre corrono mano nella mano per la città, una musica triste scorre sotto i loro piedi e un racconto muto si svolge sotto il nostro sguardo: i muri, le ombre, le immagini misteriose evocano le storie di dolore degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale. C'è il Signore Bianco che ingoia farfalle, e c'è la stazione di Radegast, da dove partono vagoni carichi di persone dirette al pianeta di Diamante. Un mondo che emerge dai ricordi di chi è sopravvissuto ma che non riesce a prendere il sopravvento. A prevalere, in questa emozionante storia di amicizia e di scoperta, dove passato e presente danzano insieme, sono il desiderio di vivere le infinite possibilità di quel tesoro che è l'infanzia."


Rutka non è stata una lettura facile. Inizialmente il libro non è stato di grande impatto, la storia non ci ha coinvolto e abbiamo avuto difficoltà ad arrivare a fine lettura. La relazione che legava i personaggi è stata da subito chiara, belle le ambientazioni e le avventure ma a volte troppo surreali. Dopo aver finito la lettura, però, non riuscivamo a toglierci Rutka dalla testa. Ci siamo trovate a pensare oltre le avventure improbabili, il pollo senza testa e la zia Roza che sembrava sapere già tutto. Il nostro sguardo è volato a quella che sarebbe potuta essere una bambina vissuta realmente, scampata per miracolo alle deportazioni quando il resto della sua famiglia non ce l'ha fatta. Una bambina che non sa dare una spiegazione agli eventi e che quindi si crea delle spiegazioni fantasiose come il pianeta di Diamante da cui i genitori e il fratellino prima o poi torneranno perché hanno dimenticato a casa la valigia. Non si può andare in vacanza senza la valigia giusto?

Al pari di tutti gli altri libri che vedono la società e della guerra con gli occhi di un bambino, Rutka porta la nostra parte più emotiva a riflettere su quanto accaduto con una forza maggiore e più profonda per non dimenticare mai quello che è successo. 

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